Lavagne multimediali, videoproiettori, sala di informatica attrezzata e all’avanguardia: la scuola elementare “G. Pascoli” è il primo istituto italiano dotato di una strumentazione tecnologica così avanzata per sostenere la didattica, acquistata con il contributo della Fondazione Roma per il progetto “Attiv@mente”. “Già nel 1999 la scuola aveva un’aula multimediale e un laboratorio linguistico, grazie alla progettualità della direzione e la lungimiranza del consiglio di circolo”, ha detto l’Assessore all’Educazione e Istruzione Patrizia Mancini.
“L’amministrazione ringrazia la Fondazione Roma e l’attività importante dell’insegnante Patrizia Moretto, referente del progetto. È importante la collaborazione e la sinergia con gruppi e fondazioni perché crediamo che un mondo migliore passi attraverso la scolarizzazione e la cultura”, ha concluso l’assessore. “I nostri bambini sono nativi digitali: coloro che sono nati dopo il 2000 e che vivono in famiglie dove ci sono computer, una connessione internet e una consolle”, ha detto la dirigente scolastica Bianca Insabato. “Cambia la modalità di apprendimento, di approccio alla conoscenza e questa è una sfida per le famiglie e per la scuola stessa. Ringraziamo l’amministrazione comunale per la sensibilità e l’incoraggiamento che non ci fa mai mancare per questi progetti”, ha concluso. La dirigente scolastica ha accompagnato l’assessore all’Istruzione, i funzionari della Fondazione Roma, i membri del consiglio di circolo e i rappresentanti dei genitori a vedere l’attrezzatura. Nelle classi, poi, gli alunni hanno mostrato le loro capacità nell’utilizzo dell’attrezzatura. “Il progetto ha coinvolto tutte le classi e ha modificato la didattica. Il nostro progetto è pragmatico e va incontro ai bisogni concreti per questa scuola, è sostenibile nel tempo per garantire a tutti gli alunni uguali opportunità di crescita”, ha spiegato Patrizia Moretto, insegnante referente del progetto.
“L’amministrazione ringrazia la Fondazione Roma e l’attività importante dell’insegnante Patrizia Moretto, referente del progetto. È importante la collaborazione e la sinergia con gruppi e fondazioni perché crediamo che un mondo migliore passi attraverso la scolarizzazione e la cultura”, ha concluso l’assessore. “I nostri bambini sono nativi digitali: coloro che sono nati dopo il 2000 e che vivono in famiglie dove ci sono computer, una connessione internet e una consolle”, ha detto la dirigente scolastica Bianca Insabato. “Cambia la modalità di apprendimento, di approccio alla conoscenza e questa è una sfida per le famiglie e per la scuola stessa. Ringraziamo l’amministrazione comunale per la sensibilità e l’incoraggiamento che non ci fa mai mancare per questi progetti”, ha concluso. La dirigente scolastica ha accompagnato l’assessore all’Istruzione, i funzionari della Fondazione Roma, i membri del consiglio di circolo e i rappresentanti dei genitori a vedere l’attrezzatura. Nelle classi, poi, gli alunni hanno mostrato le loro capacità nell’utilizzo dell’attrezzatura. “Il progetto ha coinvolto tutte le classi e ha modificato la didattica. Il nostro progetto è pragmatico e va incontro ai bisogni concreti per questa scuola, è sostenibile nel tempo per garantire a tutti gli alunni uguali opportunità di crescita”, ha spiegato Patrizia Moretto, insegnante referente del progetto.
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