«La sentenza del Consiglio di Stato ci lascia sconcertati». Sono le parole a caldo del Sindaco Nicola Marini dopo l’autorizzazione a procedere per l’inceneritore di Roncigliano (precedentemente bocciato dal Tar Lazio). «Non abbiamo ancora potuto valutare nel dettaglio le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato. Siamo venuti a conoscenza della notizia solo tramite agenzie giornalistiche, pratica quanto mai discutibile dal punto di vista amministrativo e legale.
Certo si tratta di una sentenza pesante, soprattutto per le ricadute igienico-ambientali di tutto il nostro territorio e che non riguarda solo il Comune di Albano Laziale. Ricadute che invece erano state chiaramente individuate dal Tribunale Amministrativo di primo grado e che invece il Consiglio di Stato ha completamente ribaltato, sostenendo la tesi, molto discutibile, di una amplissima discrezionalità amministrativa che fa riferimento esclusivamente agli interessi pubblici e privati coinvolti, senza controllo di legittimità. Cioè, individua nella sola Regione Lazio il soggetto incaricato di decidere sulla tematica rifiuti, eliminando la possibilità da parte del giudice amministrativo di entrare nel merito». «La nostra battaglia – continua Marini – proseguirà alla Corte europea, per far valere i nostri diritti. Convocheremo con urgenza il tavolo dei sindaci dei Comuni di bacino che conferiscono nella discarica di Roncigliano. Inoltre, proseguirà il nostro impegno per la realizzazione della raccolta differenziata, unica vera alternativa per una gestione virtuosa dei rifiuti».
Certo si tratta di una sentenza pesante, soprattutto per le ricadute igienico-ambientali di tutto il nostro territorio e che non riguarda solo il Comune di Albano Laziale. Ricadute che invece erano state chiaramente individuate dal Tribunale Amministrativo di primo grado e che invece il Consiglio di Stato ha completamente ribaltato, sostenendo la tesi, molto discutibile, di una amplissima discrezionalità amministrativa che fa riferimento esclusivamente agli interessi pubblici e privati coinvolti, senza controllo di legittimità. Cioè, individua nella sola Regione Lazio il soggetto incaricato di decidere sulla tematica rifiuti, eliminando la possibilità da parte del giudice amministrativo di entrare nel merito». «La nostra battaglia – continua Marini – proseguirà alla Corte europea, per far valere i nostri diritti. Convocheremo con urgenza il tavolo dei sindaci dei Comuni di bacino che conferiscono nella discarica di Roncigliano. Inoltre, proseguirà il nostro impegno per la realizzazione della raccolta differenziata, unica vera alternativa per una gestione virtuosa dei rifiuti».
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