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venerdì 9 marzo 2012

ARDEA: ARRESTATI SEQUESTRATORI DI UNA PROSTITUTA - La Redazione

I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato due cittadini romeni di 34 e 29 anni, di cui uno con pregiudizi penali, resisi responsabili di sequestro di persona finalizzato allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione e di lesioni personali aggravate. I fatti si riferiscono all’altra notte allorquando una pattuglia della Tenenza di Ardea, impegnata in un servizio di controllo del territorio, ha intercettato un’autovettura i cui occupanti, alla vista dei militari, hanno scaraventato una donna fuori dall’abitacolo per poi darsi a precipitosa fuga a folle velocità.
La donna, identificata subito in una prostituta bulgara di circa 40 anni e residente nel comune di Anzio, veniva soccorsa e visitata presso la clinica S. Anna di Pomezia dove i medici di turno le riscontravano alcune contusioni ed abrasioni in varie parti del corpo, guaribili fortunatamente nel giro di pochi giorni. Le indagini avviate nell’immediatezza dei fatti dai Carabinieri della Tenenza di Ardea consentivano di ricostruire tutta la vicenda e di raccogliere gravi elementi di reità a carico dei due cittadini romeni che venivano identificati e trovati poco dopo non lontano dalle proprie abitazioni nel comune di Ardea, per poi essere associati al carcere di Velletri. Al termine degli accertamenti si appurava che la donna nel corso della notte, mentre era intenta a prostituirsi nei pressi della località Tor San Lorenzo, dopo essere stata prelevata dai due uomini con la forza, veniva dapprima percossa e poi costretta a salire a bordo dell’autovettura; l’obbiettivo principale dei due romeni era proprio quello di costringere la donna, ovviamente sotto minaccia, a prostituirsi per conto loro. Il provvidenziale intervento dei Carabinieri ha permesso alla donna di scampare alle vessazioni dei due cittadini dell’Est e nel contempo ha consentito di assicurare alla giustizia i due aguzzini. Non è la prima volta che i Carabinieri di Ardea arrestano personaggi che volevano basare i propri guadagni sullo sfruttamento della prostituzione. In alcuni casi le stesse donne, giunte sul litorale sud di Roma come prostitute hanno poi allargato il proprio giro divenendo in prima persona imprenditrici del sesso. Al riguardo l’attenzione dei Carabinieri per questo specifico fenomeno è sempre alta e l’attività di contrasto continuerà nel tempo in modo costante.

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