12, 19 e 26 non sono numeri a lotto, ma tutti i martedì in cui rischia (il condizionale come non mai è d'obbligo) di trascinarsi il consiglio comunale di giugno a Frascati. Da aggiungere il 28, il giorno in cui dovrebbe discutersi il bilancio (con lo spettro del 30 giugno vicino). Se martedì scorso era stato Giancarlo Giombetti a far saltare il banco con il “gran rifiuto” del posto di Consigliere Comunale a surrogare lo scomparso Generoso Mancini, stavolta è stata la mancanza di numero legale, non garantito della maggioranza, a non permettere la “ricostituzione dell'assemblea”. Romualdo Paoletti si era appena dimesso da Assessore ai Lavori Pubblici, con lettera letta dal Presidente Ciuffa e la votazione era per ratificare tale surroga. Qui i conti della minoranza sono stati facili, sin dall'appello i consiglieri presenti erano quindici: 9 di maggioranza più 6 di opposizione (la consigliera Pacifici è rientrata in aula pochi minuti dopo l'appello, il consigliere Gori senza interrogazioni presentate sarebbe arrivato sotto Palazzo Marconi pochi minuti dopo i fatti) quindi niente numero legale garantito dal centrosinistra.
Risuonavano ancora in aula le parole del Consigliere Posa che aveva poco prima ricordato al Presidente del Consiglio Comunale che il Consigliere Filipponi sarebbe arrivato a minuti per motivi personale come il consigliere Caggiano per motivi professionali, quando la minoranza al momento dell'appello nominale dal Segretario Comunale Senzio Barone usciva dall'emiciclo, lasciando i “soli” nove membri della maggioranza ad approvare l'ingresso in Consiglio Comunale di Paoletti. Peccato, nulla di fatto, anche perché l'assemblea si preannunciava frizzante con la dichiarazione di Alessandro Adotti che preannunciava la sua assenza durante la mozione sui terreni di Tor Vergata, per l'essere stato in maggioranza al momento della loro vendita e la risposta di Sandro D'Orazio che non vedeva il motivo di tale uscita dall'aula. Il confronto continuava fino a pochi istanti prima dalla votazione sulla surroga, dopo volti scuri in volto in maggioranza e l'impegno da parte dell'opposizione di non garantire il numero legale sulla “querelle surroga”. Le emozioni continueranno a data da destinarsi (il 26 era la data sostitutiva di oggi 19 giugno, la conferenza dei capigruppo deciderà a breve se confermarla o trovarne un altra), noi vi informeremo sugli sviluppi.
Risuonavano ancora in aula le parole del Consigliere Posa che aveva poco prima ricordato al Presidente del Consiglio Comunale che il Consigliere Filipponi sarebbe arrivato a minuti per motivi personale come il consigliere Caggiano per motivi professionali, quando la minoranza al momento dell'appello nominale dal Segretario Comunale Senzio Barone usciva dall'emiciclo, lasciando i “soli” nove membri della maggioranza ad approvare l'ingresso in Consiglio Comunale di Paoletti. Peccato, nulla di fatto, anche perché l'assemblea si preannunciava frizzante con la dichiarazione di Alessandro Adotti che preannunciava la sua assenza durante la mozione sui terreni di Tor Vergata, per l'essere stato in maggioranza al momento della loro vendita e la risposta di Sandro D'Orazio che non vedeva il motivo di tale uscita dall'aula. Il confronto continuava fino a pochi istanti prima dalla votazione sulla surroga, dopo volti scuri in volto in maggioranza e l'impegno da parte dell'opposizione di non garantire il numero legale sulla “querelle surroga”. Le emozioni continueranno a data da destinarsi (il 26 era la data sostitutiva di oggi 19 giugno, la conferenza dei capigruppo deciderà a breve se confermarla o trovarne un altra), noi vi informeremo sugli sviluppi.
P.S. Sulle rive del fiume con una bella canna da pesca, stile Sampei, Barbara Vetturini, colei che non può diventare consigliere comunale, come da spifferi di via dell'Asilo. Avendo accettato Paoletti l'incarico difficile che torni in ballo, certo è probabile che per lei e per Danda Tavani (assessore con delega a Scuola e Cultura) la convocazione al consiglio comunale arrivi dalla Presidenza, non si sa mai...
Nessun commento:
Posta un commento