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lunedì 12 marzo 2012

UMBERTO I: ARRESTATO BORSEGGIATORE - La Redazione

È entrato nel reparto pediatrico del Policlinico Umberto I, durante l’orario di visita e approfittando di un momento di distrazione, ha rubato la borsa della mamma di un piccolo degente. Il ladro, G.T. 40enne originario di Albano, è stato arrestato per il reato di furto aggravato dagli agenti delle Volanti e del Commissariato Porta Pia. Fortunatamente gli strani movimenti dell’uomo non sono sfuggiti al personale dell’ ospedale, che hanno subito avvisato il “113”, quando lo hanno visto salire furtivamente al piano superiore dove è ubicato il reparto di terapia intensiva neonatale.
Risceso dopo pochi minuti, è stato notato dagli stessi infermieri, mentre cercava di nascondere una borsa sotto il giaccone. Entrato in un bagno di servizio, ne è uscito dopo pochi minuti senza più la borsa e ha cercato di raggiungere l’uscita. Rincorso e raggiunto dal personale sanitario, ha cercato di divincolarsi per fuggire, ma proprio in quel momento sono arrivati gli i poliziotti che lo hanno bloccato. Dopo averlo identificato, gli agenti hanno recuperato la borsa nel bagno e attraverso un documento d’identità, rinvenuto all’interno, sono risaliti alla vittima, una giovane mamma in visita al figlio. La donna ha riferito ai poliziotti di aver lasciato la borsa nella sala d’attesa del reparto di terapia intensiva neonatale, in quanto all’interno del reparto è proibito portare oggetti. Riavuta la borsa, la donna ha constatato il furto di un portamonete di colore nero contenente pochi euro e un bancomat. Sottoposto a perquisizione personale, il sospetto è stato trovato in possesso dei soldi, del portafogli e del bancomat, poi restituiti alla vittima. Dagli accertamenti effettuati nelle banche dati della Polizia, gli investigatori, hanno accertato che l’uomo non era nuovo a bravate del genere. Mesi fa infatti si era già reso protagonista di analogo furto in un altro ospedale della Capitale. Arrestato per il reato di furto aggravato, è ora rinchiuso nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima.

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