E’ stata una chiamata al “113” intorno alle ore 5 del mattino a far scattare l’allarme. La segnalazione riguardava dei rumori sospetti provenienti dalle scale interne di un condominio di via delle Sogliole, a Fiumicino. La Volante del Commissariato di Fiumicino, inviata sul posto dalla Sala Operativa della Questura, è riuscita a bloccare il ladro. Appena arrivati, gli agenti hanno notato un uomo uscire dal portone del palazzo con un computer sotto il braccio.
Fermato, ha raccontato di essere uscito dall’appartamento della fidanzata con la quale aveva litigato; ma la storia non ha convinto i poliziotti che con immediate verifiche lo hanno “scoperto”. Controllando la palazzina, hanno trovato la porta d’ingresso di uno studio di commercialista al 1° piano aperta, e bloccata con una sedia; all’interno tutto l’ufficio era stato messo a soqquadro. A mancare da una delle scrivanie era anche un computer; proprio quello che aveva sotto braccio l’uomo appena fermato dagli agenti. La persona identificata per R.M., romano di 29 anni, è stata trovata in possesso anche di una busta con all’interno valori bollati per un valore complessivo di 2.114 euro. Appesa alla ringhiera di un balcone di pertinenza dell’ufficio, gli agenti hanno poi trovato una scala, oltre ad un cacciavite, probabilmente utilizzato per forzare la serratura della finestra. Dopo essere stato condotto negli uffici del Commissariato, l’uomo è stato arrestato per furto aggravato e per possesso di arnesi atti allo scasso, mentre la refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario.. E’ stata una chiamata al “113” intorno alle ore 5 del mattino a far scattare l’allarme. La segnalazione riguardava dei rumori sospetti provenienti dalle scale interne di un condominio di via delle Sogliole, a Fiumicino. La Volante del Commissariato di Fiumicino, inviata sul posto dalla Sala Operativa della Questura, è riuscita a bloccare il ladro. Appena arrivati, gli agenti hanno notato un uomo uscire dal portone del palazzo con un computer sotto il braccio. Fermato, ha raccontato di essere uscito dall’appartamento della fidanzata con la quale aveva litigato; ma la storia non ha convinto i poliziotti che con immediate verifiche lo hanno “scoperto”. Controllando la palazzina, hanno trovato la porta d’ingresso di uno studio di commercialista al 1° piano aperta, e bloccata con una sedia; all’interno tutto l’ufficio era stato messo a soqquadro. A mancare da una delle scrivanie era anche un computer; proprio quello che aveva sotto braccio l’uomo appena fermato dagli agenti. La persona identificata per R.M., romano di 29 anni, è stata trovata in possesso anche di una busta con all’interno valori bollati per un valore complessivo di 2.114 euro. Appesa alla ringhiera di un balcone di pertinenza dell’ufficio, gli agenti hanno poi trovato una scala, oltre ad un cacciavite, probabilmente utilizzato per forzare la serratura della finestra. Dopo essere stato condotto negli uffici del Commissariato, l’uomo è stato arrestato per furto aggravato e per possesso di arnesi atti allo scasso, mentre la refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario.
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