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domenica 29 aprile 2012

MARINO: RIAPERTO IL CAMPIONATO - La Redazione


CITTA’ DI MARINO         1
ANZIOLAVINIO     0

Città di Marino (4-3-3): Manfredonia 6,5, Seck 6, Gentili 6,5, Sireno 6, Troise 6,5, Paolacci 6,5, Amendola 6 (19’ st Ciaramelletti 6), Capolei 6 ( 30’ st De Cristofaro sv), Pippi 6  (12’ st Quadrini 5), Fanasca 7, Angelilli 6. A disp.: De Lucia, Belfiore, Kalambay, Simeoli. All.: De Angelis-Rinaldi.

Anziolavinio (4-4-1-1): Rizzaro 6,5, Lupi 6, Colantoni 6,5, Fioravanti 6, Manetta 6, Trippa 5,5 (28’ st Cardoni F. 6), Girometta 6, Guida 6,5, Gallaccio 6, Tornesi 5,5 (12’ st Cardoni R. 5,5), Fanelli 5,5 (25’ st Dell’Aguzzo). A disp.: Pinti, Vanzari, Fontanella, Succi. All.: Pernarella.

 Arbitro: Prontera di Bologna (Lipizer di Udine e Corcillo di Belluno) .

Marcatori: 47’ pt  Fanasca.

Note: espulso al 47’ st Quadrini (M) per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Sireno, Pippi, Quadrini (M), Manetta, Guida, Gallaccio (A). Calci d’angolo 6-6. Recupero: 3’ pt, 4’ st.

Il Marino conquista la terza vittoria consecutiva e si avvicina al Salerno, che continua a tremare dopo il misero punticino ottenuto sul neutro di Guidonia contro il Fidene. Tutto si deciderà all’ultima di campionato dove la capolista ospiterà la Monterotondo Lupa, ancora non salva, mentre il Marino se la dovrà vedere sul campo del Pomigliano, che si gioca le ultime chances dei play-off. Un finale così nessuno avrebbe potuto immaginarselo con i castellani che hanno rosicchiato 5 punti nelle ultime due partite ai campani portandosi a un solo punto di distanza a 90 minuti dal termine della regular season. Contro l’Anziolavinio non è stata una partita facile: De Angelis e Rinaldi recuperano Quadrini dopo la squalifica, anche se parte dalla panchina, in difesa Manfredonia a difendere la porta, Seck e Gentili operano sulle fasce, con Paolacci e Troise in zona centrale. A centrocampo Amendola preferito a Ciaramelletti, che inizia fuori, Sireno e Capolei completano il reparto, in attacco tridente formato da Fanasca, Pippi e Angelilli. Problemi maggiori per mister Pernarella che deve fare a meno di Laurent Amassoka, il solo Gallaccio agisce in avanti, con Tornesi più arretrato, Girometta e Fanelli pronti agli inserimenti da dietro. La partita viene gestita per buoni tratti dal Marino che gioca un buon calcio. L’Anziolavinio cerca di non scoprirsi senza comunque rinunciare a qualche sporadico attacco. Si fanno vivi subito i padroni di casa: Gentili si sgancia spesso dalle retrovie e, dopo 3’, prova a calciare di forza da fuori area, ma Rizzaro quest’oggi è attento. Al 18’ brividi per la difesa locale: Girometta fa tutto bene, si libera di tre uomini in sua marcatura e in area lascia partire un diagonale che per poco non batte Manfredonia. I biancazzurri di casa non ci stanno e cingono d’assedio nella loro metà campo gli ospiti. Al 24’ un colpo di testa di Capolei su cross di Seck non trova il bersaglio grosso, poi a provarci è Fanasca che, sempre di testa, impegna il buon Rizzaro. Prove di fuga intorno alla mezz’ora per Angelilli che semica il panico e dal limite lascia partire un tiro centrale sul quale il portiere anziate non ha alcun problema. Ci prova anche Manetta per i tirrenici, ma il suo colpo di testa non ha fortuna. Quando tutto sembra essere rimandato alla ripresa il guizzo di Fanasca illumina il “Fiore”. Siamo al secondo minuto di recupero, tre ne ha concessi il direttore di gara Prontera di Bologna, quando Angelilli appoggia in area per Capolei, tiro a botta sicura, Rizzaro è superlativo, ma la sua respinta viene raccolta con un tuffo prodigioso dal capitano marinese che non sbaglia. Sesto centro stagionale in campionato per Orlando Fanasca e secondo consecutivo dopo quello rifilato mercoledì al Porto Torres. Ripresa da vivere tutta d’un fiato. La notizia del rigore fallito dal Fidene lascia un po’ di rammarico per la grande occasione che poteva virtualmente portare i castellani a pari punti con il Salerno, ma la partita va giocata, l’Anziolavinio dimostra di non essere venuto a Marino per recitare la parte della vittima sacrificale. Al 5’ il solito Fanasca, oggi il migliore in campo, sfiora l’incrocio su calcio di punizione. Esce uno stremato Pippi, autore di una prova generosa, al suo posto si rivede Quadrini. È proprio l’esterno al 15’ ad andarsene in fuga solitaria, ma invece di mettere al centro per Angelilli preferisce concludere malamente verso Rizzaro, facendo infuriare il suo compagno di squadra. Al 24’ Sireno scivola, è l’ultimo uomo, Gallaccio ne approfitta, corsa verso l’area marinese e sinistro prepotente sul quale Manfredonia deve compiere il miracolo di giornata in calcio d’angolo. Il Marino ora è un po’ sulle gambe, la stanchezza comincia a farsi sentire, e per l’Anziolavinio gli ingressi sul rettangolo di gioco dei due giovani Cardoni, Federico e Roberto, danno vitalità in più alla manovra d’attacco, con un finale tutto ancora da seguire. Ancora Quadrini fallisce il raddoppio con un diagonale alto di poco, poi l’esterno marinese si fa cacciare da Prontera per un calcetto da dietro a Girometta. Nel recupero ultimo assalto dell’Anziolavinio con Gallaccio che di testa sovrasta Seck, ma il pallone s’impenna di pochissimo sopra la traversa. Dopo quattro minuti di recupero si torna tutti negli spogliatoi con il Città di Marino vicinissimo al Salerno ma solo con una partita ancora da giocare: quella di domenica che finalmente sancirà il verdetto finale di una stagione davvero da non dimenticare.




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