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venerdì 23 marzo 2012

ARICCIA: ALL'AUDITORIUM JOYCE "QUESTA TOSSE" - La Redazione

Nuovo appuntamento con il teatro di qualità ad Ariccia. Stasera alle 20,45 all’Auditorium del Joyce sarà in scena lo spettacolo "Questa tosse" di Antonio Ianniello, con Paolo Graziosi, Anna Bellato, Luigi Di Pietro, Aurora Peres, e lo stesso Ianniello. Lo spettacolo finalista al premio Kantor, presentato in una nuova edizione, annoverava tra gli interpreti anche un bravissimo Paolo Graziosi. In Questa tosse ogni particolare ha un’efficacia evocativa: abiti surreali pseudo anni Settanta, un salotto da Barbie acconciato alla calma piatta di una festa stantia, luce fioca e un tappeto pezzato a mo’ di mucca al centro del salotto.
È il compleanno di Antonio, che lo festeggia con la moglie, il fratello e la moglie del fratello. Una macchina fotografica immortala visi e abbracci opportunamente apparecchiati. Negli scatti la maschera di una gioia patinata prova a esorcizzare l’insoddisfazione e quel senso di provvisorietà che ognuno ha dentro di sé. «Bisogna volersi bene» ripete Manuela. E più che un convincimento, pare una formula apotropaica per allontanare la frustrazione di una vita frenata dalla paura, dalla non accettazione, dall’esigenza di adeguarsi a vuote convenzioni.  Il circolo vizioso della paura resiste. Ogni sforzo di liberarsene risulta velleitario. Antonio è morto dentro, come il ventre della moglie, tomba di un bimbo mai nato, fonte di rimpianti e tentazioni masochistiche. Suggestioni ancestrali che s’intrecciano con la storia personale di Antonio, anche lui vittima delle paure di sua madre, dal cui cordone ombelicale stava per essere strozzato.  A un tratto bussano alla porta. È un vecchio. È il giorno anche del suo compleanno. Pretende di essere accolto, di bere un bicchiere di vino, di partecipare alla festa. È l’imponderabile che sconvolge la normalità piatta. È l’intruso. È il caos, che per la sua diversità scatena la rabbia impotente dei due uomini, e seduce con la sua chiassosa allegria le donne. Il vecchio è la vita. La vita irruente e spregiudicata, maleducata e spocchiosa. Istrionica. Il vecchio ha solo voglia d’amare e di bere: voglia delle cose migliori, che fanno sentire vivi. Soprattutto, non ha paura.  Piano piano il vecchio contagia i sodali, che finiscono con l’accettarlo. Stimola la loro adrenalina. Li canzona e li apostrofa senza eufemismi. Così, per scuoterli. Mica per cattiveria. Sulla scena l’anzianità biologica è proporzionale alla vitalità dello spirito. Il vecchio, sornione, conquista la scena. Stimola le coscienze con musiche, balli, e una sensualità finalmente scoperchiata. La vita va vissuta. Va amata finché è possibile. Un piccolo capolavoro di 60 minuti che vi farà sorridere e riflettere e apprezzare la bellissima interpretazione di Paolo Graziosi. Infotel 392.8941509

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