E’ stata la “staffetta” tra un cittadino e un equipaggio del Commissariato Casilino, diretto dal dr. Antonio Roberti, ad aver condotto all’arresto di G.H. 37enne di nazionalità romena, dopo aver tentato di introdursi all’interno di un appartamento sulla Via Prenestina. Alla vista del cittadino, che aveva contattato il 113, il romeno lo ha aggredito strappandogli il telefono cellulare e scaraventandolo in terra. Pochi attimi, e gli agenti della Polizia di Stato sono arrivati sul posto. Hanno preso le descrizioni dell’uomo e la via di fuga, e si sono messi sulle sue tracce. Pochi minuti, e l’uomo è stato intercettato.
Vistosi scoperto, ha cominciato a correre all’interno di un terreno superando cespugli e alberi nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Ma gli agenti non lo hanno mai perso di vista, fino a quando, vistosi braccato, si è fermato, minacciando gli agenti con un coltello a serramanico. E passato poco tempo, e gli agenti sono riusciti a disarmarlo e ad immobilizzarlo. Il coltello, della lunghezza di circa 20 cm, è stato sequestrato. Per l’uomo è scattato l’arresto per rapina impropria, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Per lui anche la denuncia per porto abusivo di arma e di arnesi atti allo scasso. A Fidene le manette sono invece scattate per l’autore di uno scippo messo a segno in danno di una donna anziana, che nella circostanza ha perso l’equilibrio cadendo al suolo. Questa volta F.F., pregiudicato, è stato bloccato dagli agenti delle Volanti, subito dopo aver strappato la borsa alla donna. Anche in questo caso, un cittadino, che aveva assistito allo scippo, ha immediatamente allertato il 113, contribuendo al risultato finale dell’intervento degli agenti. Il terzo arresto è stato effettuato invece in zona Tor Carbone della scorsa notte a carico di B.M, di 46 anni, rumeno. Un equipaggio del Commissariato di zona lo ha infatti sorpreso nei pressi della sede di un’attività commerciale dalla quale, probabilmente con dei complici poi dileguatisi, stava prelevando tutti i computer in dotazione. Sono 36 complessivamente i pc recuperati e restituiti ai titolari della ditta. A colpire gli agenti la presenza del furgone nelle immediate vicinanze della sede della società. Nel corso del controllo, i poliziotti hanno infatti sorpreso l’uomo che si era steso sotto i sedili nel tentativo di passare “inosservato”. All’interno del furgone alcuni pc già trafugati, mentre gli altri, già impacchettati, sono stati trovati all’interno di sacchi sulle scale esterne che consentono l’accesso ai locali alla società. Sequestrati gli arnesi atti allo scasso rinvenuti, mentre sono in corso le indagini per risalire alla identitià dei complici.
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