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sabato 3 marzo 2012

VELLETRI: LA CITTA' CHE VORREI - di Alessio D'Andrea

Riceviamo e pubblichiamo il pensiero dell'Ufficio Stampa di Fli Velletri, Alessio D'Andrea: "Per lavoro mi trovo molto spesso in giro per l'Europa ma anche in molti paesi dell'Italia, ed ogni volta è la stessa storia non riesco a credere in ciò che vedo. E' come se le informazioni che mi pervadono il cuore siano in contrasto con il pensiero. Non voglio ascoltare più certe frasi del tipo “ La solita cricca, chi c'è ci sarà, per me sono tutti uguali” pensavo che in questo momento cosi difficile per tutti ed in tutto il mondo ci fosse un unico pensiero colmo di paure per il futuro e pieno di rimpianti con poca partecipazione alle attività sociali motore del genere umano.
Devo dire con onestà che non è cosi, è vero la crisi si fa sentire ma lo spirito di chi è libero nel cuore e nella mente è ancora vivo e cerca di colmare il vuoto con la ricchezza della mente. Ci sono persone che guardano al futuro con voglia di rivincita e con la ferma consapevolezza che il domani sarà diverso dall'oggi e che i loro figli grazie al loro sacrificio non dovranno ripetere gli errori dei propri genitori. La Velletri del domani può e deve volere la rivincita che merita, solo con la partecipazione che per ora è latente in molti eventi culturali, Velletri potrà rivalutarsi e farsi rivalutare. L'Europa non è lontana, l'Italia non è lontana, Velletri non deve allontanarsi da questa possibilità che la crisi ci offre. Riscopriamo la cultura. Vorrei farvi un esempio sapete come le aree degradate e poco conosciute nel mondo sono state rigenerate? Sono state rigenerate attraverso il turismo e la riqualificazione delle aree urbane, esempio lampante New York con il suo museo Guggheneim, Berlino che ha puntato tutto il suo sviluppo sul rinnovo architettonico, urbanistico e creando pensate un po' nuovi spazi di aggregazione li dove prima vi era il famoso muro di Berlino. Quindi vi rigiro questa mia riflessione sperando di farvi cosa gradita e che la nostra amata Velletri possa ritrovare il suo splendore già autorevole al tempo di Anco Marzio tanto da tenere testa a Roma trattando alla pari e definita “Illustre” da Dionigi d'Alicarnasso (60 a.c circa) storico ed insegnante di retorica greco antico, vissuto durante il principato di Augusto. La cultura che un tempo non molto lontano ci apparteneva e ci veniva riconosciuta nel mondo attraverso i suoi viaggiatori non è perduta,se saremo in grado di riportare i viaggiatori a Velletri saremo stati in grado di ricominciare e ricostruire percorso che ridarà slancio alla nostra città."


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