Sarà il coro internazionale «Castelli Singers» il protagonista della «Serata Europea» in programma venerdì 22 giugno (ore 20) presso il «Chiostro»di piazza Garibaldi 16 a Marino con ingresso libero. Promossa dall’associazione culturale «Per l’Europa dei Comuni» la manifestazione, giunta alla sesta edizione, è patrocinata dal Comune di Marino, assessorato alla Cultura. «E’ un’iniziativa dedicata ai valori della Comunità Europea - spiega il presidente dell’associazione Massimo Marini – mettendo in primo piano i temi della solidarietà dei popoli europei». Castelli Singers è una realtà artistica in crescita nel panorama territoriale tuscolano. Con sede in Grottaferrata, è stata fondata nel 2007 da Diana Fehr. Annovera trentacinque membri provenienti da undici Paesi diversi.
Nel loro repertorio musiche moderne provenienti dalle colonne sonore dei film più famosi. La direzione artistica è curata dal M° Fabrizio Adriano Neri, cantante lirico e direttore d’orchestra. «Siamo felici di presentarci finalmente anche alla città di Marino in una serata particolare nella quale viene celebrato il valore dell’accoglienza e dell’amicizia» afferma il vice presidente del coro Luciano Bellasi. L’evento, coordinato dalla giornalista Eliana Rossi, terminerà con una degustazione enogastronomica. «Accogliamo con gioia l’iniziativa celebrativa dello spirito europeo che l’associazione Per l’Europa dei Comuni ha organizzato a Marino – affermano il sindaco Adriano Palozzi con l’assessore alla Cultura Otello Bocci – E’ un’occasione in più per testimoniare il senso di apertura e internazionalità del territorio dei Castelli Romani, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua storia, la ricchezza artistica, architettonica, archeologica e culturale oltre che per il suo patrimonio enogastronomico. Sede di importanti centri di ricerca che annoverano scienziati in rappresentanza di tante Nazioni, i Castelli hanno ispirato il pensiero creativo di grandi scrittori i cui testi, ancora oggi, ne testimoniano la grandezza. Così come hanno fatto i tanti artisti e i pittori viaggiatori del Grand Tour già nel XVII secolo quando, tramite le loro opere, hanno raccontato e trasferito in eredità al futuro la magnifica arte e la cultura delle terre giardino di Roma».
Nessun commento:
Posta un commento