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lunedì 28 novembre 2011

ALBANO: IL SINDACO REPLICA SULLA PROTEZIONE CIVILE - La Redazione

Sulla polemica innescata da due membri della Protezione civile di Albano è il sindaco Nicola Marini, chiamato in causa dagli stessi, ad intervenire e chiarire alcuni passaggi. "L’amministrazione – dichiara – si è sempre dimostrata disponibile al dialogo, confrontandosi spesso anche con chi la pensava in maniera differente. Come è avvenuto anche con la Protezione civile e proprio con le persone che oggi si lamentano". "Questa amministrazione – continua – ha nominato alla guida del gruppo di Albano una persona titolata e senza colori politici, che ha la carica di Disaster manager e quindi la più adeguata a ricoprire tale incarico. Forse, queste due persone non si ricordano che proprio loro durante la precedente amministrazione si erano venuti a lamentare con il sottoscritto sull’allora presidente e sulla sua chiara notazione politica.
A loro, come a tutto il gruppo, dissi con chiarezza che il prossimo presidente sarebbe stato scelto in base a due soli parametri: rotazione e competenza. Rotazione perché un presidente non credo sia corretto resti in carica per più di due mandanti e competenza perché è giusto che a capo di un gruppo ci sia chi ne ha la preparazione adeguata. Ed è stato esattamente quello che ho fatto all’indomani del mio insediamento. Quindi, queste persone dovrebbero fare maggiore chiarezza e non screditare chi invece lavora con competenza e passione per assicurare alla Protezione civile sempre maggiori successi". La figura professionale del Disaster Manager viene citata per la prima volta negli Stati Uniti, presso la FEMA (Federal Emergency Management Agency), la centrale anticatastrofi americana. Si tratta di un professionista in grado di coordinare tutti i gruppi di volontariato e i Corpi dello Stato impegnati in attività di soccorso, in Italia sono circa 80. Si tratta di un master di circa 2 anni con relativo stage presso il DPC. I compiti del Disaster Manager sono quelli di controllare e organizzare gli interventi del servizio medico e del pronto soccorso, delle unità cinofile, dei mezzi di trasporto disponibili, degli esperti che intervengono su ogni settore. Coordina inoltre le operazioni di chi si occupa dei bisogni delle popolazioni evacuate, delle squadre antincendio, del settore tecnico-scientifico per la riattivazione di impianti, opere pubbliche ecc. ed é esperto di Piani di Protezione Civile. "Non sono mai entrato e mai lo farò – conclude – nelle dinamiche interne ad un gruppo o ad un’associazione, in particolare un gruppo o un’associazione di volontari (di cui conosco bene le dinamiche, dal momento che personalmente sono impegnato nel volontariato da molti anni). C’è chi ha competenze e titoli migliori dei miei per capire come muoversi all’interno della Protezione Civile di Albano, che si è sempre dimostrata all’altezza della situazione grazie al lavoro svolto dal Presidente e dai tantissimi volontari".

12 commenti:

  1. e sul fatto che da quando c'e' lui a fare il sindaco i volontari sono passati da 49 a 33 non dice niente?

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  2. E' sempre bravo a lavarsi le mani, ma questo sindaco sta portando Albano Laziale nel più disastroso dissesto economico che si sia mai visto negli ultimi venti anni! Andando avanti cosi la Protezione Civile ad Albano scomparirà del tutto!

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  3. la figura del disaster manager sicuramente è servita: per portare al disastro totale e al declino una associazione che dal 1986 al 2010 non ha fatto altro che crescere passando per diverse amministrazioni e diversi colori politici e, per chi non lo sapesse, il vecchio presidente è stato nominato dal sindaco Chiovelli e confermato dal sindaco Mattei. Quindi, di che colore politico era il vecchio presdente? Rosso Nero????
    Inoltre, l'attuale presidente lavorerà anche con passione e competenza ma con quali volontari????

