«Restiamo sbalorditi – afferma il sindaco Nicola Marini – della ricostruzione assai fantasiosa e forzata, oltre che assolutamente falsa, fatta dal corrispondente del “Messaggero” Enrico Valentini rispetto all’incontro di ieri con i Comitati. Il giornalista non era presente. Evidentemente ha affidato la sua ricostruzione solo alla versione data da fonti non verificate, come invece imporrebbe la deontologia professionale. Lo stesso virgolettato dell’amministrazione citato nell’articolo non è stato mai rilasciato da chi ha la competenza in materia. In più, l’ipotesi che il mancato ricorso alla Corte di Giustizia Europea sia in relazione ad una vecchia sentenza con Pontina Ambiente (il cui iter risale al 1998) è del tutto infondata. È chiaro, dal quadro che ne viene fuori, l’intento di mettere in cattiva luce il Comune e quindi valuteremo insieme ai nostri legali l’eventualità di una querela, visto che non si tratta del primo errore che viene compiuto dallo stesso giornalista nei confronti di questa amministrazione.
Su un tema così delicato non permettiamo che si possa fare dietrologia e demagogia».
Su un tema così delicato non permettiamo che si possa fare dietrologia e demagogia».
«La riunione ha avuto toni ovviamente serrati ma costruttivi. Abbiamo spiegato i fondamenti giuridici forniti dai nostri legali per i quali non ricorreremo alla Corte Europea. La motivazione principale sarebbe quella di esperire un’azione diretta a far valere la responsabilità dello Stato per violazione delle norme di diritto comunitario da parte dei propri organi giurisdizionali. Tale comportamento, cita la norma, dovrebbe dimostrarsi “grave e manifesto” della violazione, mentre nella fattispecie si dibatte principalmente sull’opportunità di scelte discrezionali dell’amministrazione regionale. Oltretutto, la Corte di Giustizia si pronuncia solo su istanze che, pur presenti nel ricorso, non sono state prese in esame dalla giustizia nazionale, come invece avvenuto per la causa sull’inceneritore. Inoltre, non possono essere presentati nuovi argomenti rispetto a quelli già presentati nei gradi di giudizio nazionale (vedi ad esempio la mancanza della procedura della Valutazione Ambientale Strategica). Abbiamo anche spiegato quali saranno le nostre prossime azioni, come la riunione con i dieci sindaci di bacino al fine di stabilire una linea comune relativamente alla definizione della procedura di bonifica e caratterizzazione idrogeologica del sito, riunione in cui proporremo anche la richiesta di analisi e caratterizzazione epidemiologica dell’area circostante la discarica da inoltrare all’ASL RM H. Tale documentazione metterebbe in evidenza inequivocabilmente lo stato del sito e costituirebbe il fondamento scientifico per il ricorso al giudice nazionale su cui il Comune sta lavorando come possibilità offerta dai propri legali. Strano che di tutto questo sul giornale non vi sia alcuna traccia».
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