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domenica 18 settembre 2011

TENNIS. UN MESE DI TENNIS TRA ITALIA DI NUOVO IN A DI DAVIS E VECCHI E NUOVI VINCITORI ALL'US OPEN - di Nicola Gallo

Questo settembre tennistico che per l'Italtennis era iniziato all'insegna delle occasioni perdute, all'Us Open di New York, tra una Flavia Pennetta incapace di cogliere l'opportunità della prima semifinale Slam in carriera ed una Francesca Schiavone egualmente sottotono e colpevole di non aver regolato in ottavi di finale la russa Pavlyuchenkova, si conclude con la promozione in Serie A (o World Group che dir si voglia) in Coppa Davis ad undici anni dall'ultima apparizione nel primo gruppo della manifestazione a squadre per antonomasia del tennis.

Non c'è Hopman Cup (la competizione mista che per qualche anno ha introdotto l'Australian Open ad inzio anno) che tenga, la Davis ha un fascino particolare che esalta giocatori non trascendentali e talvolta tradisce i campioni, di qualche ora fa il caso di Novak Djokovic dominatore e dittatore stagionale. Un Nole, tradito dal fisico martoriato da una stagione massacrate, al di là dei risultati monstre (64 vittorie a fronte di due sconfitte patite al Roland Garros per mano di un gran Roger Federer in semi ed a Cincinnati in finale ritiratosi, anche in quell'occasione contro Andy Murray), costretto a rinunciare sia al primo match della tre-giorni di Belgrado contro l’Argentina, per l’accesso alla seconda finale di Coppa Davis consecutiva della storia della giovane nazione balcanica ed oggi costretto al ritiro contro Juan Del Potro sotto di un set e di un break, dando via libera ai gauchos che si giocheranno ancora una volta (dopo la finale 2009) la possibilità di aggiudicarsi “l’insalatiera” contro gli spagnoli, nel weekend facili vincitori nel catino di Cordoba contro al Francia di Tsonga, Gasquet, Simon e Llodra.

Tornando all’Italia, l’occasione era ghiotta la trasferta cilena nascondeva insidie relative, la scelta di un cemento veloce ha favorito non poco i nostri, nati e cresciuti sulla terra rossa, ma comunque in grado di disimpegnarsi bene, a medio livello qual’era quello proposto dagli avversari cileni, anche sulla superficie veloce di Santiago del Cile. Senza dimenticare che il ritiro nel secondo match di Fernando Gonzalez contro Fabio Fognini ha aiutato e non poco a sbrigare in due giorni la pratica oltreoceano ed a qualificarsi per la Coppa Davis 2012 dei grandi.

Un mese questo settembre che ha visto svolgersi a Flushing Meadows (New York) l’ultimo Slam dell’anno l’Us Open, a coronare una stagione al limite della perfezione Nole Djokovic, capace di entrare nello stretto novero dei fuoriclasse capace di vincere tre slam nello stesso anno ed ad affiancare Federer (due volte) e Nadal (una nel 2010) ed una Samantha Stosur, che si fregia del primo Slam in carriera e può vantare di essere una delle poche tenniste capace di battere Serena Willams in una finale Slam per di più dominandola in due netti parziali (2-6, 3-6).

Per Djokovic un cammino un weekend da brivido prima la battaglia conclusasi al dodicesimo gioco del quinto set contro Roger Federer dopo una semi al cardiopalma, che l’ha visto rimontare prima due set, poi dal 3-5 nel set decisivo, poi i 4 set contro Nadal, in cui sinceramente c’è stato match solo nel terzo set perso al tie-break. 

Per la Stosur brava nei quarti a sbarazzarsi agevolmente della numero due al mondo e del seeding, Vera Zvonareva in due comodi sets, poi di approfittare dell’occasione Kerber in semi, brava comunque a strappare un parziale alla futura vincitrice, in finale opposta ad una Serena Williams che forse dopo aver regolato nettamente al numero uno al mondo Caroline Wozniacki e condotto un torneo senza perdere set pur al cospetto al terzo turno di una giocatrice temibile come Vika Azarenka. 

Per il grande tennis al maschile ora si prospetta un autunno incentrato sull’appuntamento londinese del Masters 2012 preceduto ad ottobre dai Master Series di Shanghai e di Parigi Bercy, mentre la settimana dopo Londra si svolgerà la finale di Coppa Davis. Le donne invece saranno impegnate la tournee asiatica tra settembre ed ottobre che precederà l’importante torneo di Mosca e il Masters donne di Istanbul di fine ottobre, mentre la Fed Cup (la coppa Davis al femminile) a novembre vedrà le ceche di Vera Kvitova, vincitrice a Wimbledon cercare il miracolo contro le russe, capace in semifinale di asfaltare la squadra italiana con un inequivocabile 0-5.

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