È stato approvato nella seduta di consiglio odierna il Bilancio di previsione per l’anno 2012, che ammonta a circa 24 milioni e 500 mila euro. Un traguardo importante per l’Amministrazione, che mantiene fede ai suoi impegni in un contesto nazionale ed internazionale molto difficile, tanto che lo Stato ha prorogato i termini per l’approvazione dei bilanci al 30 agosto. “Abbiamo lavorato nell’incertezza più totale – dichiara l’assessore al Bilancio Maurizio Querini – e abbiamo dovuto fare i conti con le nuove norme del federalismo fiscale, con l’applicazione dei provvedimenti approvati dal Governo Monti che hanno introdotto novità importanti, quali l’Imu e la Tares, che a partire dal 2013 sarà la nuova tassa sui rifiuti e i servizi indivisibili dei Comuni, dovendo al contempo arrivare al cosiddetto ‘pareggio di bilancio’ e con una sola certezza, cioè un taglio delle risorse del 29,5% sul Fondo di Equilibrio Nazionale, che per Rocca di Papa significa meno 640mila euro”.
Sul fronte delle entrate le scelte politiche hanno portato a non aumentare le aliquote sull’addizionale comunale Irpef, le tariffe sugli spazi pubblicitari, il canone per l’occupazione del suolo pubblico e l’imposta sulle affissioni. Per quanto riguarda l’Imu invece l’aliquota sulla prima casa è rimasta invariata allo 0,4%, mentre sugli altri fabbricati l’aliquota è di 0,93%, ad eccezione dei comodati d’uso gratuito ai figli che si assestano allo 0,8%. Altre entrate sono state previste dal recupero dell’evasione per un importo di 400mila euro, e dall’aumento del 20% sulla Tarsu, tale da poter garantire un adeguato finanziamento dei costi del servizio per l’anno in corso e il graduale raggiungimento della copertura piena dei costi così come previsto dalla nuova normativa. Parallelamente alla costruzione del bilancio il consiglio comunale ha anche approvato una delibera per la valorizzazione e alienazione dei beni non strumentali dell’Ente, al fine di abbattere il più possibile l’indebitamento verso la Cassa Depositi e Prestiti. Sul fronte delle uscite la prima operazione messa in campo è stata la ‘spending review’, ossia la rivisitazione capillare degli stanziamenti, riuscendo a ridurre le spese di 664mila euro. “Mi preme sottolineare che la scelta dell’aumento delle aliquote e tariffe – continua Querini – è stata inevitabile e successiva all’operazione capillare di spending review. Un’importante novità è stata quella di prevedere un nuovo capitolo di bilancio, denominato ‘Fondo di svalutazione crediti’ per un importo di 260mila euro, con l’intento di ridurre l’anticipazione di cassa e garantire più liquidità all’Ente”. “Abbiamo lavorato per raggiungere quella solidità economica che possa garantire ai cittadini la stessa attenzione e gli impegni assunti finora – ha sottolineato il sindaco Pasquale Boccia -, non rinunciando alla maggiore sensibilità verso i servizi sociali che sempre ha caratterizzato il nostro bilancio, ma anche all’ambiente e alla pubblica istruzione, alla cultura e al commercio”.
Sul fronte delle entrate le scelte politiche hanno portato a non aumentare le aliquote sull’addizionale comunale Irpef, le tariffe sugli spazi pubblicitari, il canone per l’occupazione del suolo pubblico e l’imposta sulle affissioni. Per quanto riguarda l’Imu invece l’aliquota sulla prima casa è rimasta invariata allo 0,4%, mentre sugli altri fabbricati l’aliquota è di 0,93%, ad eccezione dei comodati d’uso gratuito ai figli che si assestano allo 0,8%. Altre entrate sono state previste dal recupero dell’evasione per un importo di 400mila euro, e dall’aumento del 20% sulla Tarsu, tale da poter garantire un adeguato finanziamento dei costi del servizio per l’anno in corso e il graduale raggiungimento della copertura piena dei costi così come previsto dalla nuova normativa. Parallelamente alla costruzione del bilancio il consiglio comunale ha anche approvato una delibera per la valorizzazione e alienazione dei beni non strumentali dell’Ente, al fine di abbattere il più possibile l’indebitamento verso la Cassa Depositi e Prestiti. Sul fronte delle uscite la prima operazione messa in campo è stata la ‘spending review’, ossia la rivisitazione capillare degli stanziamenti, riuscendo a ridurre le spese di 664mila euro. “Mi preme sottolineare che la scelta dell’aumento delle aliquote e tariffe – continua Querini – è stata inevitabile e successiva all’operazione capillare di spending review. Un’importante novità è stata quella di prevedere un nuovo capitolo di bilancio, denominato ‘Fondo di svalutazione crediti’ per un importo di 260mila euro, con l’intento di ridurre l’anticipazione di cassa e garantire più liquidità all’Ente”. “Abbiamo lavorato per raggiungere quella solidità economica che possa garantire ai cittadini la stessa attenzione e gli impegni assunti finora – ha sottolineato il sindaco Pasquale Boccia -, non rinunciando alla maggiore sensibilità verso i servizi sociali che sempre ha caratterizzato il nostro bilancio, ma anche all’ambiente e alla pubblica istruzione, alla cultura e al commercio”.
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