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lunedì 20 giugno 2011

PRECARI DELLA SCUOLA: UN MONDO DA CONOSCERE. PAROLA A PATRIZIA CAIRA


E’ sempre più dura l'esistenza dei docenti precari. Ne sanno qualcosa quelli che ormai, da anni,  sono presenti nelle graduatorie di terza fascia d'Istituto, quelli che oggi si sentono talmente tagliati fuori dalla scuola, che hanno dato vita ad un'associazione di categoria. La sigla è ADIDA, Associazione Docenti Invisibili da Abilitare, nata nel 2009, con lo scopo di tutelare i docenti precari non abilitati che per anni hanno prestato servizio nelle scuole italiane. L’associazione, al momento, conta su migliaia di iscritti, su tutto il territorio nazionale. Tra i suoi fondatori e dirigenti, c’è Patrizia Caira, docente nella scuola pubblica da circa 10 anni.



L'ADIDA intende dare visibilità a tutti quei docenti che da anni prestano servizio nella scuola  italiana, condividendo le medesime responsabilità dei loro colleghi abilitati e di ruolo, che sono in possesso dei titoli necessari per insegnare, ma privi di abilitazione. Dopo gli ultimi provvedimenti volti alla razionalizzazione del personale impiegato nelle scuole, tutti questi docenti si trovano in grande difficoltà e rischiano di venire, dopo anni di servizio, definitivamente licenziati, andando così a disperdere una preziosa esperienza acquisita sul campo. Per non parlare dell'imbarazzante situazione pratico-economica nella quale ora si ritrovano.

«Noi siamo messi peggio degli altri», sottolinea Caira, «perché di noi nessuno parla e nessuno conosce il nostro status. E' importante che, sui territori,  si conosca la nostra realtà e la  situazione disperata che stiamo vivendo».

Patrizia Caira, da circa un anno, sta cercando di ottenere consensi presso il MIUR, la Camera dei Deputati ed il Senato, incontrando i Parlamentari della 7^ commissione cultura, partecipando in prima persona alle audizioni presso la Camera dei Deputati. “Chiediamo - incalza Caira - di provvedere nei riguardi di questa categoria di precari attraverso corsi abilitanti all'insegnamento, riservato al personale docente con un servizio prestato di almeno 360 giorni, così come è avvenuto più volte in passato in casi analoghi, secondo una prassi legislativa ormai consolidata. La richiesta dell' Adida si unisce a quella della Cisl scuola, dove Patrizia Caira, partecipa all'interno del sindacato e coordina le iniziative relative alle problematiche dei precari. Anche il CNPI (Consiglio Nazionale di Pubblica Istruzione) ha rilevato una disparità di trattamento ai danni dei docenti non abilitati con servizio pluriennale, ritenendo opportuno prevedere strumenti di valorizzazione  dell'esperienza maturata, ai fini dell'acquisizione dell'abilitazione.

Non è stata presa in considerazione neanche l'osservazione del Consiglio di Stato, secondo cui nella fase transitoria, si dovrebbe tenere conto dell'esperienza maturata dagli insegnanti che, seppur privi di abilitazione,  hanno prestato servizio pluriennale in forma precaria nelle varie istituzioni scolastiche. Le argomentazioni svolte dal Ministero circa l’impossibilità di prevedere, in via transitoria, un accesso diretto al tirocinio da parte di chi sia in possesso di una anzianità minima di servizio, non appaiono all'alto organo giuridico, del tutto persuasive.E' indispensabile, conclude Caira, continuare il nostro operato di tutela nei confronti dei docenti non abilitati, perchè sulla nostra problematica ci sia un confronto serio, intelligente e responsabile, al fine di ottenere una qualificazione del sistema scolastico e la  valorizzazione
della professionalità dei docenti precari, abilitati e non”.


La Redazione

1 commento:

  1. Le parole di Patrizia Caira accendono i riflettori sul mondo dei precari della scuola, dimenticati dalle istituzioni. L'associazione ADIDA, di cui Caira è dirigente, si presenta ai lettori di Meta.

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