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martedì 14 giugno 2011

LO SPORT CHE UNISCE LE DIVERSITA' - di Michela Antonioni



In Italia in questo momento ci sono decine di culture che convivono e come già anticipato, per evitare atti di razzismo e non rispetto delle diversità, bisogna conoscerle più approfonditamente; anche perché in questo modo si noterebbero molte  s i m i l i t u d i n i  sia religiose che culturali e sociali.
Nel nostro paese il  Calcio va molto di moda e ci sono associazioni, federazioni, giocatori e milioni di tifosi che lo seguono, ma gli altri paesi che sport praticano e “adorano”?
Oggi siamo andati ad analizzare uno sport che è nato in Inghilterra ed è popolare principalmente nei paesi del Commonwealth e in alcuni paesi asiatici come India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka.

« Il cricket è un gioco che deve molto della sua unicità al fatto che dovrebbe essere giocato non soltanto secondo le relative leggi ma anche secondo lo Spirito del Gioco. Qualsiasi azione che è vista come contraria a questo Spirito causa un danno al gioco stesso. La responsabilità principale di assicurarsi che il gioco sia condotto secondo lo spirito del fair play è dei capitani».


L'organo internazionale che governa il cricket è l'International Cricket Council (ICC), fondato il 15 giugno del 1909 da Inghilterra, Australia e Sud Africa, dalla nascita situato a Londra ma che si è trasferito ad agosto 2005 negli Emirati Arabi Uniti a Dubai.
Col tempo a questi tre fondatori si sono unite altre sette nazioni per un totale di dieci "Full Members". Le squadre nazionali di questi paesi, dove si gioca il Test, sono automaticamente qualificate alla World Cup che si disputa ogni quattro anni. Attualmente poi ci sono anche trentaquattro nazioni "Associate Members", tra cui l'Italia, e sessanta nazioni "Affiliate Members", per un totale di centoquattro paesi dove questo sport viene praticato.
La lunghezza delle partite che può variare dalle sei ore a giorni interi, occasionalmente settimane, i numerosi intervalli per il pranzo e il e la terminologia complicata rendono difficilmente comprensibile questo sport agli spettatori poco esperti.
La partita viene disputata tra due squadre composte da undici elementi ciascuna. Si gioca in un campo in erba dalla forma ovale o rettangolare e dalle dimensioni non precisate. Al centro del prato è collocata una corsia, dove l'erba è rasata molto corta, lunga venti metri e larga tre, chiamata pitch che rappresenta l'area di lancio, ai cui due estremi sono posti tre paletti che formano il wickets. Le due squadre non schierano entrambe tutti e undici i giocatori; ogni frazione di gioco, infatti, vede impegnati gli undici di una squadra nel lanciare la palla e difendere il campo e un singolo avversario alla battuta dove, una volta eliminato, viene sostituito da un compagno di squadra fino all'eliminazione del decimo battitore. Tra un innings e l'altro, le squadre invertono i propri ruoli.
Scopo del gioco è quello di mettere a segno più punti possibile e di non farsi eliminare quando si è in battuta; e viceversa di non far segnare punti e di eliminare i battitori avversari quando questi sono al lancio. Vince chi realizza più punti.
I punti si fanno correndo tra le due basi wickets. Per segnare una corsa il battitore deve, dopo aver colpito la palla, correre al lato opposto dell'area di lancio pitch, mentre contemporaneamente il suo compagno che non ha eseguito la battuta e si trova al lato opposto del pitch correrà verso  la linea di battuta batting crease. Entrambi i corridori runners (il nome che assume il battitore mentre esegue la corsa) devono toccare il terreno oltre la popping crease con la mazza. Ogni volta che i battitori si scambiano di base viene assegnato un punto chiamato anche corsa. Se la palla varca il boundary (bordo campo) senza toccare terra vengono dati 6 punti, mentre se tocca terra ne vengono dati 4. Se il colpo è stato particolarmente forte o difficile da recuperare per la squadra avversaria, i due corridori possono provare anche a scambiarsi nuovamente, mettendo a segno tante corse per quante volte riescono a scambiarsi di posto. Non c'è un numero massimo di corse effettuabili in una singola battuta. Ogni corsa messa a segno da un battitore contribuisce al punteggio finale della squadra. Questo punteggio include, inoltre, un certo numero di punti aggiuntivi extra-runs che vengono accreditate senza che ci siano battute in caso di penalità o situazioni particolari di gioco.
Passiamo adesso ad analizzare i ruoli dei giocatori:
Il lanciatore è colui che lancia la palla ai battitori, usando quella che è conosciuta come "azione di bowling": il braccio non deve mai piegarsi ma rimanere teso per tutto il lancio.
Il battitore è posizionato sulla linea di battuta (in inglesebatting crease) in attesa del lancio della palla. Ci sono diverse tecniche per colpire la palla, le più comuni sono due: la shot o stroke, che consiste nel colpire la palla in pieno con la mazza; e la edge o snick, andando a respingere la palla con il bordo della mazza.
Il compito principale dei fielder è quello di recuperare le palle battute e limitare così il più possibile il numero di runs subite.
Il wicket-keeper è un fielder specializzato nello stare dietro il wicket del battitore durante il gioco. Il suo lavoro primario è quello di prendere le palle che il battitore non riesce a colpire, ed evitare che queste finiscano nell'outfield, qualora questo succeda viene segnata una run per byes.
L'abilità del capitano nel decidere la strategia è cruciale per il successo della squadra.
Nel caso un battitore, ancora in grado di battere, sia però infortunato e quindi impossibilitato ad effettuare l'eventuale run, può chiedere di essere sostituito nella corsa da un runner.
In tutte le forme di cricket, se un giocatore rimane infortunato o diventa indisponibile durante il match, è possibile far giocare un sostituto al suo posto; benché questo non possa lanciare, battere, o fungere da capitano o wicket-keeper. In questo caso il sostituto è un ruolo provvisorio e lascia il campo una volta che il giocatore, prima indisponibile, è pronto per ritornare in campo.
Sicuramente per noi è uno sport estremamente difficoltoso da seguire, considerata la durata delle partite, ma osservare lo spirito di amicizia, le risate, l’energia generata da questi giocatori e da chi li osserva, lo rende davvero unico nel suo genere.

1 commento:

  1. Michela Antonioni ci dimostra come attraverso lo sport si possano creare le condizioni tra culture e tradizioni diverse, il tutto sotto all'insegna del tricolore

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