Sta per partire ad Ariccia, col patrocinio del Comune e nella ormai classica location del “Belvedere”, la Rassegna di Cinema che con quattro appuntamenti si protrarrà fino a ridosso di ferragosto propone un cartellone centrato sul tema della legalità e del sociale, partendo però con la commedia italiana di “Lezioni di Cioccolato 2”. Sabato 21 luglio alle ore 21,00 al belvedere il via con la proiezione, appunto, di Lezioni di Cioccolato 2, regia di Alessio Maria Federici, sceneggiatura di Fabio Bonifacci con Luca Argentero, Hassani Shapi, Angela Finocchiaro, Nabiha Akkari, Vincenzo Salemme.
Mattia, lo sciupafemmine incallito folgorato dalla scuola di cioccolato, non sta più con Cecilia nè è riuscito a sfondare nell'industria dolciaria, bensì continua a lavorare controvoglia nell'edilizia. Di contro quello che era diventato il suo sodale, l'egiziano Kamal, ha aperto una pasticceria in cui non entra nessuno. Entrambi hanno bisogno di una svolta, a metterli di nuovo in affari sarà la figlia di Kamal, appena rientrata dall'erasmus che, conosciuto rocambolescamente Mattia non le svela il suo vero nome causando un gioco di equivoci tra lo spasimante e il padre. Quest'ultimo è infatti convinto che i consigli che dà all'amico disperato per amore, riguardino un'altra ragazza egiziana che non è la figlia di cui è gelosissimo e per la quale desidera un matrimonio tradizionale. Un cioccolatino risolverà tutto. Il secondo appuntamento sabato 28 luglio in concomitanza con la festa patronale di S. Apollonia, sarà con una figura di rilievo della società che si oppone alla mafia e alla criminalità organizzata e che per questo ha pagato un prezzo altissimo: la propria vita: “Alla luce del sole” Un film di Roberto Faenza con Luca Zingaretti, Alessia Goria, Corrado Fortuna, Giovanna Bozzolo, Francesco Foti è la storia di padre Pino Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Un uomo che «sparava» dritto, dovere inflessibile nella denuncia e alieno da ogni compromesso. Con gesti concreti, dedicandosi al recupero dei bambini del quartiere per sottrarli alla mafia, padre Puglisi diventa una presenza scomoda, un simbolo, un freno alla corruzione. Il terzo appuntamento domenica 5 agosto è con un film che difficilmente ci si aspetta da un’arena estiva, Cesare deve morire Un film dei fratelli Taviani con Cosimo Rega, Salvatore Striano, Vincenzo Gallo, Giovanni Arcuri, Antonio Frasca. Nel teatro all'interno del carcere romano di Rebibbia si conclude la rappresentazione del “Giulio Cesare” di Shakespeare. I detenuti/attori fanno rientro nelle loro celle. Sei mesi prima: il direttore del carcere espone il progetto teatrale dell'anno ai detenuti che intendono partecipare. Seguono i provini nel corso dei quali si chiede ad ogni aspirante attore di declinare le proprie generalità con due modalità emotive diverse. Completata la selezione si procede con l'assegnazione dei ruoli chiedendo ad ognuno di imparare la parte nel proprio dialetto di origine. Progressivamente il “Giulio Cesare” shakesperiano prende corpo. I fratelli Taviani erano certamente consapevoli delle numerose testimonianze, in gran parte documentaristiche, che anche in Italia hanno mostrato a chi non ha mai messo piede in un carcere come il teatro rappresenti un strumento principe per il percorso di reinserimento del detenuto. Chiude la Rassegna il 12 agosto una commedia con tematiche sociali. Into Paradiso regia di Paola Randi con Gianfelice Imparato, Saman Anthony, Peppe Servillo, Eloma Ran Janz, Gianni Ferreri. Alfonso è un ricercatore universitario: timido, impacciato e drammaticamente precario. Alla notizia del suo licenziamento, decide di rivolgersi ad un vecchio amico d'infanzia, un politico in ascesa, nella speranza di ricevere una raccomandazione. Ottenuto il favore, viene coinvolto in una resa dei conti tra camorristi e, costretto a scappare, si rifugia nel piccolo appartamento sul tetto di Gayan, un ex campione di cricket srilankese. La convivenza forzata tra i due permetterà la nascita di una solidarietà umana che cambierà le loro vite. Napoli è una città vitale, dove la multiculturalità detta legge, anche quando camorra e malavita seminano terrore.
