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giovedì 8 settembre 2011

CASTEL GANDOLFO: DALESSANDRO DIFFIDA IL COMUNE E CHIEDE UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLE ALIENAZIONI - di Andrea Titti

Il Consigliere Comunale del Pdl DAlessandro, interroga il Sindaco e per conoscenza la Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti e la Procura della Repubblica di Velletri, in merito alla vendita da parte del Comune lacustre di alcune parti di patrimonio immobiliare pubblico.

Secondo DAlessandro, il Comune si appresterebbe a vendere a privati beni di interesse storico e culturale tutelati e protetti dalla Legge, oltrettutto ad un prezzo ritenuto non congruo e non conveniente per il territorio.


Da tempo il consigliere d'opposizione denuncia, in solitaria, la malagestione e la svendita del patrimonio di Castel Gandolfo, da parte delle amministrazioni di centrosinistra.

Consigliere DAlessandro, di che cosa stiamo parlando ?

"L'amministrazione Comunale di Castel Gandolfo, attraverso il piano di alienazioni dei beni immobili comunali sta, a mio avviso, violando i principi di trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione".

Può essere più preciso ?

"Il terreno sito in Via dei Pescatori n.21 di dimensione pari a mq. 590, acquisito dal Comune nel 1962, concesso fino ad ora in uso ad un privato, senza che nessun dirigente o pubblico amministratore sia mai intervenuto alla regolarizzazione delle posizioni, e senza mai verificare la presenza di beni di elevato interesse storico, oggi, lo si vuole addirittura vendere ad privato cittadino".
Quindi ?

"La vicenda è giunta in Consiglio Comunale per l'adozione dell'atto deliberativo inerente la cessione del bene in favore del Sig. Carducci Daniele, mediante una serie di pareri tecnici e relazioni illustrative perorate anche dagli Assessori competenti, mediante le quali più volte su rimarcava l'assenza di beni di interesse storico culturale ricadenti sull'area.

Invece, attraverso un mio formale accesso agli atti, solo successivamente alla delibera del Consiglio Comunale, scoprivo che di contro l'Amministrazione Comunale era già a conoscenza della presenza di reperti storici inerenti il cosiddetto Faro di epoca Domiziana.

Insomma ho appurato che sul bene di proprietà comunale ricade un sito di elevato interesse storico culturale, stante la sua allocazione nelle immediate vicinanze dalle rive del lago, come attestano numerose relazioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Pertanto questa vendita, al prezzo di 136 mila Euro, così come deliberato dall'amministrazione del Comune di Castel Gandolfo e dalla maggioranza che la sostiene, viola, a mio parere, una serie di norme, e per di più impoverisce il patrimonio immobiliare della collettività a vantaggio di un singolo."

Nello specifico cosa imputa e Sindaco e maggioranza ?
"L'amministrazione Comunale, ha reiteratamente violato il principio normativo sopra enunciato, attraverso più azioni mirate a svilire il patrimonio immobiliare del Comune e acconsentendo allo sviamento della preservazione degli interessi pubblici dei cittadini di Castel Gandolfo in favore di un privato cittadino."

Cosa chiede pertanto ?
"Ritengo che l'amministrazione Comunale debba prendere in esame l'immediata sospensione della procedura di vendita dell'area di via dei Pescatori n.21, vista la presenza di beni di elevato interesse storico culturale per la cittadinanza, indi l'adozione di un atto deliberativo teso a cessare ogni azione intrapresa per la cessione del predetto bene."

Concludendo ?
"Invito il Sindaco Colacchi ed il Presidente del Consiglio Comunale a convocare l'assemblea consiliare per informare il consesso cittadino della presenza dei beni ad elevato interesse storico culturale presente in Via dei Pescatori n.21, stante le fallaci affermazioni fatte anche dagli Assessori competenti per poi successivamente approvare un piano delle alienazioni che ricomprendesse anche la predetta area, alla luce della nuova "scoperta" del cosiddetto Faro di epoca Domiziana".

1 commento:

  1. Il nostro Direttore Andrea Titti intervista il consigliere d'opposizione di Castel Gandolfo Raffaele DAlessandro (Pdl) sul caso alienazioni. Meta è pronta ad ospitare repliche dell'Amministrazione e dello stesso sindaco Colacchi.

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