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giovedì 1 dicembre 2011

SOCIETA' PARTECIPATIVA: CONTRO OGNI DIPENDENZA - di Francesca Petrassi

Iniziamo un viaggio nel complesso mondo delle dipendenze, partendo dalle droghe, per passare attraverso tutte quelle forme di dipendenza che oggi, la società dei consumi offre ad ogni individuo. Alcool, fumo, fino ad arrivare al sesso ed a internet. Per combattere ogni forma di dipendenza, che è sempre dannosa per la nostra salute, diamo voce ad esperti, operatori e cittadini, protagonisti, con le loro storie, di percorsi di recupero, esperienze professionali, consigli pratici, ed informazioni divulgative. Il tutto al fine di costruire un percorso partecipato e consapevole, per tutti i lettori e per chi vuole saperne di piu'. Meta si farà promotore di appuntamenti sul territorio ove si possano incontrare le persone per confrontarsi e dialogare su questo tema, insieme a quel vasto mondo associativo che ruota e agisce con merito e successo, nell'ambito della lotta alle dipendenze.
In questa prima puntata della nostra inchiesta ci avviciniamo alla legislazione in materia di droghe.

Un po’ di storia:

Nel 1993 un referendum popolare abroga la norma, ritenuta restrittiva ed inefficace, con il Dpr 171/1993 (Abrogazione parziale a seguito di referendum del testo unico delle leggi in materia di stupefacenti), vengono eliminati i limiti per i farmaci sostitutivi, il divieto di uso personale di sostanze in dose superiore a quella media giornaliera e la quantificazione quotidiana di esse. Il prefetto di allora inoltre, non ha l’obbligo di riferire alla procura della Repubblica o al tribunale minorile, se il soggetto non si presentava ai servizi. sparivano infine le norme che obbligavano i medici a inviare la scheda dei pazienti tossicodipendenti ai Sert.
Pur avendo sanato aspetti legislativi, rimangono lacune d’interesse alla problematica, creando cosi’ un “sommerso agghiacciante”. Nel 1994 si procede ancora con una organizzazione piuttosto buona, specie in Italia, per quanto riguarda le strutture, presenti nel territorio, tutte molto qualificate. Poi muta la società, e con essa il profilo dello spacciatore e del tossicodipendente. Si avvicina alla sostanza il ragazzo “normale”, che si fa’ solo nel fine-settimana, quindi binomio:tempo libero/sballo. 

C’è una percezione positiva legata al divertimento, è quasi tutto piu’ ammesso.

Nuove droghe sul mercato, sotto forma di pasticche, risultano piu’ pratiche e addirittura piu’ sicure.

Nel 2011: la normativa in vigore (Legge n.49 del 2006- conversione in legge, con modificazioni del decreto-legge 30 dicembre 2005, n.272, recante misure urgenti per garantire la sicurezza e i finanziamenti per le prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità dell’Amministrazione dell’interno - Disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi).

Insolito provvedimento per questa materia.

Si azzera la differenza di droghe leggere e pesanti.

Inoltre si discute di quantità.

Si colpisce lo spaccio e il consumo.

La sanzione scatta in base al principio attivo delle dosi, circa il 10% cannabis

45% cocaina 15% eroina.

Per i minori il prefetto, convoca i genitori e, dà loro notizie, circa anche, i Sert di competenza, per la cura del giovane.

In Italia c’è prevenzione, le Istituzioni, le Associazioni, si adoperano per promuovere una gestione territoriale della salute.

Solo con il coinvolgimento giovanile, si può uscire dal tunnel della droga, educando i giovani al rispetto di se stessi e del loro corpo, riflettendo sugli effetti collaterali che queste sostanze possono provocare, evitando di ipotecare il domani.

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