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sabato 16 giugno 2012

GENZANO: PAPALIA E MELARANCI SUL CASO AFFISSIONI - La Redazione


In una nota il capogruppo e coordinatore comunale del Popolo della Libertà Genzano Fabio Papalia ed il capogruppo della Lista Barbaliscia–Udc Arnaldo Melaranci: “Giovedì 14 a Genzano, in pieno stile da regime sovietico, il sindaco Flavio Gabbarini appena informato sul contenuto del manifesto del Popolo della Libertà di Genzano e della Lista Barbaliscia – Udc che comunicava ai cittadini una condanna da parte della corte dei conti a suo carico ha pensato bene di emettere un’ ordinanza palesemente anti-democratica per vietare l’affissione del manifesto nel centro storico.

Decisione sicuramente poco saggia e politicamente scorretta che ha comportato cosi l’affissione del manifesto solamente nelle zone limitrofe e periferiche. Cosa assai ambigua è il fatto che la prenotazione degli spazi,da parte nostra, è avvenuta da diverse settimane e casualmente il sindaco ha emesso l’ordinanza solo appena è venuto a conoscenza dell’effettivo contenuto del manifesto. Quello che fa riflettere è che l’ordinanza non è valsa per tutti poiché i manifesti di un altro movimento politico sono stati affissi senza problemi. Ovviamente il tutto è stato appositamente fatto, dal sindaco Gabbarini, per non rovinare la propria immagine del “nuovo che avanza” e del tanto decantato “ricambio generazionale e culturale” nei tre giorni dell’Infiorata. Sappiamo bene che il sindaco e la sua giunta tengono molto alle feste ma riteniamo opportuno precisare che Gabbarini deve comportarsi come Sindaco di una città non come Presidente della proloco. I problemi di Genzano sono ben altri e non la riuscita di manifestazioni festose.  E’, quindi, giusto e doveroso che i cittadini di Genzano leggano e sappiano come i loro amministratori spendono i soldi pubblici, con consulenze onerose pagate inutilmente e ripetutamente. Il tutto con il contributo del segretario comunale di allora, la dott.sa Geltrude Monti. Fa ovviamente riflettere che poi in consiglio comunale rispondono alle nostre interrogazioni dichiarando che non ci sono i soldi neanche per rifare le strade che giorno dopo giorno versano in condizioni sempre più drammatiche!!  La corte dei conti vi ha condannato per DANNO ERARIALE, l’informazione non può e non deve essere oscurata dall’Infiorata ne tanto meno da una squallida e scorretta ordinanza sindacale da stile sovietico. Le sentenze sono la n.1604 del 2010 e la 246 del 2012 e risultano condannati: Flavio Gabbarini, Giorgio Ercolano Ercolani, Virgilio Seu, Geltrude Monti, Giancarlo Pesoli, Roberta Biaggi, Carlo Valle, Angelo Tria e Saverio Di Serio. Condanna per danno erariale con comportamento gravemente colposo in merito alla gestione delle consulenze legali.


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