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sabato 21 aprile 2012

LANUVIO: LA SIGNORIELLO E "LANUVIO BENE COMUNE" PUNTANO SULL'AGRICOLTURA SOCIALE - La Redazione


"Lanuvio è forse uno dei pochi esempi rimasti della campagna romana, terra di uliveti e di vigneti, terra di agricoltura e di passione per il legame con la natura - inizia così il testo diffuso dal blog del candidato sindaco di Lanuvio, Ilaria Signoriello (link). Tuttavia i nostri casali che si adagiano su dolci colline, sono stati troppo in fretta messi da parte. In termini ecologici essi rappresentano il luogo del rilancio del nostro paese che deve riscoprire la bellezza di un’economia legata alla sua terra e di una agricoltura sostenibile, biologica e sociale. 


Quando l’agricoltura sposa la solidarietà nasce l’agricoltura sociale che si fonda sulle ricchezze del territorio per costruire comunità accoglienti e solidali. È proprio partendo dal territorio infatti che è possibile sperimentare queste nuove forme di economia che si basano sulla centralità della persona e dell’ambiente e che promuovono l’inclusione delle persone con disagio sociale attraverso l’integrazione al lavoro. I nostri casali hanno grandi potenzialità in termini di fattorie sociali, agriturismi e possono divenire dei veri poli didattici immersi nel verde delle nostre campagne, offrendo numerose possibilità di lavoro e di formazione - continua l'ex presidente del Consiglio Comunale. L’agricoltura sociale è l’esempio della polifunzionalità dell’agricoltura, che nasce dall’integrazione tra natura e cultura e si fonda sul rispetto delle risorse naturali e il recupero delle aree abbandonate, facilitando sia la gestione di una filiera corta che utilizzo di prodotti a km 0La nostra proposta: recuperare i nostri casali e trasformarli in fattorie didattiche dove si pratichi l’agricoltura sociale e biologica. Centri culturali immersi nel verde delle nostre campagne, luogo di rilancio di una nuova idea di economia che ponga la dignità umana prima del profitto, che rispetti le generazioni future nel loro diritto di godere di un ambiente salubre e che sappia essere inclusiva, senza lasciare indietro nessuno. Noi vinceremo la crisi dell’egoismo con la forza della solidarietà - conclude Ilaria Signoriello."

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