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giovedì 3 maggio 2012

CASTEL GANDOLFO: VINCENZO ELIFANI CON DALESSANDRO PER RILANCIARE SPORT ED ECONOMIA - La Redazione

Colloquio con Vincenzo Elifani, imprenditore impegnato nel sociale a Castel Gandolfo, Presidente regionale della Confapi e membro del direttivo nazionale dell'associazione delle piccole e medie imprese, candidato nella lista "Amo Castel Gandolfo" alla carica di Consigliere Comunale, a sostegno di Raffaele Dalessandro Sindaco.




Come nasce la sua candidatura?

"La mia candidatura nasce dalla convinzione personale che nessuno si può sottrarre all’impegno civico e alla partecipazione attiva nel tentativo di migliorare la società in cui vive. Inoltre, tale mio convincimento, è stato anche rafforzato da alcuni discorsi fatti in pizzeria con alcuni miei amici castellani, ai quali chiedendo il perché, dopo tanti bei discorsi, non si impegnassero direttamente in politica, mi rispondevano che non era conveniente perché poi, in caso di sconfitta, avrebbero avuto dei seri problemi nei rapporti con l’altra parte politica. Allora, molto semplicemente, siccome non ho mai sopportato le prepotenze e le ingiustizie, ho deciso di assumermi direttamente quei rischi, candidandomi personalmente". 

 Perché ha scelto di sostenere Raffaele Dalessandro come candidato a Sindaco?

"Primo, perché sono un liberale e la lista “Amo Castel Gandolfo”, composta da tutte le diverse componenti del Centro Destra, è l’unico schieramento politico in cui mi riconosco in pieno. Secondo, perché la lista “Amo Castel Gandolfo” è l’unica concreta e reale novità nello scenario politico castellano.  Terzo, perché Raffaele Dalessandro è veramente una persona perbene che ha sempre fatto onestamente e con coraggio il suo lavoro di consigliere comunale senza scendere mai a compromessi, ma rispondendo sempre e solo alla sua coscienza e al mandato ricevuto dai cittadini che lo hanno votato. E’ questo il modo di fare politica che piace a me e di cui mi onoro di farne parte". 


Quale il suo giudizio sull'amministrazione uscente e sullo stato attuale di Castel Gandolfo?


"Naturalmente negativo. Non solo per le promesse non mantenute, ma anche e, soprattutto, per il modo autoritario con cui è stata fatta la politica comunale in questi anni; dove questi politici “arroganti” non si ponevano al servizio dei cittadini, ma erano i cittadini “intimoriti” che si prostravano al servizio dei politici". 

 Verso quale settore si rivolgerà il suo impegno se eletto consigliere comunale?

"Innanzitutto, essendo un economista e un dirigente d’azienda nella sana e trasparente gestione dei conti pubblici. E poi, essendo stato anche uno sportivo, nel miglioramento delle opportunità e degli spazi pubblici da offrire ai giovani di Castel Gandolfo per praticare qualsiasi attività sportiva essi vogliano intraprendere. Perché questo, in fondo, è un loro sacrosanto diritto e, da padre di famiglia, mi sembra un vero peccato che i nostri giovani, nei migliori anni della loro vita, debbano sprecare il loro tempo davanti a dei videogiochi o ad oziare in piazze pubbliche, dove possono essere avvicinati anche da qualche malintenzionato".


Quale secondo lei è la priorità per Castel Gandolfo? 


"Vorrei che Castel Gandolfo smettesse di essere una cittadina triste e trascurata e tornasse ad essere veramente il posto scelto dai Papi per venire a trascorrere i migliori momenti di riflessione, di preghiera e di riposo. Cioè una città abitata da gente amichevole, laboriosa, felice e orgogliosa di vivere a Castel Gandolfo, con uno splendido lago, dotato di moderne ed efficienti infrastrutture, che possa finalmente attrarre tutto l’anno i turisti provenienti da Roma e dal resto del mondo.  Infine, ma non per questo meno importante, cercare di migliorare i collegamenti con la città di Roma, dove ogni giorno migliaia di castellani si devono recare per motivi personali o di lavoro sopportando indicibili disagi. E non ci si può più sentir dire da questi politici: “…si lo so, ma che ci posso fare”.

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