Nelle mani di Zaytsev. Non si offenda nessuno se la tanto auspicata salvezza della M.Roma, che ha ancora dei punti di garanzia, per la verità, potrà passare ancora una volta dalle forti braccia dello schiacciatore italo-russo. È vero che la pallavolo è un gioco di quadra, ma è anche vero che, almeno negli ultimi tre anni, i carboni ardenti sotto i piedi della M.Roma sono stati tolti dal forte martello azzurro. Ivan si schernisce e, molto correttamente, divide con i suoi compagni di squadra colpe e meriti, anche se a parlare in suo favore restano i numeri che, di solito, non tradiscono. Quei numeri che domenica pomeriggio (Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, ore 18) la squadra di Giani sarà costretta a far quadrare, soprattutto se, da San Giustino (la gara tra gli umbri e Padova inizierà mezz’ora prima) dovessero arrivare notizie poco confortanti. Perché, secondo Zaytsev, sarà impossibile affrontare Monza senza allungare l’orecchio a quello che succederà nell’altro incontro. “Ho la certezza – dice – che, pur pensando a chi ci troveremo di fronte, non riusciremo ad estraniarci.
Loro giocano prima di noi e noi saremo costretti a stare sempre allerta. Però – continua Zaytsev – la M.Roma dovrà salvarsi con le sue mani, fare i punti che servono, affidandosi ai suoi giocatori. Poi, tutto quello che accadrà a San Giustino, potrebbe essere per noi indifferente”. Zaytsev segna i punti e detta la sua strategia per uscire indenni da questa difficile situazione. “Al momento – riprende – non posso dire che la Roma sia in grado di salvarsi da sola, però anche l’anno scorso eravamo nella stessa situazione e ne siamo venuti fuori, battendo, addirittura, Macerata e Treviso. Per cui, a questo punto della stagione, chi ne ha ancora dentro dovrà tirare fuori la molla dell’orgoglio e far vedere ai tifosi che non molliamo e che, pur perdendo nelle settimane scorse, abbiamo sempre lottato. Quella con Monza è l’ultima partita della stagione che giocheremo al Palazzetto. Chiudere in bellezza dovrà essere un impegno di tutti. Il mio, in maniera particolare, perché sono qua da tanto tempo e perché a questa società devo gratitudine”. La discontinuità della M.Roma è una sorta di oggetto misterioso che neanche Zaytsev sa spiegare. “Abbiamo tenuto testa a Trento e, senza la svista dell’arbitro, abbiamo addirittura rischiato di portar via dei punti. Poi – continua – abbiamo battuto Ravenna, forse in maniera fin troppo scontata. Purtroppo a Piacenza sono mancate la convinzione, la continuità, la voglia di riscatto che, al contrario, tutti avremmo dovuto tirare fuori. Insomma, non c’è stato gioco. Quando ti devi salvare – ammonisce lo schiacciatore – ti aspetti che ciascun dettaglio venga curato nei minimi particolari. Ecco, questo è quello che serve per conquistare punti contro Monza e non andare a Padova con lo spettro di doverci giocare uno spareggio. Domenica, al Palazzetto, dobbiamo far vedere che siamo ancora vivi, sia a livello personale, sia come gruppo”. A Zaytsev non è sfuggito il comunicato di Giulia Gabana, presidente dell’Acqua Paradiso Monza. La dirigente lombarda ha, infatti, raccontato perché, a fine stagione, lascerà la proprietà della società. “Questo – dice Zaytsev – è un brutto sintomo. Significa che la crisi economica italiana si sta insinuando anche in realtà sane come la pallavolo. Ed è grave, perché di solito, in Provincia, si trova sempre chi ti dà una mano a sopravvivere”. Alla luce di quanto sta accadendo a Monza, Zaytsev non nasconde i suoi timori. “È la solita storia – conclude – se viene meno il supporto di sponsor elevati, anche la pallavolo soffre. In questo apprezzo il comportamento di Massimo Mezzaroma che, da circa sei anni, con il volley non ci guadagna ma che, comunque, animato dalla passione, pur nelle difficoltà, continua senza tentennamenti il suo percorso”.
Loro giocano prima di noi e noi saremo costretti a stare sempre allerta. Però – continua Zaytsev – la M.Roma dovrà salvarsi con le sue mani, fare i punti che servono, affidandosi ai suoi giocatori. Poi, tutto quello che accadrà a San Giustino, potrebbe essere per noi indifferente”. Zaytsev segna i punti e detta la sua strategia per uscire indenni da questa difficile situazione. “Al momento – riprende – non posso dire che la Roma sia in grado di salvarsi da sola, però anche l’anno scorso eravamo nella stessa situazione e ne siamo venuti fuori, battendo, addirittura, Macerata e Treviso. Per cui, a questo punto della stagione, chi ne ha ancora dentro dovrà tirare fuori la molla dell’orgoglio e far vedere ai tifosi che non molliamo e che, pur perdendo nelle settimane scorse, abbiamo sempre lottato. Quella con Monza è l’ultima partita della stagione che giocheremo al Palazzetto. Chiudere in bellezza dovrà essere un impegno di tutti. Il mio, in maniera particolare, perché sono qua da tanto tempo e perché a questa società devo gratitudine”. La discontinuità della M.Roma è una sorta di oggetto misterioso che neanche Zaytsev sa spiegare. “Abbiamo tenuto testa a Trento e, senza la svista dell’arbitro, abbiamo addirittura rischiato di portar via dei punti. Poi – continua – abbiamo battuto Ravenna, forse in maniera fin troppo scontata. Purtroppo a Piacenza sono mancate la convinzione, la continuità, la voglia di riscatto che, al contrario, tutti avremmo dovuto tirare fuori. Insomma, non c’è stato gioco. Quando ti devi salvare – ammonisce lo schiacciatore – ti aspetti che ciascun dettaglio venga curato nei minimi particolari. Ecco, questo è quello che serve per conquistare punti contro Monza e non andare a Padova con lo spettro di doverci giocare uno spareggio. Domenica, al Palazzetto, dobbiamo far vedere che siamo ancora vivi, sia a livello personale, sia come gruppo”. A Zaytsev non è sfuggito il comunicato di Giulia Gabana, presidente dell’Acqua Paradiso Monza. La dirigente lombarda ha, infatti, raccontato perché, a fine stagione, lascerà la proprietà della società. “Questo – dice Zaytsev – è un brutto sintomo. Significa che la crisi economica italiana si sta insinuando anche in realtà sane come la pallavolo. Ed è grave, perché di solito, in Provincia, si trova sempre chi ti dà una mano a sopravvivere”. Alla luce di quanto sta accadendo a Monza, Zaytsev non nasconde i suoi timori. “È la solita storia – conclude – se viene meno il supporto di sponsor elevati, anche la pallavolo soffre. In questo apprezzo il comportamento di Massimo Mezzaroma che, da circa sei anni, con il volley non ci guadagna ma che, comunque, animato dalla passione, pur nelle difficoltà, continua senza tentennamenti il suo percorso”.
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