"Se si volesse mettere in piedi una bella farsa quale miglior luogo poter scegliere se non Albano Laziale per trovare attori e situazioni stravaganti?" Esordiscono così in una nota pubblicata sul loro sito internet il Movimento Cinque Stelle di Albano. "Di comico, tipico del genere teatrale sunnominato - continuano - ci sarebbe ben poco, mentre avremmo tutto il realismo, vero e quotidiano, della politica presente e passata a recitare il ruolo da protagonista.
A due anni dall'insediamento della nuova giunta di centro sinistra di raccolta differenziata porta a porta non si vede l'ombra. Si narra che "l'isola (ecologica) che non c'è" in quel di Cancelliera sarà pronta per la fine di settembre e il 1° ottobre è il giorno in cui dovrebbe partire la raccolta differenziata per circa 8000 albanensi su 40.000 totali. Fa notizia però, che dopo quasi un anno di estenuante lavoro, studio, ricerca, zonizzazione, la compagnia teatrale di Palazzo Savelli, sembri aver dato il via al famoso compostaggio domestico. La platea, quella che paga la TARSU, o meglio il popolo di Albano si chiederà: cosa sarà mai? Ebbene chi risiede in abitazioni private, o per meglio dire ville e villette varie, con spazi e giardini annessi, riceverà, a seguito dello studio portato avanti dall'assessorato all'ambiente di Albano, una compostiera dove depositare i propri rifiuti organici per avere poi del compost fresco fatto in casa. Vi chiederete cosa c'è di strano? Nulla! Senonché, questo strumento per essere veramente efficace nel risolvere il problema discarica ed inceneritore necessiterebbe a monte di una raccolta differenziata porta a porta già attiva su tutto il territorio comunale. In tal caso il plauso non sarebbe mancato, un oggettivo riconoscimento di capacità programmatica - dichiarano i militanti del M5S - al contrario del solito specchietto per le allodole della "real politic" italiota. A far sorgere il dubbio che l'opera in allestimento sia appunto una farsa, sono le quantità: se veniamo alla platea (ovvero i 40.000 abitanti di Albano) pare proprio che la maggior parte del pubblico pagante sarà escluso dallo spettacolo. Vediamo perché. Albano ogni anno, dati alla mano, tramite Volsca sversa tra le 25 e le 30.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati a Roncigliano: per essere più precisi, dal 1° agosto 2011, nel VII invaso, quello che dista impropriamente meno di 200 m dalla prima abitazione; lo stesso che, in barba al codice della strada, dista con la sua quinta parallela meno di 20 m all'asse dell'Ardeatina e che si trova, come se non bastasse, in piena zona agricola e vincolata archeologicamente. Ebbene tra queste tonnellate è contenuto anche l'organico, che consiste nel 30% circa del totale, ovvero 7500-9000 tonnellate. Valutiamo ora quanto dichiarato a più riprese dall'ufficio ambiente di Albano: sono previste 1300 compostiere per altrettante famiglie, a servire circa 4500 persone (coefficiente familiare del 3,5). Sarà così possibile risparmiare qualcosa sulle fatture che mensilmente il comune di Albano paga a PontinaAmbiente (ovvero Manlio Cerroni, proprietario della discarica) poiché diminuirà il quantitativo conferito.
Ma di quanto?
