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sabato 13 agosto 2011

HASTA LA CRISI SIEMPRE – di Eretico













Da Tora Bora:
"O n d C a l a b r a  spessatamenteeeeeeeeeeeee…

Giovedì seguendo l’udienza della commissione finanze della camera dei deputati non riuscivo a non canticchiare la colonna sonora di “Qualunquemente” il film che ha elevato al rango di modello politico Cetto La Qualunque.




Saluti dall’Afganistan 
      il segnale dall’Italia è quello che è (il satellite e la mia parabola di fortuna, pure), 
                      ma forse si vede la situazione italiana con più distacco e forse oggettività.

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina” sarà che si chiamano Giulio tutti e due,
                  Il Divo Andreotti ed il Superministro Tremonti,
                                       ma la massima di tanti anni fa è sempre attuale.

Giulio l’economista, ieri, sembrava più il personaggio con cui gli Sgommati l’hanno rappresentato, ossia il presentatore di un improbabile “Art Attack”, trasmissione Rai per ragazzi, rinominata  
"Tremont Attack".

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A Montecitorio ieri non c’èra solo un Tremonti sprezzante, palesemente più alla ricerca dello scontro (oltre quello palese con il Cav.....) che della coesione tra maggioranza ed opposizione vicino a lui, un Donato Bruno, funereo in volto, a sottolineare la gravità del momento, in platea un Adornato roso non dall’invidia, ma da un insolazione crassa a mare ed un Bersani tendente al Maurizio Ferrini -Signora Coriandoli degli spettacoli Rai degli anni novanta.

Infine un Antonio Di Pietro, simile al personaggio “gladiatorio” che sempre “Gli Sgommati” gli hanno mirabilmente cucito addosso, chiedeva le dimissioni di chiunque, senza dimenticare un Bocchino ben abbronzato, reduce probabilmente dal mare della costiera amalfitana o forse dalla calura del centro di Roma, in cui ti abbronzi meglio che a Porto Ottolu.

Insomma un clima da operetta, senza offesa per ministri e leader politici, perché sinceramente sentir Tremonti parlare come un Veltroni qualsiasi (Hasta l’Africa Siempre cit.) di benaltro, delude e preoccupa.

Un amico dei Castelli Romani parlava mesi fa, descrivendo altro, di "nulla foderato di niente", spiace essere caustici, ma a sapere che la convocazione “da ogni luogo e da ogni lago” in commissione Affari Costituzionali congiunta di Camera e Senato dei parlamentari per la crisi si sarebbe risolta in una relazione del Ministro dell’Economia senza costrutto o quasi, al di là di qualche dichiarazione-spot, sarebbe stato meglio stare tutti in vacanza o a casa, parlamentari, giornalisti ecc.

Una volta almeno c’erano i governi balneari, lo spettacolo era pietoso, ma almeno era quello un rito “irrinunciabile” a suo modo anche divertente per gli aficionados tra delegazioni variopinte al Quirinale ed appelli al bene comune.

Ora siamo alla Crisi Balneare,
solo che una volta ci si spirava a Franco Misasi, uomo politico a dir poco pittoresco, che blandiva le folle con la mitica invocazione: “sempre tesi al bene comune”,
ora in maniera involontaria 
                                ci si ispira a Cetto senza esserlo.

E’ il momento, forse l’ultimo per le riforme strutturali, i tagli verticali e le decisioni drastiche, ma lungimiranti, invece il Ministro dell’Economia degli Sgommati dice tutto, meno l'unica frase sensata, che farebbe meglio a fare a tutti gli italiani: “che faccio taglio ???”


P.S. Per la querela affido anch'io il mio destino alla commissione per le Autorizzazioni a procedere, tra Milanese, Lunardi ecc. ha talmente tanto arretrato che si rischia di andare alle calendAe greche...



1 commento:

  1. Riceviamo e pubblichiamo un nuovo scritto di Eretico, il nostro editorialista ci dà il suo solito punto di vista "estremo" sui fatti, in questo caso sulla Crisi Economica e l'intervento di Tremonti in commissione Affari Costituzionali.

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