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venerdì 13 aprile 2012

LANUVIO: SI PUO' ORGANIZZARE LA SPERANZA CON ILARIA SIGNORIELLO - di Andrea Titti

Il viaggio di Meta nella società politica dei Castelli Romani continua, stavolta abbiamo fatto tappa a Lanuvio, comune di confine, forse troppo poco conosciuto ma ricco di storia e sapori. Il 6 e 7 maggio anche qui si procederà al rinnovo delle istituzioni municipali ed i lanuvini sono chiamati a scegliere tra una vasta gamma di candidati, più o meno nuovi, più o meno giovani. Il tempo della politica liquida e della crisi dei partiti anche a Lanuvio si è fatto sentire, dato che la frammentazione, specie della maggioranza uscente a guida Pd, sta producendo notevole incertezza rispetto all'esito finale.


L'area di centrodestra si presenta, a differenza delle scorse elezioni unita a sostegno di Luigi Galieti. Una indubbia novità che potrebbe scompaginare gli equilibri precostituiti ed i consolidati assetti politici è rappresentata dalla proposta della lista "Lanuvio Bene Comune", guidata dal candidato alla carica di Sindaco Ilaria Signoriello. Una giovane donna con un curriculum invidiabile, fatto di impegno sociale e politico, in Italia ed all'estero. Per tre anni Presidente del Consiglio Comunale, la più giovane tra tutte le Assise cittadine dei Castelli Romani, a ricoprire quel ruolo, si presenta ora ai suoi concittadini fuori dagli schieramenti partitici, con un progetto all'insegna del rilancio del territorio, partendo dalle sue radici storiche e culturali. Abbiamo scelto di ascoltare le sue idee, non per una semplice intervista di rito, ma per porre all'attenzione dei lanuvini e di tutti lettori di Meta, un modello di impegno civico che si avvicina molto allo spirito con cui anche noi, dal versante della comunicazione, agiamo. Un endorsment dunque? Si, perchè Ilaria mostra come ci si può elevare facendo politica attraverso le proprie esperienze e competenze, senza rinunciare a stare tra la gente. Radicati sul proprio territorio anche se si gira il mondo, cercando di intrecciare i fili del moderno e del rurale, del fare impresa con l'impegno nel volontariato. Meta dunque a Lanuvio si schiera? Si, e chi ci volesse accusare di partigianeria si metta pure in fila.

Ilaria, come nasce la tua candidatura?

"Nel periodo in cui ho ricoperto la carica di Presidente del Consiglio Comunale della mia città ho voluto aprire e far conoscere Lanuvio al mondo, attraverso una attività fatta di promozione di eventi e di collaborazioni con enti ed Istituzioni internazionali, al fine di portare le bellezze ed i tanti tesori di Lanuvio a conoscenza di quante più persone possibile. Un'arricchimento certamente, sia per Lanuvio, per uscire dalle logiche ristrette di paese, che per chi, arrivando qui, ha potuto apprezzare questo territorio e la sua offerta. In questo tempo si è venuto formando un gruppo di persone con la stessa visione dello sviluppo e con il comune interesse per la valorizzazione di Lanuvio e del bene comune. Da qui, unitamente ad altri, abbiamo sentito l'esigenza e deciso di staccarci dalle solite logiche partitiche e di fazione, per proporre ai nostri concittadini una diversa idea di Lanuvio, fatta di rinnovamento, di indipendenza da correnti e potentati, con l'unico fine di organizzare la speranza, per creare opportunità di lavoro, all'insegna della valorizzazione dei beni ambientali e naturalistici, mettendo a reddito quelle campagne che altrimenti diverrebbero preda del cemento".

Perchè "Lanuvio Bene Comune"?

"Ho deciso di metterci la faccia, rinunciando a comode ricandidature, sapendo di essere anche bersaglio di chi non sa più capire i tempi che cambiano ed è solo capace di gettare fango, con ancor più facilità se il bersaglio è una donna, perchè credo che fosse arrivato il momento di gettare il cuore oltre l'ostacolo, quel cuore che sta nel simbolo della nostra lista e che rappresenta lo spirito e la passione che tutti noi ci mettiamo nelle nostre azioni. Non ho mai avuto una tessera di partito in tasca e ho raccolto il consenso delle persone sulle mie idee. Credo che questo sia il modo con cui un giovane si debba approcciare alla politica, se vuole, oggi, essere nuova classe dirigente di cambiamento, partendo dal locale ma senza rinchiudersi in alcun recinto ideologico E geografico. Nella nostra lista non si fa del giovanilismo una bandiera, sono candidati persone dalle più varie esperienze, età e professionalità, tutte rappresentative della società lanuvina, a partire da quel mondo al femminile spesso dimenticato. L'equilibrio della nostra proposta complessiva è dato anche dall'età media della lista (39 anni), una giusta dose di mentalità al passo con le sfide di oggi e di domani".

Su cosa punta il vostro programma?

"Certamente sullo sviluppo, legando a doppio filo Lanuvio con le opportunità date dall'Europa, attivando un canale che permetta di accedere ai fondi europei, attraverso la proposizione di progetti tesi al rilancio economico, culturale, turistico, stimolando in primis l'imprenditorialità giovanile, dalle fattorie sociali, alle nuove tecnologie, dalla rinascita del centro storico alla riscoperta della vera vocazione di questo territorio, onde evitare un progressivo spopolamento e la scesa di una inesorabile cappa di grigiore su tutti noi. Puntare sulla formazione in sinergia con la scuola, creando un vero centro formativo ambivalente, sia per i funzionari pubblici che per i ragazzi e le ragazze con buone idee, per aiutarli ed affiancarli nel loro percorso professionale. Se la mia generazione e quella dopo la mia hanno una ricchezza inesauribile è quella della loro e nostra fantasia, quello spirito tipico dell'Italia e di queste terre, che aspetta solo di trovare il giusto strumento per essere messo a frutto. Per attuare tutto questo però, non è più possibile affidarsi a chi, per mentalità e per consuetudine si è dimostrato inadatto, perchè ancora legato alle logiche di una politica superata e lontana dai bisogni".

Pensate di vincere questa sfida?

"La nostra vittoria sta già nel poter presentare una credibile e concreta alternativa ai cittadini, siamo consapevoli delle difficoltà, ma l'ottimismo in noi risiede negli occhi delle persone che incontriamo tutti i giorni, nel loro modo sorridente con il quale ci accolgono, quel comune sentire, quell'empatia umana che ci fa sentire vicini, non perchè figli di padri o padrini politici, ma perchè viviamo le stesse vite, gli stessi problemi, e mostriamo di avere buone idee e le competenze per attuarle".

Che ne pensi della politica?

"Io credo nella politica e nel suo valore, troppi e da troppe parti hanno svilito la nobiltà di questo termine. E' perchè credo nella politica che continuo ad impegnarmi, lontana da ogni qualunquismo e da quello spirito di antipolitica che ha uno sgradevole retrogusto di antidemocrazia".

In bocca al lupo Ilaria.

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