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sabato 3 settembre 2011

DIECI ANNI DI EURO - di Enrico Lastrico

Il primo gennaio 2012, tra pochi mesi, saranno passati 10 anni dall’entrata in circolazione dell’euro. Dodici Stati dell’Unione Europea adottarono infatti, il primo gennaio 2002, la moneta unica europea come moneta ufficiale di Stato. L’entrata in vigore dell’Euro fu un evento straordinario, paesi che fino a una cinquantina di anni prima si combattevano tra loro decisero di adottare una moneta comune rinunciando così alle proprie valute nazionali. Si voleva, con la moneta unica, compiere un’ulteriore passo verso l’integrazione europea. L’Euro invece, in questi anni, a causa di gravi colpe dell’autorità statale, è stato malvisto da molti italiani che, in base ad analisi superficiali, gli hanno attribuito colpe non sue.
I prezzi, al momento dell’entrata in vigore della moneta unica, sono aumentati a causa della mancanza di controlli da parte dello Stato, non certo per colpa dell’euro. La moneta unica è stata un importante elemento di stabilità in occasione della grave situazione internazionale venutasi a creare dopo i tragici fatti dell'11 settembre 2001, in occasione del fallimento di due importanti industrie italiane, la Parmalat e la Cirio, ed infine in questa grave crisi che è partita dagli Stati Uniti e che sta coinvolgendo tutta l’Europa. L’aumento dei prezzi è avvenuto anche in altri paesi dell’Eurozona ma in maniera molto minore e negli altri paesi vi è stato anche un adeguamento degli stipendi.

Lo stipendio normale in Francia, ad esempio, è di circa di 2000 Euro mentre in Italia si può già essere contenti se si riceve una busta paga di 1000 euro. La bontà della moneta unica è inoltre dimostrata dal fatto che dopo la sua entrata in vigore tutte le potenze mondiali hanno convertito metà delle proprie riserve finanziarie in euro e sempre più stati stanno adottando la moneta unica europea come valuta nazionale. 

La moneta unica, infine, ha rischiato di fallire non per colpe sue ma a causa dell’enorme debito pubblico di alcuni paesi che hanno adottato l’Euro. Vi è, tra questi paesi, l’Italia e la ricetta che il nostro paese deve adottare per uscire da questa crisi è molto semplice: bisogna abbandonare gli interessi personali e lavorare insieme per individuare tutti quei settori nei quali è possibile tagliare la spesa pubblica.

2 commenti:

  1. Torna a scrivere per Meta Magazine On Line, Enrico Lastrico per celebrare in anticipo di qualche mese il decennale dall'introduzione dell'Euro.

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  2. Si stava meglio quando si stava peggio . Negli anni 80 niente immigrati , lavoro per tutti e ben retribuito , sicurezza della pensione ( Cosi' dicevano ) , serenita' che portava a spendere e a far girare l'economia . E oggi ? ? Tutto incerto . Non sai se a Gennaio hai ancora il lavoro . non sai se e quando avrai la pensione , le tasse salgono , e i pochi soldi che ci rimangono ce li teniamo sotto al mattone e l'economia rimane ferma . La vacanza ? ? Rimandiamola ! ! La macchina ? ? Finche' va , lasciala andare ! ! La casa con la camera per i bambini ? ? Teniamoci il nostro bilocale ! ! E la tv nuova ? ? Per vedere il tg che ti propina nuove tasse ? ? Teniamoci il tubo catodico e compriamo un decoder da 20 Euro....VIVA L'ITALIA ! ! !

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