Se consideriamo che dai dati ISPRA, la produzione pro-capite di rifiuti indifferenziati in Italia è di circa 600 Kg, di cui 180 è organico, significa che le compostiere, firmate Zingaretti (il progetto è della provincia, la stessa che non vede, non sente e non parla su Roncigliano, ma non solo ...), tratterranno circa 800 tonnellate di organico, nella speranza che il progetto raggiunga il pieno regime". Sembrano un fiume in piena gli agguerriti grillini albanensi, quasi a voler rompere una quasi luna di miele con la giunta Marini, fatta più di reciproci silenzi che di pubblici riconoscimenti a dire il vero. "Il che significa che sulle fatture mensili il risparmio massimo quantificabile, per il comune di Albano - afferma la nota - ammonterebbe ad un 2.65%. (800 tonnellate in meno su 30.000 sversate!) Si può considerare risparmio? Aggiungiamo che da quest'anno la TARSU ad Albano aumenterà comunque dell'8/10%. Tale sistema, a detta di tecnici esperti del settore, avrebbe una sua valenza con una raccolta porta a porta capillare a pieno regime: laddove poi si hanno difficoltà di gestione, di ritiro e di controllo della raccolta, si interviene concedendo la possibilità di autogestione del compost alle utenze... e non il contrario. È come dire che nel voler costruire una casa invece di iniziare dalle fondamenta, si inizi dal tetto! È preoccupante che nella situazione tragica in cui ci troviamo manchi totalmente una capacità organizzativa e programmatica in tale settore. È preoccupante che la Volsca, per la futura gestione dell'organico, cozzando totalmente contro il principio che chi gestisce la raccolta differenziata non può gestirne anche il trattamento, abbia in preventivo la realizzazione, a Velletri, di una centrale a biogas, derivante proprio dal compostaggio, che invece dovrebbe essere creato per il reimpiego in agricoltura. Inoltre i gas prodotti dalla fermentazione dello stesso sono di scarsa quantità e necessiterebbero comunque, nella combustione, di un'integrazione di combustibili fossili. Altre nanoparticelle e diossina, come se non bastassero la già attiva Turbogas di Aprilia e l'incombente impianto di Roncigliano. Ma torniamo ad Albano. Nel conferire l'indifferenziato ad un privato, si avrà la possibilità di riscontrare, sulle pesate, il vero risparmio? Si avrà la possibilità di eseguire una controverifica, rispetto alla pesata eseguita da Pontina Ambiente? L'assessorato all'ambiente lo scorso anno, insieme alla società incaricata dello studio sulla messa in opera delle compostiere, a monte della remunerazione percepita con soldi pubblici, avrà tenuto in considerazione quanto detto per il bene della collettività? Auguriamoci di sì e che la farsa che genera i nostri dubbi sia solo un interludio - concludono gli esponenti vicini a Beppe Grillo - un riempitivo comico all'interno del serio dramma che vede protagonista Roncigliano, Albano, il suo territorio e i suoi abitanti".
A due anni dall'insediamento della nuova giunta di centro sinistra di raccolta differenziata porta a porta non si vede l'ombra. Si narra che "l'isola (ecologica) che non c'è" in quel di Cancelliera sarà pronta per la fine di settembre e il 1° ottobre è il giorno in cui dovrebbe partire la raccolta differenziata per circa 8000 albanensi su 40.000 totali. Fa notizia però, che dopo quasi un anno di estenuante lavoro, studio, ricerca, zonizzazione, la compagnia teatrale di Palazzo Savelli, sembri aver dato il via al famoso compostaggio domestico. La platea, quella che paga la TARSU, o meglio il popolo di Albano si chiederà: cosa sarà mai? Ebbene chi risiede in abitazioni private, o per meglio dire ville e villette varie, con spazi e giardini annessi, riceverà, a seguito dello studio portato avanti dall'assessorato all'ambiente di Albano, una compostiera dove depositare i propri rifiuti organici per avere poi del compost fresco fatto in casa. Vi chiederete cosa c'è di strano? Nulla! Senonché, questo strumento per essere veramente efficace nel risolvere il problema discarica ed inceneritore necessiterebbe a monte di una raccolta differenziata porta a porta già attiva su tutto il territorio comunale. In tal caso il plauso non sarebbe mancato, un oggettivo riconoscimento di capacità programmatica - dichiarano i militanti del M5S - al contrario del solito specchietto per le allodole della "real politic" italiota. A far sorgere il dubbio che l'opera in allestimento sia appunto una farsa, sono le quantità: se veniamo alla platea (ovvero i 40.000 abitanti di Albano) pare proprio che la maggior parte del pubblico pagante sarà escluso dallo spettacolo. Vediamo perché. Albano ogni anno, dati alla mano, tramite Volsca sversa tra le 25 e le 30.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati a Roncigliano: per essere più precisi, dal 1° agosto 2011, nel VII invaso, quello che dista impropriamente meno di 200 m dalla prima abitazione; lo stesso che, in barba al codice della strada, dista con la sua quinta parallela meno di 20 m all'asse dell'Ardeatina e che si trova, come se non bastasse, in piena zona agricola e vincolata archeologicamente. Ebbene tra queste tonnellate è contenuto anche l'organico, che consiste nel 30% circa del totale, ovvero 7500-9000 tonnellate. Valutiamo ora quanto dichiarato a più riprese dall'ufficio ambiente di Albano: sono previste 1300 compostiere per altrettante famiglie, a servire circa 4500 persone (coefficiente familiare del 3,5). Sarà così possibile risparmiare qualcosa sulle fatture che mensilmente il comune di Albano paga a PontinaAmbiente (ovvero Manlio Cerroni, proprietario della discarica) poiché diminuirà il quantitativo conferito.
