ALBANO: APPROVATO IL BILANCIO CON UN VOTO CHE LASCERA' IL SEGNO - di Pasquino Castellano

Il voto con cui il Consiglio Comunale ha sancito la definitiva approvazione dell’assestamento di bilancio ha sancito la fine di una fase per la giunta guidata da Nicola Marini. Se fino ad oggi in città si poteva parlare di una sopravvivenza della maggioranza anche grazie ad una spaccatura in seno all’opposizione, c’è chi addirittura narrava sui manifesti di una giunta Marin-Mattei, ora si può dire che per il centrosinistra di Albano è giunto il momento della navigazione in mare aperto.


Il voto sulla delibera concernente anche i fondi per la ricapitalizzazione delle società partecipate, da un lato ci parla di una maggioranza consiliare che ottiene 18 si, sul provvedimento, contro i soli 10 voti contrari dell’opposizione, dall’altro restano insoluti vecchi e nuovi nodi politici, dentro e fuori il perimetro dell’area mariniana. L’esito del voto si presta a molteplici letture ma, andando per gradi, alcuni aspetti ci dicono che nei prossimi mesi la giostra di riposizionamenti non si fermerà. Tra i 18 voti favorevoli si annoverano Vincenzo Rovere ed Aleardo Mollica, che fino a ieri erano tra i banchi dell’opposizione, mentre la maggioranza perde, oltre al risaputo Mario Dargento, anche il voto di Massimo Maggi, già fortemente critico con questa delibera ma mai fino ad ora si era espresso in aula con un voto contrario. “Perseverare è diabolico”, con queste parole durante il suo intervento, Maggi ha motivato la sua scelta. Questo non potrà che avere conseguenze in primis nell’Udc, partito al quale Maggi aderisce, o aderiva, lo vedremo, il quale, per bocca di Maurizio Sannibale, data l’assenza del capogruppo Luca Andreassi, ha riconfermato il suo appoggio all’assestamento così fatto. Basterà una dichiarazione del capogruppo in Provincia come nel caso della defenestrazione di Marconi per ritrovare gli equilibri nel partito di Casini ad Albano? Un conto sono dichiarazioni critiche,, un conto è un voto contrario in aula su un provvedimento ritenuto vitale dalla maggioranza e dal partito in cui si sta. Come si comporterà Marini, mostratosi estremamente risoluto nella conduzione della sua maggioranza oggi a Palazzo Savelli, con le new entry a suo favore? Il panorama però non è mutato solo per la maggioranza ma anche tra le fila della minoranza non si può non intravvedere un rinnovato modo di agire, e di votare aggiungiamo noi. Il ricompattamento tra i matteiani ed il resto del Pdl è palpabile, come l’escalation di dichiarazioni fortemente critiche verso l’ex Sindaco partite da Marini negli ultimi giorni. Se fino a ieri il Pdl, o parte di esso, ha tenuto una linea di sobrietà nel fare opposizione, oggi le dichiarazioni di Matteo Orciuoli, matteiano di ferro, con cui si dice di “non voler essere complici”, lasciano il segno. Fino a metà giornata l’opposizione pareva orientata all’astenzione o a lasciare l’aula al momento del voto, decisione quantomeno bizzarra, dato che le scelte pilatesche alla lunga non pagano mai. Alla fine però, è prevalsa tra gli azzurri la linea anticipata dal Consigliere Daniele Brunamonti, il quale aveva proposto il voto contrario in aula, visto il guanto di sfida lanciato dai banchi del Pd. Marini oggi ha ribadito di avere una maggioranza in Consiglio, ma d’ora in poi l’opposizione crediamo che andrà sempre più compattandosi per rendergli la vita più dura.