"Questa amministrazione non vuole lasciare i conti a pezzi a chi amministrerà domani e non vuole neanche che i cittadini paghino domani un'amministrazione dissennata di oggi, valuterà quindi con estrema attenzione cosa e come spendere". Esordisce con una citazione il Consigliere Comunale del Popolo della Libertà di Castel Gandolfo, Raffaele Dalessandro. "Con questi bei propositi spiega a Meta Dalessandro - l’amministrazione comunale di Castel Gandolfo chiudeva uno dei suoi ultimi manifesti affissi sulle bacheche comunali, a firma del Sindaco (Colacchi) e del vicesindaco (Gasperini).
Ed invece - prosegue il cordinatore dell'associazione Eurota per il territorio dei Castelli Romani - pochi giorni dopo, con un altro manifesto, si annunciavano nuovi lavori nella città. costituiti perlopiù da rifacimento di manti stradali (mediante l'accensione di nuovi mutui a carico di tutti i cittadini). Ecco quindi di nuovo la vecchia politica che si riaffaccia: l’Amministratore pubblico non si preoccupa del benessere di una popolazione, non impedisce che i cittadini vadano incontro ai disagi e agli sciupi di ogni tipo per ben cinque anni, ma, di proposito, dà inizio a tutti i lavori in prossimità delle elezioni preparandosi alla solita illusoria campagna elettorale, promettendo aperture di cantieri che creano solo nuovi indebitamenti con accensione di mutui a carico del Comune e quindi dei cittadini, sempre e solo in prossimità di questa o quella elezione, senza un’idea complessiva di sviluppo della città ma solo per placare la sete di cambiamento insopprimibile che oramai aleggia sempre più forte a Castel Gandolfo.
Ancora una volta quindi si mette in atto uno straordinario esempio di politica borbonica. Non c’è che dire!
Ma Castel Gandolfo deve cambiare pagina e lo potrà fare solo attraverso una costante opera di ritorno alle regole della correttezza istituzionale, di risanamento dei conti pubblici locali, dato che i debiti ammontano a quasi 6 milioni di euro, che l’amministrazione comunale ha nei confronti della cassa depositi e prestiti e della BCC, consentendo quell’azione di risanamento dei rapporti tra amministratori ed amministrati. In questo contesto, un esempio lampante di come in questi anni trascorsi si sono sciupati soldi pubblici, è rappresentato dal nuovo teatro “Sala Petrolini” di via Prati - denuncia Raffaele Dalessandro - che almeno nelle intenzioni avrebbe dovuto migliorare e dare degna accoglienza alle manifestazioni e alle iniziative culturali del Comune di Castel Gandolfo, con notevoli vantaggi anche economici per lo stesso. Nulla di tutto ciò. Trattasi di un teatro che, benché terminato nel dicembre 2007, collaudato e munito di certificazione di regolare esecuzione dei lavori nel 2008 e persino inaugurato in pompa magna dal Sindaco e dal Presidente della Provincia Zingaretti nello stesso anno, in realtà nell’inverno 2008, cioè solo dopo pochi mesi, è divenuto inagibile per effetto delle prime piogge che si sono infiltrate disastrosamente dappertutto rendendolo insicuro. Il teatro che potrebbe ospitare circa 100 persone è regolarmente munito di sedie e di impianto elettrico. Solo per la costruzione delle opere in muratura dello stesso, sorto al posto di vecchi bagni pubblici, sono stati spesi circa 700 mila euro di cui 400 mila provenienti da finanziamenti della Provincia di Roma e 300 mila da mutui accesi dal Comune di Castel Gandolfo gravanti sul bilancio dello stesso. Ci chiediamo: oltre al danno e alla grave perdita economica per il Comune dovuta al mancato utilizzo dell’opera, alle cospicue risorse pubbliche utilizzate per la costruzione della stessa, per l’impianto elettrico, per la fornitura dell’ arredamento, per le spese di collaudo e delle perizie tecniche, per le pratiche legali, per il forte nocumento arrecato all’immagine e alla credibilità della città. quanto altro denaro pubblico occorrerà impegnare per il completamento o meglio la riparazione del Teatro e la sua entrata in funzione? In un momento in cui il paese è in forte difficoltà e le risorse per le opere pubbliche scarseggiano, la maggioranza di centro-sinistra che governa la città ha il coraggio spudorato di prevedere e programmare ancora nuovi interventi su detta opera con ulteriori spese a carico dei cittadini ammontanti ad oltre 100 mila euro. Credo che la misura sia ormai colma - conclude Dalessandro - e che altri e non certamente gli ignari cittadini di Castel Gandolfo dovranno pagare per l'irregolare e disastrosa realizzazione di questa opera davvero obbrobriosa".
Ok ci siamo!! il momento tanto atteso dai nostri politici nostrani (anche se poi il suddetto Dalessandro non è per niente nostrano perchè abita in un'altro comune però viene a far politica nel nostro)il momento è arrivato.. e non sto parlando del Natale.. ma della così tanto attesa partenza della bagarre elettorale, lunga tradizione di insulti, diffamazioni ecc ecc che da questo periodo ci accompagnerà fino al giorno del voto. Io nel mio piccolo solo una cosa voglio dire "questo tipo di politica diffamatori,anacronista non paga, cari amici senza alcun spiraglio di presunzione vorrei consigliare a tutti di votare le proposte e non le critiche, di dare fiducia all'alternativa e non al falso conformismo mascherato da insulti nei confronti dell'avversario.. come direbbe un famoso comico di Zeling Palmiro Cangini Assessore alle varie ed eventuali <>
RispondiEliminaFATTI E NON PUGNETTE!!
RispondiEliminaNel consiglio comunale non è l'unico a risiedere in Comuni limitrofi e fare attività politica a Castello. Anzi abbiamo anche Castellani che vanno a fare politica in paesi limitrofi. La verità fà male e vedere Castello ridotto in questi termini senza i servizi basilari e con opere insignificanti e fatte male fa ancora più male. L'opposizione critica per natura ed è quindi giusto avvisare i cittadini di ciò, forse a Castello la maggioranza si era abituata per decenni a non avere un opposizione e appena hanno avuto uno che la fà con criterio sono impazziti della serie "E NU CE VONNO STA'"
RispondiEliminaIl primo che ha fatto il commento è sempre il solito anonimo.....quello che su facebook ha almeno 2 o 3 profili fittizi perchè non sa fare altro: coprirsi dietro l'anonimato perchè privo di argomenti da opporre a chi tra mille difficoltà cerca di fare il proprio dovere in una realtà politica davvero difficile.
RispondiEliminaQuesto signore spesso agisce in tandem con parenti stretti e alcune volte si immagina su fb come un gladiatore senza averne minimamente titolo e merito ma soprattutto "coraggio". Buon Natale anche a te.....consigliere.