Ma di quanto?
Se consideriamo che dai dati ISPRA, la produzione pro-capite di rifiuti indifferenziati in Italia è di circa 600 Kg, di cui 180 è organico, significa che le compostiere, firmate Zingaretti (il progetto è della provincia, la stessa che non vede, non sente e non parla su Roncigliano, ma non solo ...), tratterranno circa 800 tonnellate di organico, nella speranza che il progetto raggiunga il pieno regime". Sembrano un fiume in piena gli agguerriti grillini albanensi, quasi a voler rompere una quasi luna di miele con la giunta Marini, fatta più di reciproci silenzi che di pubblici riconoscimenti a dire il vero. "Il che significa che sulle fatture mensili il risparmio massimo quantificabile, per il comune di Albano - afferma la nota - ammonterebbe ad un 2.65%. (800 tonnellate in meno su 30.000 sversate!) Si può considerare risparmio? Aggiungiamo che da quest'anno la TARSU ad Albano aumenterà comunque dell'8/10%. Tale sistema, a detta di tecnici esperti del settore, avrebbe una sua valenza con una raccolta porta a porta capillare a pieno regime: laddove poi si hanno difficoltà di gestione, di ritiro e di controllo della raccolta, si interviene concedendo la possibilità di autogestione del compost alle utenze... e non il contrario. È come dire che nel voler costruire una casa invece di iniziare dalle fondamenta, si inizi dal tetto! È preoccupante che nella situazione tragica in cui ci troviamo manchi totalmente una capacità organizzativa e programmatica in tale settore. È preoccupante che la Volsca, per la futura gestione dell'organico, cozzando totalmente contro il principio che chi gestisce la raccolta differenziata non può gestirne anche il trattamento, abbia in preventivo la realizzazione, a Velletri, di una centrale a biogas, derivante proprio dal compostaggio, che invece dovrebbe essere creato per il reimpiego in agricoltura. Inoltre i gas prodotti dalla fermentazione dello stesso sono di scarsa quantità e necessiterebbero comunque, nella combustione, di un'integrazione di combustibili fossili. Altre nanoparticelle e diossina, come se non bastassero la già attiva Turbogas di Aprilia e l'incombente impianto di Roncigliano. Ma torniamo ad Albano. Nel conferire l'indifferenziato ad un privato, si avrà la possibilità di riscontrare, sulle pesate, il vero risparmio? Si avrà la possibilità di eseguire una controverifica, rispetto alla pesata eseguita da Pontina Ambiente? L'assessorato all'ambiente lo scorso anno, insieme alla società incaricata dello studio sulla messa in opera delle compostiere, a monte della remunerazione percepita con soldi pubblici, avrà tenuto in considerazione quanto detto per il bene della collettività? Auguriamoci di sì e che la farsa che genera i nostri dubbi sia solo un interludio - concludono gli esponenti vicini a Beppe Grillo - un riempitivo comico all'interno del serio dramma che vede protagonista Roncigliano, Albano, il suo territorio e i suoi abitanti".
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