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venerdì 20 luglio 2012

MARINO: LA SODDISFAZIONE DELLE ISTITUZIONI PER LA LIBERAZIONE DI ROSSELLA URRU - La Redazione

Rossella Urru con i suoi due colleghi Enric Gonvalons e Ainhoa Fernandez de Rincon, dopo 270 giorni di prigionia è stata liberata in Mali. A darne notizia ufficiale il ministro degli Esteri Giulio Terzi. La cooperante sarda, 29 anni, era stata sequestrata il 23 ottobre scorso da un gruppo vicino ad Al Qaeda nel sud dell’Algeria, nel campo profughi di Hassi Raduni dove i rifugiati Saharawi sono esiliati e dove Rossella si trovava con l’ONG, in collaborazione con organizzazioni internazionali, per svolgere la sua missione umanitaria offrendo il suo aiuto alle popolazioni. Grande gioia per la liberazione della giovane operatrice umanitaria è stata espressa dal sindaco Adriano Palozzi e dal presidente del Consiglio Comunale Stefano Cecchi, a nome della città di Marino e dell’intero Consiglio Comunale. La vicenda di Rossella Urru, nella speranza della sua liberazione rimasta sempre viva durante i nove mesi di prigionia, ha colpito il cuore della comunità marinese che ha voluto tenere alta l’attenzione sul rapimento della volontaria di Samugheo (Or) e testimoniare la sua vicinanza alla giovane, ai suoi genitori Graziano e Marisa e al fratello Mauro, apponendo all’esterno delle sedi istituzionali di Palazzo Colonna, Santa Maria delle Mole e Frattocchie, uno striscione con la sua foto recante la frase «La Città di Marino per Rossella Urru libera».

Quale espressione di vicinanza e simbolo di partecipazione e speranza. Con la massima fiducia nell’impegno degli organi dello Stato e con l’auspicio che la vicenda si potesse concludere presto con la sua liberazione. «E’ in nome della pace – dice il sindaco – che la comunità marinese ha seguito, con grande preoccupazione e tensione, la vicenda di Rossella Urru, una donna che ha fatto dei principi di tolleranza e solidarietà la sua ragione di vita. Partecipiamo oggi alla gioia dei suoi familiari, delle tante persone che Rossella ha aiutato in questi anni e dell’Italia intera. Ed è in nome della pace che le più alte autorità italiane sono intervenute e hanno operato per la fine della sua lunga prigionia» aggiunge Palozzi, rivolgendo apprezzamento a tutti coloro che, con tenacia, hanno collaborato al felice esito della vicenda. «Vorremmo che questo momento di felicità per la liberazione della cooperante italiana – afferma il presidente del Consiglio Comunale Stefano Cecchi – potesse essere condiviso con la stessa Rossella, il cui volto e la cui storia di vita sono impressi nelle nostre menti e nei nostri cuori. Per questo, dopo l’incontro con i suoi familiari e gli amici più cari, la inviteremo ufficialmente a venire a Marino, insieme al sindaco di Samugheo Antonello Demelas e al parroco don Alessandro Floris, per averla tra noi in un corale abbraccio con la nostra comunità». Alle ore 15 di oggi, 19 luglio, perché Marino ricordasse il momento in cui Rossella Urru veniva finalmente liberata, mentre il sindaco Adriano Palozzi con il presidente del Consiglio Comunale staccavano gli striscioni dalle sedi Istituzionali, nelle strade della città è risuonata la sirena. La stessa che, in tempo di guerra, quale allarme antiaereo, invitava i marinesi a rifugiarsi nelle grotte per proteggersi dai bombardamenti. La sirena che, in occasione della ricorrenza del bombardamento del 2 febbraio 1944, suona ogni anno alle 12.30, nell’ora precisa in cui vennero sganciate le bombe su Marino. La stessa sirena che oggi, invece, ha suonato per imprimere per sempre nei cuori l’attenzione e la gioia per un evento lieto: la liberazione di Rossella.

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