Si è concluso, con una cerimonia tenutasi ieri sera nella sala consiliare, il laboratorio di cinematografia avviato lo scorso anno dal Comune per i giovani del territorio. Presenti il Sindaco Mario Cacciotti, l’assessore alle Politiche giovanili Vincenzo Necci e il regista Marco Tiburtini, direttore del corso, i giovani convenuti hanno ricevuto gli attestati che testimoniano l’impegno da loro svolto durante gli ultimi otto mesi, tanto è durato il corso cui hanno partecipato.
“Mi congratulo con voi – ha detto il sindaco Mario Cacciotti – perché so che avete lavorato con molto coinvolgimento e partecipazione a questa iniziativa che trovo debba essere stata per voi davvero gratificante. Considerato quanto interesse ha suscitato questo corso mi impegno fin da ora a proseguirlo anche per il prossimo anno, magari anche cercando di fare qualcosa di più, provando a mettere a disposizione i mezzi tecnici che in questa prima parte non ci sono stati o prolungando il corso stesso”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Necci, che ha seguito da vicino l’iniziativa per tutto il periodo. “I giovani che vi hanno aderito – ha sottolineato – erano oltremodo motivati e hanno fatto di tutto per poter seguire le lezioni, nonostante altri impegni importanti come lo studio e il lavoro. Ringrazio il sindaco per avere appoggiato questo progetto, nel quale ho sempre creduto molto, Marco Tiburtini, per avere messo a disposizione la sua professionalità e la presidente del Centro anziani Grazia Lippi, per averci ospitato nella struttura”. Da parte sua il regista Tiburtini, ricordando un po’ come aveva preso le mosse il corso, ha spiegato perché aveva deciso di non produrre un corto, quale saggio finale, come avviene di solito in simili scuole, ma aveva invece dato agli studenti il compito di realizzare la sceneggiatura di un lungometraggio, un vero e proprio film. “Fare un corto – ha detto – in fondo è abbastanza facile, è un po’ alla portata di tutti. Il lavoro più complesso per chi fa questo mestiere è proprio realizzare un film che dura assai più a lungo. Gli allievi sono riusciti a mettere insieme il materiale per poter girare un film completo, costruendo un lavoro interessante. Si tratta della sceneggiatura di un soggetto noir, ambientato a Colleferro. Chissà che magari non si riesca un giorno a girarlo”.
“Mi congratulo con voi – ha detto il sindaco Mario Cacciotti – perché so che avete lavorato con molto coinvolgimento e partecipazione a questa iniziativa che trovo debba essere stata per voi davvero gratificante. Considerato quanto interesse ha suscitato questo corso mi impegno fin da ora a proseguirlo anche per il prossimo anno, magari anche cercando di fare qualcosa di più, provando a mettere a disposizione i mezzi tecnici che in questa prima parte non ci sono stati o prolungando il corso stesso”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Necci, che ha seguito da vicino l’iniziativa per tutto il periodo. “I giovani che vi hanno aderito – ha sottolineato – erano oltremodo motivati e hanno fatto di tutto per poter seguire le lezioni, nonostante altri impegni importanti come lo studio e il lavoro. Ringrazio il sindaco per avere appoggiato questo progetto, nel quale ho sempre creduto molto, Marco Tiburtini, per avere messo a disposizione la sua professionalità e la presidente del Centro anziani Grazia Lippi, per averci ospitato nella struttura”. Da parte sua il regista Tiburtini, ricordando un po’ come aveva preso le mosse il corso, ha spiegato perché aveva deciso di non produrre un corto, quale saggio finale, come avviene di solito in simili scuole, ma aveva invece dato agli studenti il compito di realizzare la sceneggiatura di un lungometraggio, un vero e proprio film. “Fare un corto – ha detto – in fondo è abbastanza facile, è un po’ alla portata di tutti. Il lavoro più complesso per chi fa questo mestiere è proprio realizzare un film che dura assai più a lungo. Gli allievi sono riusciti a mettere insieme il materiale per poter girare un film completo, costruendo un lavoro interessante. Si tratta della sceneggiatura di un soggetto noir, ambientato a Colleferro. Chissà che magari non si riesca un giorno a girarlo”.
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