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venerdì 9 marzo 2012

LITORALE: VARI ARRESTATI PER FURTI DI RAME - La Redazione

I Carabinieri hanno effettuato nella periferia nord est della Capitale e lungo il litorale, una vasta operazione di contrasto al crescente fenomeno dei furti di rame, che ha un’incidenza negativa sulla qualità della vita dei cittadini e possibili implicazioni per la sicurezza dei trasporti. Il rame, come è noto, è un metallo ampiamente utilizzato in edilizia, trasporti, elettrotecnica e industria, in quanto è il miglior conduttore elettrico dopo l’argento. Inoltre resiste alla corrosione e può essere riciclato al 100% senza perdere le sue capacità. La costante crescita della sua quotazione, salita fino a 8 euro al chilo, ha quindi determinato un vero e proprio boom dei furti di “oro rosso”.
Si tratta di una fattispecie di reato molto remunerativa e al tempo stesso insidiosa poiché frequentemente provoca l'interruzione di servizi pubblici essenziali, quali il trasporto ferroviario e l’erogazione di energia elettrica, con rilevanti perdite economiche per i gestori dei servizi e per le aziende private e soprattutto con gravi disagi per i cittadini. I cavi dell’alta tensione non sono tuttavia i soli bersagli anche per il rischio che comportano. Spesso infatti questi ladri specializzati preferiscono asportare grondaie ed altri manufatti da cantieri, cimiteri e depositi. Il metallo provento dei reati viene successivamente riciclato attraverso grandi rivenditori, nella maggior parte dei casi titolari di fonderie. Nel corso dell’attività dell’Arma, che ha avuto come teatro principale la periferia nord – est della Capitale ed il litorale di Pomezia, sono stati svolti numerosi servizi di osservazione e controllo su possibili obbiettivi, soprattutto insediamenti industriali ed infrastrutture per la distribuzione dell’energia elettrica. A termine dell’operazione risultano complessivamente 8 i soggetti arrestati in flagranza, in particolare:
- in località Lunghezza di Roma, i militari della Compagnia di Tivoli hanno sorpreso tre giovani cittadini romeni i quali, dopo aver forzato una cabina di smistamento ACEA, tentavano di impossessarsi di cavi elettrici; il furto, qualora portato a compimento, avrebbe provocato una prolungata interruzione di energia in una vasta zona densamente popolata;
- a Pomezia, all’interno di uno stabilimento industriale, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato altri 4 cittadini romeni che si erano impossessati di 5 quintali di materiali ferrosi e 2 di rame, caricandoli su un autocarro rubato poco prima;
- sempre a Pomezia, all’interno di un’altro stabilimento, i militari hanno fermato un italiano, già noto alle forze dell’ordine, mentre tentava di rubare manufatti in rame utilizzati per impianti idraulici ed elettrici. I servizi verranno reiterati anche nei prossimi giorni.

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