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lunedì 30 gennaio 2012

LONDRA 2012: A MEZZO GIRO DAI GIOCHI – di Nicola Gallo

Il cerchio perfetto è arrivato a metà, sono passati sei mesi da quando parlando di nuoto inaugurai questo spazio di avvicinamento ed approfondimento sugli sport dei Giochi Olimpici di Londra 2012. Già siamo a metà del guado, ieri la distanza dal 27 luglio 2012 è arrivata a - 180 giorni,  e di quel cerchio perfetto, si comincia ad intravedere la fine, che assomiglia tanto a quello di una ruota, tratto distintivo di uno sport che ha fatto la storia olimpica.



Stiamo parlando del Ciclismo, disciplina che è storia dello sport, sempre presente ai Giochi, anche se negli ultimi anni, ha visto mutare il suo programma olimpico. L'introduzione della Mtb, Bmx, l'apertura ai pro della gara olimpica su strada ed a cronometro, l'abolizione della 100 km che tante soddisfazione ha dato all'Italia, non ne ha appannato il fascino e l'appeal, anzi l'apertura al professionismo ha fatto divenire centrale nella carriera dei corridori sulle due ruote l'appuntamento olimpico. Immutabile l'appuntamento in pista, con un programma tra i più ricchi ai Giochi, in una specialità di specialisti che a differenza del passato dà atleti alla “strada” in misura maggiore di un passato in cui il percorso era quasi solo inverso, come non pensare a Wiggins, due volte oro nell'inseguimento ad Atene e Pechino, tre ori olimpici in totale per lui (a medaglia da Sidney 2000). Certo la “gara” olimpica è quella su strada maschile, da due edizioni praticamente il primo oro nella giornata inaugurale ad essere assegnato, l'Italia si è tolta questa soddisfazione con Paolo Bettini, il commissario tecnico della nazionale maschile oro ad Atene nel 2004. Discipline “giovani” la Mtb, che ha visto l'Italia protagonista assoluta con il doppio oro di Paola Pezzo ad Atlanta '96 e Sidney 2000 e il Bmx, che ha debuttato a Pechino quattro anni orsono. Storia, novità e tradizione, tutto si fonde nel ciclismo olimpico, la stagione su strada si avvia ad iniziare, tra America ed Australia ed anche se la Milano-Sanremo e le classiche del Nord sono lontane, anche se già i grandi obbiettivi sono il Mondiale d'autunno oltre a Giro d'Italia e Tour de France, l'appuntamento olimpico sotto sotto, almeno ogni quattro anni è il più sentito per un titolo che vale una carriera.

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