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venerdì 2 settembre 2011

SAVAGE BEAUTY: ALEXANDER MCQUEEN AL METROPOLITAN MUSEUM OF ART (6 di 7) - di Carla Righetti




  
Parte Quinta: (Romantic Primitivism) Romantico Primitivo.


(Ricordiamo che tutti i diritti sui testi e sulle foto sono riservati ai rispettivi proprietari, ci siamo limitati a una presentazione del materiale in lingua italiana). 




۩  Cappotto, Eshu. Autunno/inverno 2000 – 2001.  ۩


























۩  Abito, Eshu. Autunno/inverno 2000 – 2001.  ۩



 “[Tento di premere] sulle silhouette. Cambiare le silhouette è cambiare la forma mentale di come appariamo. Quello che faccio è guardare alle antiche tribù africane, e al modo in cui vestono. I rituali della loro vestizione… C’è molto tribalismo nelle collezioni” – Purple Fashion, Punto 7, Estate 2007.














۩  Ensemble, Eshu. Autunno/inverno 2000 – 2001.  ۩




“Mi piace che le cose siano moderne e abbiamo ancora un po’ di tradizione” – Harper’s Bazaar, Aprile 2003.

“Credo nella storia” – British Vogue, Ottobre 2002.

















۩  Body, It’s a Jungle Out There. Autunno/inverno 1997 – 1998.  ۩


 “Gli animali… mi affascinano perchè puoi trovarvi una forza, un’energia, una paura che esistono anche nel sesso” – L’Officiel, Febbraio 2010.




































۩  Ensemble, It’s a Jungle Out There. Autunno/inverno 1997 – 1998.  ۩


 “Tutto lo spettacolo era sulla gazzella di Thomson. È una piccola e povera creatura – i segni sono adorabili, ha questi occhi scuri, il bianco e il nero con i segni dell’abbronzatura sul fianco, le corna – ma è la catena alimentare dell’Africa. Non appena è nata è anche morta, intenso che se sei fortunati se dura qualche mese, ed ecco come vedo la vita umana, nello stesso moso. Sai, tutti possiamo essere buttati via in modo assolutamente semplice… Sei qui, poi via, sei andato, qua fuori è una giungla!” – McQueen citato in Caroline Evans, Fashion at the Edge: Spectacle, Modernity and Deathliness (New Haven, Conn.: Yale University Press, 2002)
























۩  Abito “Oyster”, Irere. Primavera/estate 2003.  ۩

 “Lavorare all’atelier [a Givenchy] è stato fondamentale per la mia carriera… Poiché ero un sarto, non comprendevo appieno la morbidezza, o la luce. Ho imparato la leggerezza alla Givenchy. Ero un sarto a Savile Row. Alla Givenchy ho imparato ad ammorbidire. Per me, è stata un’educazione. Come designer avrei potuto lasciarmela alle spalle. Ma lavorare alla Givenchy mi ha aiutato a imparare il mio mestiere” – Purple Fashion, Punto 7, Estate 2007.
 

1 commento:

  1. Pentultima puntata della settimana dedicata alla creazioni di Alexander McQueen, da parte di Carla Righetti.

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