Il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto applicare la misura temporanea della sospensione al Direttore Generale. Appare sorprendente che lo stesso Gip la volta scorsa abbia disposto di non applicare e ad oggi, sulla base di elementi - che appaiono gli stessi - e che erano noti al Giudice fin dall’inizio della vicenda, tali elementi siano stati dal medesimo Gip ritenuti nuovi e idonei a sostenere le ragioni di una cautela avanzata dall’accusa.
Del resto lo stesso Gip applica questa cautela sulla base del solo fatto che il Direttore Generale percepisce lo stipendio per tale ruolo, fatto, che già esisteva al momento del rigetto. Tuttavia sul punto tengo a precisare che il mio ruolo in questa vicenda risale al decreto di nomina del Direttore Generale, avvenuto il 29.12.2009, secondo l’allora vigente legge e secondo il quale decreto si conferiva l’incarico che il Direttore accettava nel medesimo giorno e in tale decreto è anche stabilito il trattamento economico. Tale interpretazione è suffragata da un parere legale che questa Amministrazione si è premurata di richiedere ad un docente ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università di Roma “La Sapienza”, prima di adottare gli eventuali provvedimenti del caso. E’ giusto però in questa fase rispettare l’interpretazione del Giudice, eseguendo la misura, anche se il Direttore Generale ha già comunicato ai preposti uffici l’intenzione di ricorrere al Tribunale del Riesame di Roma. Ci tengo a precisare, ancora, che in tutta questa vicenda e nei passaggi della stessa è emerso il trasparente comportamento della nostra Amministrazione e al contempo rivolgo ogni censura a chi ha gradito invece strumentalizzare politicamente queste serie vicende, che riguardano le persone impegnate nell’amministrazione del paese. Resto fiducioso verso l’Autorità Giudiziaria per il prosieguo della vicenda e chiedo ai cittadini piena fiducia nel nostro operato, nella convinzione di non aver compiuto nessun tipo di irregolarità e di aver tenuto un contegno ispirato sempre alla buona fede e al buon andamento della cosa pubblica.
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