Non si può restare indifferenti davanti ai fatti che in questi giorni ci vengono narrati dai media, nazionali ed internazionali, in riferimento alla vicenda dei nostri due soldati trattenuti, o per meglio dire prigionieri, nelle mani delle autorità indiane. Non entriamo nel merito dei cavilli giuridici e procedurali, non ambiamo a divenire estensori di trattati internazionali, lasciamo alla diplomazia questo compito, tuttavia, da cittadini, non possiamo non richiamare l'attenzione dei singoli e delle Istituzioni, affinchè si proceda rapidamente a dare impulso ad una vasta mobilitazione in solidarietà con i due lagunari in questione. Ove c'è un Italiano c'è un tricolore, e ovunque sventola il tricolore c'è tutta l'italia, noi inclusi. Ecco perchè auspichiamo con forza, al fianco del governo, un'azione popolare e degli enti locali, che manifesti plasticamente l'unità della nazione, solidale con i propri militi impegnati all'estero, in difesa dell'interesse nazionale, per mare, a terra e nei cieli del mondo.
In molte occasioni si sono organizzate manifestazioni, anche piccole e simboliche, per sollevare l'attenzione di tutti su vicende che toccano da vicino le sensibilità delle persone, intese come singoli e collettivamente. Stimoliamo i comuni del territorio dei Castelli Romani, a partire da Albano, a mobilitarsi, mettendo in campo ogni iniziativa si reputi consona in tal senso. Pensiamo anche ad una mozione consiliare, da presentare nella prossima assise cittadina, sostenuta, votata e sottoscritta, dal più ampio schieramento di forze politiche e sociali, estranea a qualunque strumentalizzazione, ma utile nella pressione verso le autorità indiane che in queste ore anche l'Europa ha manifestato di voler praticare, al fianco della Farnesina e dell'Italia. L'onore e la dignità nazionale è un valore comune a tutti e mai di parte.
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