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venerdì 1 giugno 2012

ALBANO. NON C'E' POLITICA SENZA EDUCAZIONE - di Andrea Titti


Nel decennio matteiano la maggioranza in carica poteva dire di avere una opposizione dura in Consiglio Comunale, a volte anche feroce, ma non si ricordano episodi ove si ricorse al dileggio personale a mezzo manifesto o volantino, tirando in ballo persino le famiglie, tranne in rarissimi casi in periodi pre elettorali, suscitati sempre dai medesimi personaggi di oggi per altro. Per le maldicenze i bar ed i pianerottoli sono sempre fucina di talentuosi epigoni di tali pratiche, in ogni tempo, ma chi ambisce al titolo di interlocutore politico dovrebbe distaccarsi da certi malvezzi, per ergere il suo ruolo verso cime assai più elevate. Il confronto lo si dovrebbe portare non solo sul piano dei temi concreti che interessano la collettività, ma soprattutto entro i confini del rispetto personale e della buona educazione.
Ogni idea, buona o cattiva, non aumenta il suo valore in base ai decibel con cui la si diffonde. Ecco perchè in qualità di mezzo di informazione, nato ad Albano Laziale e che in questa città svolge, crediamo con decoro, il suo ruolo, ci sentiamo di stigmatizzare tutti quei comportamenti di politici o sedicenti tali che, basano la loro azione sull'insulto e sull'invettiva personale, senza un vero contenuto politico e progettuale. Forse peggiore di una maggioranza divisa ed inconcludente c'è solo una opposizione rabbiosa e sterile. I tempi, per fortuna finiti, del berlusconismo e dell'antiberlusconismo, non hanno insegnato nulla ad alcune forze politiche albanensi, le quali sono rimaste indietro di anni rispetto ai mutamenti che la politica e la vita Istituzionale di questo Paese stanno vivendo. Proprio da queste pagine, indipendenti ma poco inclini all'accondiscendenza governativa, sono partite forti critiche all'operato della giunta Marini, nel merito e nel metodo, ma sempre avendo ben chiaro il confine, invalicabile, tra la politica prodotta e le persone che quella politica incarnano. Se altri non sono in grado, per mancanze o per volontà, di discernere questi due piani, ci dispiace, ma non possiamo che diffidare alcuni incendiari dal continuare ad avvelenare i pozzi ed intorbidire le acque, perchè anche per loro arriverà il giudizio dei cittadini, non in tribunale, ma nelle urne. Alcuni manifesti apparsi sulle mura di Albano, rivolti al Sindaco con toni tutt'altro che ironici, sono inaccettabili e rappresentano una grave offesa alle Istituzioni di questa città, tutte le Istituzioni, incluso il Consiglio Comunale di cui alcuni protagonisti di questo gesto fanno parte. Ci fa piacere però che non tutte le realtà di Albano che si sono poste in antagonismo rispetto all'operato della maggioranza in carica siano appiattite sulla logica dell'insulto. Leggiamo con piacere le nette parole che ha speso il Movimento Disoccupati e Precari ad esempio, e con lui altri protagonisti della vita politica cittadina. Ciò significa che oltre ad un'altra maggioranza è davvero possibile costruire un'altra opposizione. Magari proprio di questo Albano ha bisogno ora.

2 commenti:

  1. E' un nostro diritto contestare questo oppure quel politicante, (tanto sono tutti uguali) ma sempre nei modi e nei termini civili e consentiti, quando si arriva ad usate linguaggi offensivi, non diretti all'operato, ma alla persona e qualche volta si tira in ballo anche la famiglia, non è più uno "scontro" di idee diverse ma una "rissa" da stadio e la sala nobile di palazzo Savelli, spesso ne è teatro!....
    Il grillo Sparlante Albano.

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  2. Scindere la politica dal personale è un passaggio tanto ovvio quanto fondamentale per chi vuole contribuire alla crescita della propria città.
    Tutti facciamo politica perché tutti noi, ogni giorno, contribuiamo e ci confrontiamo pur avendo posizioni distanti.
    Ma cosa c'entra la famiglia e i figli con tutto questo?
    Bravo Andrea, un abbraccio
    LF

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