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venerdì 23 marzo 2012

ROMA CAPITALE: L'OPERAZIONE BABELE COLPISCE IL TRAFFICO DI DROGA - La Redazione

Nelle prime ore del 19 marzo, a Roma, Casal di Principe (CE) e Forano (RI), i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, con il supporto delle unità cinofile di Santa Maria Galeria, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti, di differente nazionalità, dediti al narcotraffico internazionale ed allo spaccio di stupefacenti. In particolare tre di essi avevano costituito un sodalizio, con a capo un soggetto pakistano e base operativa nella periferia est della Capitale, dedito ad importare in Italia eroina direttamente dal Pakistan, per poi commerciarla attraverso gli altri indagati.
Contestualmente è stato eseguito anche il sequestro preventivo (ex art. 12 sexies D.L. 306/92) di un appartamento e due garage siti a Forano (RI), nonché di autovetture e conti correnti/ libretti postali, riconducibili agli indagati. Il blitz dell’Arma è scattato nel cuore della notte, con l’impiego di oltre 100 Carabinieri del Gruppo di Frascati che si sono presentati simultaneamente nelle abitazioni degli arrestati, sorprendendoli nel sonno per scongiurare eventuali tentativi di fuga. Le indagini, che hanno avuto inizio nel gennaio 2011, hanno portato a focalizzare l’attenzione degli investigatori su un soggetto pakistano il quale, attraverso contatti nella sua terra di origine, organizzava l’importazione di eroina attraverso corrieri connazionali, utilizzati solo per quello scopo. La rotta originariamente individuata e da loro ritenuta più sicura era quella che vedeva il trasporto in aereo dal Pakistan agli Emirati Arabi e da lì in Svizzera, da dove il viaggio proseguiva verso Roma in auto o treno. Grazie alla cooperazione internazionale per tramite della Direzione Centrale Antidroga, la Polizia Elvetica ha arrestato allo scalo aeroportuale di Zurigo tre corrieri con un carico di circa 9 kg di eroina. A seguito di ciò, i trafficanti di stupefacente hanno cambiato la rotta, spostandola verso la Spagna. Nell’attesa che giungessero i vari carichi e a al fine di soddisfare il mercato romano, il sodalizio in questione faceva pervenire lo stupefacente dalla piazza di Casal di Principe (CE), ove già era stato creato un legame di mutua assistenza quando la richiesta di droga superava l’offerta. Infatti, le vicende internazionali che hanno interessato l’area nord africana e mediorientale dalla primavera del 2011 (disordini in Libia, Egitto e Siria, l’uccisione di Osama Bin Laden in Pakistan) ha reso molto più difficile il trasporto della sostanza a causa dell’aumento dei controlli al confine, rendendo poco sicure le ormai collaudate rotte. Il sodalizio era costituito dal Pakistano il quale ricopriva un ruolo verticistico grazie ai contatti internazionali di cui dispone, coadiuvato nella gestione degli affari da un Tunisino e da una donna italiana, con base operativa nei quartieri di Tor Bella Monaca nuova e Collatina. La sostanza veniva poi spacciata nelle zone centrali di Roma attraverso pusher di differente nazionalità. Tra gli arrestati, infatti, oltre ai primi tre, vi sono due Italiani, un Tunisino, un Algerino ed un Nigeriano. Tra loro veniva usata la lingua italiana, inglese, araba e talvolta francese, da qui il nome dell’indagine. Nel corso dell’intera indagine sono stati complessivamente sequestrati oltre 10 kg di eroina, nonchè arrestate 3 persone nella flagranza del reato di spaccio e detenzione, e tre di traffico internazionale di stupefacenti.  Le indagini sono state coordinate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

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