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sabato 23 luglio 2011

TOUR DE FRANCE 20° TAPPA: FINALMENTE CADEL - di Nicola Gallo

Si dice che nello sport si deve vedere l'abisso per poter vincere, Cadel Evans l'ha visto l'altro giorno, giovedì nella discesa dell'Izoard verso il Galibier. Solo, come può essere solo, un uomo con i suoi demoni, la sua storia, che per lui è cambiata a Mendrisio nel 2009, dove divenne campione del mondo, dopo anni di sconfitte e quarti posti  (nel 2006, secondo nel 2007 e 2008, alla Vuelta quarto nel 2007, secondo nel 2009, quarto nel Lombardia 2004 e nella Liegi del 2010, quinto nel Giro 2010, nel mondiale di Stoccarda del 2007 e nella crono olimpica di Pechino 2008), da allora un obbiettivo il Tour de France.

Giovedì era solo, avanti un Andy Schleck in avanscoperta per se ed il fratello, la mancanza di coraggio degli italiani, un Contador a combattere con i postumi delle cadute e fuori fase verso il Galibier.

Lì il miracolo, l'epifania per il grande perdente (nel 2011 da grande primo nella Tirreno Adriatico e nel Romandia), da solo contiene il discacco dal più giovane degli Schleck, tenendo aperto tutto per l'Alpe D'Huez di ieri e la crono di oggi.

Si tira dietro Frank Schleck e Voeckler, ma salva soprattutto se stesso ed il suo sogno, quel cerchio aperto nella diciottesima tappa, si chiude oggi:

quando Steve Morabito appena arrivato nella crono, gli spiega durante la sessione di rulli, cosa fare, dove spingere sul tracciato di Grenoble, dove risparmiare, lo ascolta in una trance agonistica fatta di sudore e concentrazione.

La prestazione monstre viene da se da quella voglia di riuscire a dimostrare di essere un fuoriclasse, ne pagano le conseguenze i fratelli Schleck, che interpretano non al meglio la crono odierna:

parte troppo piano Andy, che poi quando prova ad accellerare, si scontra un pò per lo sconforto di intermedi sempre più negativi, un pò per la consapevolezza di non essere all'altezza della prestazione dell'australiano, capace di insidiare il vincitore di tappa Tony Martin, che, va ricordato, si era risparmiato nel weekend sulle Alpi dell'ultima settimana della corsa francese.

Un grande Alberto Contador completa il podio di giornata, sopravanzando un altro grande protagonista di oggi De Gendt, ottimi Richie Porte e Peraud (decimo in generale), avanti a Samuel Sanchez bravissimo ottavo di tappa.

Lo spagnolo non vince, però, il derby contro Contador ed è sesto in generale, li sopravanza un incredibile Thomas Voeckler che dopo la batosta di ieri oggi si difende ancora una volta oltre le previsioni.

Male Basso, che si arrende quasi subito all'ottavo posto in generale, il derby italiano lo vince Cunego, oggi discreto, in linea con il possibile.

L'altro derby quello lussemburghese va ad Andy Schleck che di poco batte il fratello Frank oggi a Grenoble e che sopravanza sul secondo gradino del podio parigino, maglia bianca a Rolland che difende 46'' su un grande Taaramae, anche oggi all'altezza della situazione.

1 commento:

  1. L'emozione di Cadel Evans nel post-gara rende superflue troppe parole, i complimenti e l'ammirazione di Meta Redazione per il nuovo re della Grand Boucle 2011.

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