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martedì 20 settembre 2011

MAYWEATHER-ORTIZ-CORTEZ: UN TRIO CHE HA FATTO MALE ALLA BOXE - di Orson

Una combinazione sinistro-destro e l’avversario finisce per le terre e viene contato dall’arbitro fino al decimo secondo a lui fatale. Non ci sarebbe niente di strano,parlando di boxe,se i due avversari non fossero Floyd Mayweather jr e Victor Ortiz che sabato notte a Las Vegas, era l’alba in Italia per gli stoici che hanno visto il match in Tv, ne hanno combinate di cotte e di crude in un famigerato quarto round. Per la cronaca era in palio anche il titolo “mondiale”della categoria dei welter, versione WBC la sigla per intenderci che stava per fallire ed il cui presidente non è da meno quanto a scandali di quelli di un certo Sepp Blatter. Ma sorvolo…
PBF,l’acronimo che tutti usano per indicare il linguacciuto Floyd, il pugile più pagato al Mondo,aveva già dato prova di essere in forma quanto a provocazioni già nella conferenza stampa pre-match,insultando l’avversario dalle origini messicane che partiva sfavorito pur essendo il campione in carica. Ed i primi 3 round davano ragione ai pronostici degli addetti ai lavori, con PBF troppo più veloce dell’avversario grazie ad un diretto destro che partiva reattivo (la tattica migliore per battere un mancino come il portoricano), seguito spesso dal sinistro, e si stampava sul volto di Ortiz che a tratti si toglieva le sue soddisfazioni quando riusciva a chiudere l’avversario alle corde mettendo qualche discreta combinazione che Floyd riusciva ad ammortizzare con in suoi spostamenti del tronco, tenendo i guantoni ed i gomiti alti o imbrigliando l’avversario in clinch. Per farla breve se il match si fosse concluso nei canonici dodici round il canovaccio sarebbe stato questo e PBF avrebbe vinto chiaramente ai punti. Non senza subire qualche colpo come io stesso immaginavo alla vigilia. Invece Ortiz decideva di farsi del male da solo riusciva a chiudere il linguacciuto del Michigan alle corde ma non era in grado di farsi strada nella guardia dello sfidante e così pensava bene di colpirlo al mento con una testata, costringendo l’arbitro Joe Cortez a decretare il break ed ammonire ufficialmente il campione, cosa che gli sarebbe costata un punto in meno dei cartellini dei tre giudici se il match fosse finito ai punti. Ma a questo punto scattava la vendetta di Floyd che dopo aver finto di accettare le scuse dell’avversario, suggellate da un bacetto sulla guancia,lo freddava con una combinazione con il gancio sinistro seguito da quello destro approfittando della scelta suicida di Ortiz che nel momento in Cortes aveva fatto riprendere il match invece di tenere alta la guardia bassa teneva le braccia a penzoloni sui fianchi e dopo aver incassato il primo sinistro neanche pensava a coprirsi, rivolgendo invece lo sguardo verso l’arbitro ,ed il destro finale di PBF lo mandava nel mondo dei sogni lo sfidante e tornava ad essere “campione del mondo”. Una conclusione incredibile di un match che prometteva ben altre emozioni. Ma pur censurando il comportamento anti fair play dell’ ”odioso” Mayweather va detto che quando Cortez fa riprendere il match il pugile del Michigan ha la facoltà di colpire l’avversario anche se questi,come un perfetto fesso, tiene la guardia braccia. Non ha commesso una scorrettezza ed il ko è legittimo. Quello che a me non torna è il comportamento di Cortez che dopo aver fatto riprende il match invece di concentrarsi sui due pugili guarda ed ascolta una persona del pubblico a bordo ring e non è sul pezzo. Non so se sarebbe cambiato qualcosa, ma francamente questo arbitro portoricano (recentemente inserito nella hall of fame,vabbè..) andrebbe mandato in pensione,l’età (66 primavere) l’avrebbe.

Se il match era stato polemico di suo il post lo è stato se è possibile ancora di più: Floyd invece di scusarsi per la furbata non degna di un campione della sua bravura, perché bravo lo è, alle legittime domande dell’intervistatore Larry Merchant ha dimostrato di essere la copia peggiore dell’Alì giovane più provocatore rispondendo in modo vergognosamente volgare,arrivando persino alle minacce verso il giornalista che ha però risposto a tono, rimpiangendo di non avere 50 anni di meno altrimenti ci sarebbe stato un regolamento dei conti sul ring tra lui e Floyd il linguacciuto. Naturalmente i giornali italiani che bellamente ignorano la boxe e non sanno neanche chi sia Mayweather si sono buttati a pesce su questa vicenda giusto per parlare male della Boxe prendendo spunto da questo incontro per screditare questo meraviglioso sport che pur avendo i suoi problemi e scandali,non certo maggiori di quelli del calcio,ha ancora il suo fascino. PBF dunque torna campione dei welter dopo circa 4 anni,anche perché si era ritirato per un anno e mezzo, in modo alquanto discutibile, dimostrandosi un demonio del ring (non certo inferiore in questo campo ad Harry Greb o Max Bear che fece a pezzi Carnera anche scorrettamente, antichi campioni di un pugilato pioneristico). Ora probabilmente lo aspetta il match del decennio, ma sarà quello del secolo in quanto alla consistenza delle borse per i pugili e del giro di affari che smuoverà, con l’altro campione dei welter il filippino Manny Pacquiao. Sperando che si ritorni a parlare di Boxe e non di scandali assortiti o di scorrettezze-furbate varie.

1 commento:

  1. Un nuovo articolo di Orson, direttamente da Las Vegas, sul polemico match di boxe tra Floyd Mayweather jr e Victor Ortiz arbitrato da Joe Cortez e valido per titolo Wbc dei welter che riceviamo e pubblichiamo per voi.

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