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giovedì 10 novembre 2011

FRASCATI: FUOCHI D'ARTIFICIO IN CONSIGLIO COMUNALE – di Pasquino Castellano

C'era grande attesa ieri tra gli addetti ai lavori frascatani (politici, curiosi, frequentatori dei blog, ma anche soprattutto per Radio Piazza sempre attenta alle dinamiche di Palazzo Marconi) per il Consiglio Comunale. Si sapeva che non ci si sarebbe annoiati ad assistere ai lavori, non sono state tradite le attese fin dalle interrogazioni. Subito temperatura stelle con i banchi della maggioranza vuoti mentre Sandro D'Orazio chiedeva lumi su Anagnina Uno, Piero Iacono è stato vittima di un fuoco di fila prima da parte di Alessandro Adotti poi da parte di Mirko Fiasco.
Adotti ha chiesto lumi sull'utilizzo degli immobili comunali ed in generale del patrimonio tutto accusando la maggioranza di poca trasparenza e in particolare incalzando Iacono con tacciato di reticenza nella risposta data. Da lì una rissa verbale che non ha visto l'arrivo dei Vigili urbani come successo nella scorsa assise frascatana per espellere dall'aula Mirko Fiasco, ma che è stata accesa e senza esclusioni dei colpi. La scena ha stupito gli astanti considerando l'aplomb sia di Adotti, sia di Iacono, meno lo scontro che ha visto Fiasco contro Di Tommaso sulla questione dei manifesti per la festa democratica di settembre scorso da parte del Pd. Il neo-capogruppo Pdl ha accusato senza mezzi termini l'amministrazione di fare “figli e figliastri” sulle affissioni, Iacono ha risposto, ma le continue accuse di Fiasco hanno portato il Sindaco ad una replica in Aula tutt'altro che tenera verso il giovane esponente pidiellino. E ancora non si era arrivati alle mozioni... per non far mancare il pepe ad una mattinata rovente si è anticipata la discussione sull'affaire Conte: con un colpo di teatro il Pd ha fatto sostanzialmente marcia indietro, riconoscendo la compatibilità di Vincenzo Conte tra la carica di consigliere comunale ed il suo ruolo presso il ministero della Funzione Pubblica. Tutto questo mentre il Segretario Comunale Barone aveva spiegato in Aula i pareri arrivati dagli enti preposti.
 Dopo ore di discussione la mozione sulla compatibilità è stata votata all'unanimità dei presenti, con l'astensione dello stesso Conte, mentre l'Ordine del Giorno presentato è stato approvato dai dodici consiglieri di maggioranza presenti. Prima della pausa la votazione sul nuovo vice-presidente del Consiglio Comunale vicario ha sorpreso i meno attenti: non è stato eletto Mario Gori, indicato dal Pdl, bensì Giuseppe Privitera. Curiose le dinamiche nel Popolo della Libertà Mirko Fiasco è capogruppo, Vincenzo Conte Presidente del gruppo consiliare e Gori con un palmo di naso. L'ex esponente forzista è uscito dall'emiciclo scuro in volto, il risultato della votazione è di gustosa analisi. La maggioranza che naturalmente non ha presentato candidato si è spaccata in 3 tronconi: dando per buona la possibilità che i quattro consiglieri Pdl abbiano votato per Gori, si è aggiunto un quinto voto, mentre su Privitera presumibilmente sono confluiti i quattro voti dell'opposizione (civica), più altrettanti dalla maggioranza, infine otto schede bianche. Il pensiero corre a quel segmento del Pd che dialoga con il nascente Terzo Polo frascatano, queste sono solo ipotesi, ma è presumibile che a Frascati come altrove l'alternativa a Centro-Destra e Centro-Sinistra attiri i delusi dall'uno come dall'altro polo. Dopo la pausa in un Aula affollata per una volta più dai cittadini che dai consiglieri comunali, il pomeriggio ha visto protagonista la vicenda Schiaffini: la mozione presentata dall'opposizione, verteva sulle lamentele da parte dei genitori per il servizio scuola bus. Mirko Fiasco in particolare ha sottolineato (in un aula semi-deserta) come il debito dell'amministrazione verso l'azienda di trasporti sia arrivato a 1.400.000,00 Euro con interessi arrivati alla cifra di 270.000,00 Euro, senza dimenticare che il capogruppo Pd Franco Posa era stato dipendente della stessa azienda a cavallo del 2005 e 2006. Non c'è stata replica da parte dello stesso Posa e di altri consiglieri comunali che siedono a Palazzo Marconi da più legislature, verso sera la discussione sulle dismissioni ha visto una riunione fiume dei capogruppo di maggioranza durante la sospensione che il Presidente Ciuffa ha concesso dopo la richiesta della minoranza, poco convinta dal modo di procedere della Giunta. Dopo un paio d'ore di pausa, la replica di Iacono, ha di fatto concluso i lavori, visto che l'accordo da parte dei consiglieri per aggiornarsi al prossimo Consiglio Comunale, rinviando ad allora le mozioni rimaste da discutere.

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