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giovedì 15 settembre 2011

GASP! di Doyle

Il campionato comincia con un amarcord per i nerassurdi milanesi: commoventi le sceneggiate anni '90 viste alla "Favorita", con Mario Merola Milito che, lacrima facile e mani nei capelli, corre forsennatamente verso l'arbitro, Cambiasso che lo guarda perplesso, non potendo fare altrettanto, e tutti a chiedere un calcio di rigore, come ai vecchi tempi in cui comandava Moggi e anche le rimesse laterali erano taroccate.
Nel frattempo, l'Inter ne busca quattro dal Palermo e già la posizione di Gasperini diventa scomoda, e sotto accusa è principalmente il suo modulo preferito, il 3-4-3.

Ma chi lo ha scelto doveva tenere a mente che Gasp è un altro Delneri in quanto a integralismo tattico, dunque ci vorrà del tempo perchè riesca a imporsi, e non è nemmeno detto che ci riesca, dato che i vecchi draghi sono tutti a fine corsa, fatta eccezione ovviamente per Zanetti, che di corsa ne ha ancora da vendere, e gioca, con grande lucidità, in un ruolo dispendiosissimo, tra difesa e centrocampo, senza perdere un singolo uno-contro-uno.

Davvero encomiabile, anzi, fenomenale.

La Juve invece fa il botto, all'esordio nel nuovo impianto, contro un Parma versione scendiletto. Bei gol, spalti stracolmi, Pirlo in grande spolvero, e Conte già incazzatello, soprattutto con l'arbitro, che in effetti si fuma un rigore e un gol regolarissimo, e con De Ceglie, il quale è sicuramente un bravo guaglione ma altrettanto sicuramente appare del tutto inadeguato a questa squadra. Squadra che in fin dei conti non sembra male, ma, sbolognato Ziegler, a tuttoggi deficita di un terzino sinistro decente, e perciò già domenica col Siena bisognerà inventarsi qualcosa di alternativo, o frugare nella cella freezer e scongelare Grosso, sperando che non abbia superato la data di scadenza.

Iniziare con gol e vittoria fa piacere ma aspettiamo scontri più probanti, e bene fa Del Piero a gettare acqua sul fuoco, anche perchè ci siamo scottati abbastanza, e conosciamo molto bene le illusioni di fine estate.

Quantomeno, i quattro palloni presi dall'Inter saranno un segnale utile ad aggiustare subito il tiro, mentre si cullerà ancora un po' in certe fantasie il Milan, che dopo il 2-2 casalingo con la Lazio impatta fortunosamente con lo stesso punteggio al Camp Nou, quasi senza mai attaccare e subendo un incredibile 80-20 nel possesso palla. Con un centrocampo geriatrico e le bizze di Cassano e Ibrahimovic in attacco non si va lontano. Se poi anche Nesta scricchiola son davvero dolori.

1 commento:

  1. Riceviamo e pubblichiamo la sagace analisi della prima giornata di campionato e non solo di Doyle, spazio per tutti i tipi di repliche su Meta.

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