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mercoledì 20 giugno 2012

MARINO: COMPLETATO L'ALLACCIO IDRICO A MOLA CAVONA - La Redazione

È attivo da ieri il nuovo allaccio idrico denominato della Mola Cavona a Santa Maria delle Mole. L’opera è stata realizzata da Acea Ato 2 che gestisce il servizio idrico-integrato del Comune di Marino grazie anche alla collaborazione dell’ufficio tecnico comunale. Attraverso il completamento dei lavori, una porzione importante del territorio comunale potrà così attingere a una nuova fonte di approvvigionamento, necessaria soprattutto per risolvere eventuali situazioni di disagio in caso di guasti alla rete idrica e senza il bisogno di dover ricorrere al prelievo di acqua nella parte alta di Marino.
Notevole soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio comunale Stefano Cecchi: “Finalmente vede luce un’opera che era stata progettata tre anni fa e questo soprattutto per l’impegno di Acea e dei tecnici comunali. Grazie al gestore e alla serietà dei suoi dirigenti, il commissario straordinario Massimo Sessa e al presidente di Acea Ato 2 Sandro Cecili, Marino può contare su alcuni servizi di assoluta priorità, non solo per l’idrico, ma anche per quanto riguarda il sistema di depurazione con i lavori sui tre depuratori che tra pochi mesi verranno anch’essi ultimati. Il completamento dei lavori per l’allaccio della Mola Cavona ci ha consentito di risolvere la situazione di disagio venutasi a creare nelle giornate tra sabato e lunedì in alcune zone del territorio per la mancanza di acqua: fortunatamente da ieri tutto è tornato alla normalità e i cittadini possono restare tranquilli”. Anche il sindaco di Marino Adriano Palozzi dice la sua: “Abbiamo mantenuto l’impegno preso tre anni fa in un convegno a Santa Maria delle Mole insieme ai vertici di Acea Ato 2. Questo testimonia l’importanza di avere un gestore del servizio idrico-integrato come Acea che ci permette di portare a termine opere necessarie da anni su Marino che diversamente non avremmo potuto realizzare. Rivolgo un appello a tutti i cittadini affinché in queste giornate calde assumano comportamenti più rispettosi nell’utilizzo dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto in modo che tutti possano averne a sufficienza per soddisfare i propri bisogni primari ed evitare un utilizzo diverso da quello alimentare”.

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