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mercoledì 11 aprile 2012

FRASCATI: PRESENTAZIONE FORUM TERRITORIALE DEI CASTELLI ROMANI - La Redazione

La manifestazione di lancio del comitato promotore del Forum territoriale dei Castelli romani si terrà a Frascati, Aula del Consiglio Comunale, il 12 aprile 2012 ore 16,30. Ingresso libero  Viviamo in una società nella quale l'uomo e l'ambiente sono assoggettati agli interessi dell'economia. Tutto è merce.  I parametri li conosciamo: l'individualismo, la competitività, la furbizia, il massimo profitto, l'attenzione caritatevole invece dei diritti, l'illegalità, la corruzione diffusa, la legge del più forte.  Il sistema economico e basato su debiti garantiti da debiti. In questo contesto si è sviluppata, complice la globalizzazione, la trasformazione finanziaria dell'economia e la rinuncia al welfare state.
Non si sviluppano politiche sociali atte a ridurre le disuguaglianze, a eliminare l'insicurezza per il futuro, a togliere il tappo generazionale che grava sulla società ad investire sul mondo femminile, ad aumentare la coesione sociale, a promuovere istruzione e ricerca.  La crescita economica da sola non è sinonimo di benessere e qualità della vita.  Il modello di sviluppo incentrato esclusivamente sull'accumulazione della ricchezza misurata dal solo PIL va superato.  Occorrono nuovi indicatori che misurino anche il benessere. “Il PIL misura tutto, eccetto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta”, diceva Robert Kennedy già nel 1968. Occorre non violenza, partecipazione, beni comuni e non uso privato delle risorse, responsabilità sociale d'impresa e non massimo profitto, condivisione e non individualismo, coopetition e non competition, sviluppo sostenibile e non sfruttamento delle risorse, meritorietà e non meritocrazia, accoglienza e non esclusione. Occorre un diverso modo di lavorare e produrre che metta al centro la persona e non la sfrutti.  Occorre usare in modo nuovo parole tradite.  Prima di tutto partecipazione, legalità, trasparenza, ascolto, equità, diritto al lavoro, pari opportunità, passaggio generazionale, ma anche energia pulita, accesso al credito, unità nazionale, free internet... il Terzo Settore può essere esso stesso la via d'uscita alla crisi attuale per la democrazia, la partecipazione, per la politica per la cultura e la produzione culturale e per nuove opportunità educative. Serve uno stile di vita e di lavoro diverso, come quello che si usa nel Terzo settore. Serve un'alleanza tra Terzo Settore, mondo del lavoro ed Enti locali per fare sistema e superare la crisi. Nella società dell'appartenenza multipla, associazionismo, volontariato, cooperazione sociale, impresa sociale, Ong, economia solidale, finanza etica, cioè il Terzo Settore, possono alimentare dal basso un welfare comunitario che sia elemento di sviluppo locale perché orientati dalla solidarietà, realizzata attraverso attività sociali che contrastano il disagio sociale e dalla partecipazione che è sinonimo di azione diretta, concreta e personale e non solo di voto per essere rappresentati.  Il Forum del Terzo Settore si pone come obiettivo non solo e non tanto di tutelare gli interessi pur pienamente legittimi delle organizzazioni aderenti, ma di promuovere il bene comune attraverso la responsabilizzazione dei cittadini e la tutela dei diritti sociali. In secondo luogo il Forum è luogo di confronto prioritario e democratico di tutte le organizzazioni sociali, anche a prescindere dalle dimensioni e nella prospettiva di costruire partecipazione civile diffusa, particolarmente importante in tempi di crisi della politica. Il Forum, da tempo è parte sociale riconosciuta, si candida adesso ad essere anche un punto di coagulo per tutti i cittadini che credono nella possibilità di una trasformazione del Paese, a partire dai valori dell'etica pubblica, della solidarietà e della sussidiarietà. Il Terzo Settore con gli Enti locali è l'altra gamba della sussidiarietà indicata dalla Costituzione. È un sistema. Non va confuso con gli enti gestori. Per questo noi organizzazioni aderenti al Forum del Terzo Settore ci rivolgiamo ad associazioni, volontariato, cooperative, gruppi di acquisto solidali e cittadini attivi perché diano vita a Forum territoriali, a partire dai Castelli Romani, che sviluppino localmente, attraverso la partecipazione, la ricerca del bene comune e la democrazia. Come dice don Luigi Ciotti fondatore di Libera, una delle principali organizzazioni del Forum TS: “Ora non è più tempo di sola solidarietà, ma di corresponsabilità”.

Il comitato promotore

Primi firmatari castellani:

Agricoltura Capodarco, A.M.A.Castelli, AUSER, CNCA, Federconsumatori, FIORE la rete educativa, Coop Sociale Arcobaleno, Comunità di Capodarco, Consorzio Idea Sociale Castelli…

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