In una nota il capogruppo e coordinatore comunale del Popolo della Libertà Genzano Fabio Papalia ed il capogruppo della Lista Barbaliscia–Udc Arnaldo Melaranci: “Giovedì 14 a Genzano, in pieno stile da regime sovietico, il sindaco Flavio Gabbarini appena informato sul contenuto del manifesto del Popolo della Libertà di Genzano e della Lista Barbaliscia – Udc che comunicava ai cittadini una condanna da parte della corte dei conti a suo carico ha pensato bene di emettere un’
ordinanza palesemente anti-democratica per
vietare l’affissione del manifesto nel centro storico.
Decisione
sicuramente poco saggia e politicamente scorretta che ha comportato
cosi l’affissione del manifesto solamente nelle zone limitrofe e
periferiche. Cosa assai ambigua è il fatto che la prenotazione degli
spazi,da parte nostra, è avvenuta da diverse settimane e casualmente
il sindaco ha emesso l’ordinanza solo appena è venuto a conoscenza
dell’effettivo contenuto del manifesto. Quello
che fa riflettere è che l’ordinanza non è valsa per tutti poiché
i manifesti di un altro movimento politico sono stati affissi senza
problemi. Ovviamente il tutto è stato appositamente fatto, dal
sindaco Gabbarini, per non rovinare la propria immagine del “nuovo
che avanza” e del tanto decantato “ricambio generazionale e
culturale” nei tre giorni dell’Infiorata. Sappiamo bene che il
sindaco e la sua giunta tengono molto alle feste ma riteniamo
opportuno precisare che Gabbarini deve comportarsi come Sindaco di
una città non come Presidente della proloco. I problemi di
Genzano sono ben altri e non la riuscita di manifestazioni festose. E’, quindi, giusto e doveroso che i cittadini di Genzano
leggano e sappiano come i loro amministratori spendono i soldi
pubblici, con consulenze onerose pagate inutilmente e ripetutamente.
Il tutto con il contributo del segretario comunale di allora, la
dott.sa Geltrude Monti. Fa ovviamente riflettere che poi in consiglio
comunale rispondono alle nostre interrogazioni dichiarando che non ci
sono i soldi neanche per rifare le strade che giorno dopo giorno
versano in condizioni sempre più drammatiche!! La corte dei
conti vi ha condannato per DANNO ERARIALE,
l’informazione non può e non deve essere oscurata dall’Infiorata
ne tanto meno da una squallida e scorretta ordinanza sindacale da
stile sovietico. Le sentenze sono la n.1604 del 2010 e la 246 del
2012 e risultano condannati: Flavio Gabbarini, Giorgio Ercolano
Ercolani, Virgilio Seu, Geltrude Monti, Giancarlo Pesoli, Roberta
Biaggi, Carlo Valle, Angelo Tria e Saverio Di Serio. Condanna per
danno erariale con comportamento gravemente colposo in merito alla
gestione delle consulenze legali.
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