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  4. marco volontario del gruppo29 novembre 2011 alle ore 13:24

    tra le tante chiacchiere pochi sanno di come funziona attualmente la struttura della PC di Albano,molti credono che i volontari sono solo "braccia da utilizzare" in qualsivoglia momento durante la giornata, tra buche e macchie d'olio che si perdono e si aprono nella città, pochissimi sanno che la struttura è molto piu avanzata, vi faccio un piccolo esempio (nell' alluvione di Genova dello scorso mese la struttura era pronta a partire nel giro di 250 minuti...due ore e mezza, con 3 mezzi, attrezzature (tende, guppi elettrogeni,impianti luci, ponti radio ecc..) 8 operatori disposti a partire immediatamente,tutto questo in ausilio alla colonna mobile della Reg.Lazio, questi passi sono il frutto degli anni trascorsi con i vecchi presidenti e il lavoro di tanti tanti volontari, quindi questo dimostra che i cambiamenti sono dovuti dall'esperienza fatta in passato ma con le regole finalmente aggiornate ai nostri giorni, perche non è facile prendere e partire...le istituzioni seguono dei protocolli molto particolari e vanno conosciuti, per rendere sicuro il lavoro dei volontari e qundi non passare da soccoritori a soccorsi.credo comunque che difficolta vadano affrontete insieme, parlandone e cercando di chiarirle, e non agire all'insaputa del gruppo, è facile cosi evidenziare e criticare.

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  5. Un ex volontario del gruppo29 novembre 2011 alle ore 14:21

    Veramente loro non sono portavoce di nessuno, inoltre già molto prima del cambio della presidenza i nostri volontari erano già abbondantemente scesi sotto la soglia dei 49.

    La gran parte di loro che sono andati via ultimamente hanno preferito seguire il loro ex presidente ad Ariccia e sottrarsi al positivo rinnovamento attuato dall'amministrazione e dal nuovo presidente.

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  6. Caro ex volotario, sinceramente faresi molta più bella figura a mettere il tuo nome. Visto che sei ex di certo non puoi sapere le probblematiche attuali e, visto che sei ex non sai che le persone che sono andate ad ariccia lo hanno fatto per "INCOMPATIBILITA' CON IL PRESIDENTE" se non mi credi puoi verificare al protocollo del comune. Quindi, caro ex volontario mettici la faccia come ho fatto io e le persone di cui mi sono fatto portavoce. Riccardo Bocci

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  7. Un operatore che ci crede ancora29 novembre 2011 alle ore 20:57

    Siamo tutti bravi a parlare a srivere..ma lei Sign. Sindaco invece di sentire solo le due campane, perchè non le sente tutte quante? Si renderà conto che non una situazione vivibile.
    Ormai la voglia di mettersi la divisa non c'è quasi più, per quanto una persona possa amarla,possa amare tutto quello che si fa in ambito di Protezione Civile, c'è sempre quella figura che ti fa sentire uno zero..anzi..UN NUMERO...perchè questa è stata la definizione che è stata data...Il Presidente è colui ce dovrebbe tenere unito il gruppo e non dividerlo... Molti sono andati via per causa sua, perchè hanno visto un qualcosa sgretolarsi piano piano...un qualcosa in cui credevamo veramente..e sono stati anche presi in giro per questo...! E' stato toccato il fondo...

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  8. Sig. Sindaco, lei è sicuro che l'amministrazione ha nominato alla guida del gruppo una persona senza colori politici e che non sia spinta o supportata politicamente?? O non si ricorda nemmeno quello che va dicendo???

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  9. Sono Marco Trombetta, consigliere delegato alla Protezione Civile di Lanuvio, invito tutti ad un sano confronto, anche duro se necessario, perchè a volte le cose bisogna dirsele anche in maniera diretta, sfrontata, feroce, ma poi bisogna uscire con la convinzione che il bene del gruppo sta al di sopra di tutto. Esso rappresenta il momento di un percorso che dura da tanti anni e non si può mandare all'aria il lavoro di tante persone. L'attuale presidente è un ragazzo in gamba, preparato e colmo di passione per l'impegno che ha assunto. Posso testimoniarlo avendo avuto l'occasione di collaborare con lui, è uno che non si risparmia, nella maniera più assoluta. A volte l'entusiasmo può portare a commettere degli errori nella più totale buona fede. E credo che questo sia accaduto anche al precedente presidente, anche lui persona in gamba che ho avuto modo di apprezzare durante questo mio mandato. Allora piccolo consiglio, per quello che può valere, aiutate il presidente a correggere eventuali errori e cercate di crescere insieme a lui, magari superate i dissapori e tra qualche anno vi godete i frutti di un sano lavoro. In gamba ragazzi.

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  10. Caro Marco Trombetta credi forse che non sia mai stato fatto?

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  11. Stefano, volontario del gruppo30 novembre 2011 alle ore 19:13

    E allora continuiamo a farlo: i problemi sono fatti per essere risolti!

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  12. Signor Sindaco non è detto che un laureato in farmacia sia un buon farmacista

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