“Un atto di amore della città verso una persona che ne è stata la guida e che ha profondamente amato Ardea”. Così il Sindaco Carlo Eufemi sul ritorno della salma di don Aldo Zamponi ad Ardea, storica figura amata dai cittadini del territorio che ha rappresentato un punto di riferimento nella vita sociale e civile della comunità e contribuendo in maniera determinante al riconoscimento dell’autonomia comunale. E’ stata una vera e propria domenica di festa quella di domenica 18 marzo, un percorso di memoria civica, “un evento particolare in cui si celebra un alto valore per una persona cara, per un uomo della chiesa e un uomo del popolo” come messo in risalto dal primo cittadino.
Una festa alla quale hanno partecipato diversi illustri rappresentanti delle Istituzioni tra cui il Vescovo della Diocesi di Albano Marcello Semeraro, il Prefetto Giuseppe Procaccini (Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno), il Questore di Roma Francesco Tagliente, il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto, oltre ai tantissimi rappresentanti delle Autorità civili, militari e religiosi del territorio salutati e ringraziati dal Sindaco Eufemi (tra i presenti anche Maurizio Colacchi, Sindaco di Castel Gandolfo, Comune da cui proveniva la salma di don Aldo, il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini, gli Assessori Edgardo Cenacchi del Comune di Pomezia e Luigi Bonadonna del Comune di Aprilia). Si è iniziato intorno alle 15,00 con la messa presieduta dal Vescovo Semeraro e concelebrata da don Adriano. Nell'omelia il Vescovo, in riferimento al ritorno "a casa" di don Aldo, ha parlato di "un gesto di pietà, ricordo e gratitudine nei confronti di colui che ha rappresentato per la comunità un punto di coesione e di incontro". Don Adriano ha messo in risalto il grande affetto riservato dalla gente a don Aldo già a partire dalla giornata di sabato quando la parrocchia è stata affollata dai fedeli. Al termine della messa il lunghissimo corteo dei presenti, accompagnato anche dalla banda cittadina Filarmonica Città di Ardea, si è diretto verso il cimitero storico monumentale di Santa Marina, passando per le vie del centro storico. Qui è avvenuta la sepoltura di Don Aldo con momenti di grande commozione da parte di cittadini e autorità presenti. Don Adriano e il Vescovo Semeraro hanno più volte sottolineato il forte impegno del Sindaco e dell’Amministrazione comunale nel voler riportare ad Ardea don Aldo attraverso una manifestazione di tale rilevanza. Intorno alle 17,00 le cerimonie sono continuate presso il museo cittadino dove si è svolto un momento istituzionale di grande importanza con il conferimento della cittadinanza onoraria al Prefetto Procaccini e al Vescovo Semeraro. A consegnare l’importante riconoscimento il Sindaco Eufemi e il Presidente del Consiglio comunale Policarpo Volante alla presenza dei rappresentati della Giunta e del Consiglio Comunale. “Abbiamo voluto - ha spiegato il Sindaco - che questa festa di popolo assumesse anche i contorni di un atto simbolico che la città merita. Una città fortemente rispettata che ha avuto il suo riscatto culturale, umano e sociale per tutto il lavoro che è stato fatto; un lavoro svolto con grande senso dello Stato anche attraverso scelte coraggiose che sono state possibile proprio grazie alla vicinanza delle Istituzioni”. Al termine della cerimonia è stato scoperto da parte del Comandante Antonio Landi (Carabinieri Ardea) e da don Adriano l’Albo dei Cittadini onorari di Ardea: Giacomo Manzù, Inge Manzù (presente alla cerimonia) Giuseppe Procaccini e Marcello Semeraro. Nel corso delle celebrazioni anche il Presidente Volante ha ricordato con affetto la figura di don Aldo.
Di seguito le motivazioni riportate nelle cittadinanze onorarie:
PROCACCINI
“Da sempre al servizio dello Stato. Avviato alla carriera prefettizia ha ricoperto diversi incarichi tra cui quello di Prefetto di Latina dove ha lasciato una traccia profonda e viva del Suo passaggio grazie anche all’intenso rapporto umano che ha saputo creare con le popolazioni locali. E’ stato poi Vice Capo per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di Polizia. Attualmente è Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno. Da sempre attento alle problematiche degli Enti Locali è profondamente legato alla Città di Ardea, nella quale dimora volentieri, nel tempo libero, essendo ad essa legato da particolare e personale affetto.”
VESCOVO
“Dal 2004 è Vescovo della Sede Suburbicaria di Albano, territorio diocesano che comprende anche il Comune di Ardea, dove ha sempre esercitato il proprio ufficio pastorale seguendo, attentamente e con grande altruismo, l’evolversi delle problematiche sociali ed umane dei nostri cittadini. Si è adoperato per diffondere nella nostra Comunità alti sentimenti religiosi, umani, etici e morali. Ha adottato assiduamente iniziative per promuovere e realizzare occasioni di incontro pastorale e sociale con le famiglie e la cittadinanza e ha tenuto saldi rapporti con tutte le Istituzioni. Negli anni del suo Episcopato ha consolidato un affetto speciale per la Comunità ardeatina ed i suoi rappresentanti istituzionali. E’ considerato da tutti, a giusta ragione ,“Vescovo della gente”, sempre tra la gente e sensibile al dialogo con il popolo”.
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