Si dice a Lariano che i
politici evitino accuratamente di parlare in piazza Santa Eurosia,
troppo rischioso organizzare un comizio su uno spazio così grande e
dispersivo. Perché piazza Santa Eurosia, soprattutto dopo la
ristrutturazione, sembra ancora più grande, la sua forma allungata
non aiuta il raccoglimento della gente. Si dice ancora che sotto la
secolare quercia si noti di meno lo scarso pubblico e questa leggenda
è stata confermata da Corrado Bartoli che ha proprio detto questo:
“Erano quarant’anni che non si vedeva la piazza così piena”.
Si diceva perché da ieri non è più così, si è rovesciata la
clessidra perché Emiliano Astolfi candidato sindaco con la lista Più
Lariano ha sgonfiato la leggenda e i nuvoloni neri trasformatisi
presto in pioggia non sono riusciti nemmeno a spegnere l’entusiasmo.
Nel comizio che Astolfi, circondato dai suoi sedici candidati, ha
tenuto domenica 15 aprile, ha messo tutta la passione e l’energia
per gridare forte il suo progetto per la sua amata città. Mentre le
nuvole incombevano alcuni dei candidati hanno voluto dare il loro
contributo aprendo il comizio: Sabrina Verri che ha sottolineato
l’importanza della scuola finalmente da considerare una risorsa e
non solo un costo; Gianluca Casagrande Raffi che ha gridato la sua
rabbia contro chi finora, a suo dire, ha sfruttato Lariano per i suoi
comodi; Corrado Bartoli il cantore della leggenda su piazza Santa
Eurosia che ha fatto notare come il palco fosse spoglio di politici
di Velletri e di Roma ma fosse pieno di gente che vuole cambiare in
meglio Lariano; Maura Astolfi che si è detta sconvolta da tanti anni
di disonestà politica che sembrerebbe continuare con i “soliti
noti” che pagano le bollette e le analisi alla gente per farsi
votare, gli stessi, come ha sottolineato Maura Astolfi, che al
governo della città non si sono mai curati dei servizi sociali. Poi
è stata la volta di Emiliano Astolfi, le nubi si addensavano, si
capiva che il discorso non sarebbe durato a lungo, infatti il
conteggio si è fermato a sei minuti ma è riuscito a condensare
tutto ciò che voleva dire riuscendo a strappare un applauso dopo
l’altro. “Molti di voi, la maggior parte - ha esordito Astolfi -
sono qui stasera per sentire le nostre motivazioni per cui stiamo
partecipando a questa tornata elettorale, qualcun altro si aspetta
delle risposte rispetto ad altre cose che sono accadute. C’èra un
mio caro amico che tanti anni fa, quando ho iniziato a fare politica,
mi disse: “Attenzione perché non tutti quelli che ascoltano musica
poi faranno i musicisti, non tutti quelli che leggono libri
diventeranno scrittori e, bada bene, non tutti quelli che andranno
sui palchi a fare comizi saranno grandi politici! Ecco, lariano vive
di questi, di gente che va sui palchi e che di politica ne sa ben
poco. Siamo qua per ridare l’autonomia alla nostra città. Nel ’57
un gruppo di giovani come noi si misero insieme, a prescindere dai
colori politici e dalle idee che avevano, per restituire dignità
alla nostra città; noi ci siamo messi insieme per lo stesso identico
motivo: restituire dignità a Lariano e ai larianesi”. La sua
candidatura nasce soprattutto da una delusione verso i politici che
finora hanno amministrato e lo ha gridato a gran voce, sotto uno
scroscio di pioggia e di mani battenti: “Lariano è stata
violentata, aggredita ed assassinata da coloro che oggi scendono in
piazza a dirvi di essere pronti ad investire sulle nuove generazioni
e sui larianesi. Stanno mentendo! Questo comune è stato sulle pagine
dei giornali, per troppo tempo, per i cantieri sequestrati alla
camorra, per i fatti di cronaca inerenti la politica e gli
amministratori; questo comune è stato sui giornali perche tecnici di
fiducia, rispetto a dei lavori, sono stati inquisiti ed arrestati.
Questo è quello che hanno fatto diventare lariano”. Mentre i primi
ombrelli hanno iniziato ad aprirsi Emiliano Astolfi ha spiegato con
forza il perché dei nomi che compongono la sua lista: “Noi
crediamo e siamo convinti che voi meritiate di più. Però il patto
deve essere questo: questa volta, questa unica volta, datevi fiducia!
Cercate di approfittare delle novità che abbiamo messo in campo.
Qualcuno punta il dito e dice: perchè tizio o caio sta insieme?
Perchè siamo stanchi! E quando le persone per bene, sottolineo per
bene, sono stanche di vedere le ruberie e le angherie rispetto ai
propri concittadini, vanno oltre e decidono di fare un comitato di
liberazione, perche Lariano è stata occupata da gente indegna. A
tutti coloro che andranno nelle vostre case – ha proseguito -
chiedetegli sì cosa vogliono fare ma pretendete di sapere che cosa
non hanno fatto in questi dieci anni e quante parole hanno speso
negli ultimi quarant’anni per raccontarvi una favola che si è
tramutata in tragedia! E allora a questo dovete rispondere cari
colleghi che andate sulle pubbliche piazze a portare il verbo, la
novità è questa: non siamo più pronti ad accettare le vostre
bugie! Non siamo più pronti ad ascoltarvi, non siamo pronti ad
ascoltare quella categoria di politici che negli ultimi anni hanno
fatto i traduttori! Ecco, hanno tradotto i vostri pensieri nei loro
interessi”. Poi c’è stata solo la pioggia ma se Emiliano voleva
far passare il suo messaggio c’è riuscito, la folla bagnata era
tutta con lui e chi dall’altra parte della strada stava spiando il
comizio per riferire al suo candidato di fiducia si è forse accorto
che la lista di Emiliano Astolfi sa raccogliere entusiasmo. Prima
della fuga precipitosa sotto i portici Emiliano Astolfi ha gridato il
suo slogan preferito: “Vogliamo rendere Lariano più bella”,
nella semplicità del concetto la speranza che l’aria nuova che
molti sperano si respiri presto nel palazzo comunale alzi presto il
suo vento.
Nessun commento:
Posta un commento