Mattia, lo sciupafemmine incallito folgorato dalla scuola di cioccolato, non sta più con Cecilia nè è riuscito a sfondare nell'industria dolciaria, bensì continua a lavorare controvoglia nell'edilizia. Di contro quello che era diventato il suo sodale, l'egiziano Kamal, ha aperto una pasticceria in cui non entra nessuno. Entrambi hanno bisogno di una svolta, a metterli di nuovo in affari sarà la figlia di Kamal, appena rientrata dall'erasmus che, conosciuto rocambolescamente Mattia non le svela il suo vero nome causando un gioco di equivoci tra lo spasimante e il padre. Quest'ultimo è infatti convinto che i consigli che dà all'amico disperato per amore, riguardino un'altra ragazza egiziana che non è la figlia di cui è gelosissimo e per la quale desidera un matrimonio tradizionale. Un cioccolatino risolverà tutto. Il secondo appuntamento sabato 28 luglio in concomitanza con la festa patronale di S. Apollonia, sarà con una figura di rilievo della società che si oppone alla mafia e alla criminalità organizzata e che per questo ha pagato un prezzo altissimo: la propria vita: “Alla luce del sole” Un film di Roberto Faenza con Luca Zingaretti, Alessia Goria, Corrado Fortuna, Giovanna Bozzolo, Francesco Foti è la storia di padre Pino Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Un uomo che «sparava» dritto, dovere inflessibile nella denuncia e alieno da ogni compromesso. Con gesti concreti, dedicandosi al recupero dei bambini del quartiere per sottrarli alla mafia, padre Puglisi diventa una presenza scomoda, un simbolo, un freno alla corruzione. Il terzo appuntamento domenica 5 agosto è con un film che difficilmente ci si aspetta da un’arena estiva, Cesare deve morire Un film dei fratelli Taviani con Cosimo Rega, Salvatore Striano, Vincenzo Gallo, Giovanni Arcuri, Antonio Frasca. Nel teatro all'interno del carcere romano di Rebibbia si conclude la rappresentazione del “Giulio Cesare” di Shakespeare. I detenuti/attori fanno rientro nelle loro celle. Sei mesi prima: il direttore del carcere espone il progetto teatrale dell'anno ai detenuti che intendono partecipare. Seguono i provini nel corso dei quali si chiede ad ogni aspirante attore di declinare le proprie generalità con due modalità emotive diverse. Completata la selezione si procede con l'assegnazione dei ruoli chiedendo ad ognuno di imparare la parte nel proprio dialetto di origine. Progressivamente il “Giulio Cesare” shakesperiano prende corpo. I fratelli Taviani erano certamente consapevoli delle numerose testimonianze, in gran parte documentaristiche, che anche in Italia hanno mostrato a chi non ha mai messo piede in un carcere come il teatro rappresenti un strumento principe per il percorso di reinserimento del detenuto. Chiude la Rassegna il 12 agosto una commedia con tematiche sociali. Into Paradiso regia di Paola Randi con Gianfelice Imparato, Saman Anthony, Peppe Servillo, Eloma Ran Janz, Gianni Ferreri. Alfonso è un ricercatore universitario: timido, impacciato e drammaticamente precario. Alla notizia del suo licenziamento, decide di rivolgersi ad un vecchio amico d'infanzia, un politico in ascesa, nella speranza di ricevere una raccomandazione. Ottenuto il favore, viene coinvolto in una resa dei conti tra camorristi e, costretto a scappare, si rifugia nel piccolo appartamento sul tetto di Gayan, un ex campione di cricket srilankese. La convivenza forzata tra i due permetterà la nascita di una solidarietà umana che cambierà le loro vite. Napoli è una città vitale, dove la multiculturalità detta legge, anche quando camorra e malavita seminano terrore.
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