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domenica 20 novembre 2011

ALFANO E' UNA DELUSIONE, GLI EX AN NON NE PARLIAMO – di Puma ed Eretico

Da Saint Moritz 

“Porompom pón, poropo, porompom pero, peró, 
poropo, porom pompero, peró, 
poropo, porompom pon” 

Saluti dalla Costa Azzurra, è stato come il richiamo della foresta l'inizio delle consultazioni. Non abbiamo resistito alla curiosità da voyer a guardare, tramite Sky Tg24, nel buco della serratura, la porta del Quirinale da cui escono delegazioni, Presidente della Repubblica e Presidente incaricato.
Quell'11 novembre ci siamo chiamati in contemporanea uno dall'Africa uno dal Nord America e ci siamo visti, inmancabilmente in capo neutro, facendo scorta di pop corn, Coca Cola, uova e cipolla per la mitica frittata di fantozziana memoria, per seguire in una non-stop di una settimana gli eventi. Sant Moritz, la location ideale tra il lusso che al Puma non si può negare e la praticità della vicinanza all’Italia che Eretico ha voluto nel caso di qualche necessario blitz nell’amata Patria. Giorni fa su facebook campeggiava il video da youtube in cui una scatenata Iva Zanicchi cantava a Buona Domenica 16 anni fa, “Porompompero”, lanciata da Jerry Scotti e Paola Barale. Questa crisi strana, tutta italiana, senza sfiducia reale, ma con Berlusconi senza numeri “de facto” andato sotto qualche giorno fa pesantemente sul rendiconto finanziario, è stata davvero una rumba caraibica le consultazioni non hanno tradito le attese con l'esplosione delle delegazioni arrivate a numeri di capogiro e con il ritorno di personaggi come Agazio Loiero che pensavamo si fossero, finalmente, ritirati a vita privata. La lista dei ministri poi, lunare in questi tempi presenti e passati, in cui il merito è stato sempre accantonato alla ragion di Stato è stata ragionata e proposta nel senso della competenza e delle specifiche capacità, certo sono innegabili alcuni macroscopici conflitti d’interesse, ma la colpa di tutto ciò è di chi stava al Governo…. prima. Una settimana fa circa il Cavaliere veniva contestato davanti la Camera prima, nella serata delle sue dimissioni,poi davanti a Palazzo Grazioli ed infine davanti al Quirinale, Angelino Alfano che avevamo elogiato (chi più come Eretico chi meno come il Puma) si sentiva offeso dalla piazza. Sinceramente non ci sono parole per ribattere a quest’infantile puntiglio e il giovane erede nel tentativo di difendere Berlusconi ha fatto più danni della grandine, ma questo è solo la punta di un iceberg: gli ex An sono stati protagonisti assoluti, eccezion fatta per i peones orfani della visibilità da ago della bilancia, di questa crisi. A parole una chiusura ermetica all’esecutivo di Mario Monti, nei fatti appena il Cav. ha ordinato la fiducia “strategica” (ed exit strategy non è una battuta, ma la fotografia della realtà). Sempre un atteggiamento irresponsabile, diviso tra vorrei (far cadere Monti) e non posso (pochi i coerenti con le proprie opinioni come Danielona Santanchè e Alessandrona Mussolini). In Aula le quote “di sicurezza” richeste dal Colle di 180 senatori e 500 deputati a favore dell’Esecutivo sono stata stracciate via anche grazie all’appoggio di Idv per giorni critica con il mancato ritorno alle urne fino all’ultimo: Tonino il molisano come al solito ha giocato due parti in commedia da una parte ha spinto per mesi sul referendum per abolire il Porcellum, dall’altra pur di votare e monetizzare (forse con la spina nel fianco di Vendola) il credito elettorale dell’opposizione “vertical” a B. Ahinoi da ieri si lavora e tornati chi alla Savana chi alle Montagne Rocciose, si rimpiangono quelle attese estenuanti e congetture varie che ogni governo che nasce con la gestazione porta via con se. Ai posteri l’ardua sentenza, auguri dalle Cassandre di Meta Magazine On Line.

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