Tre contenitori per la raccolta degli oli esausti sono
da oggi posizionati sul territorio di Albano: piazza Malaguti, piazza
Berlinguer e piazza Salvo D’Acquisto.
«In attesa dell'avvio della raccolta differenziata
porta a porta del prossimo autunno – afferma il consigliere Luca Andreassi –
abbiamo ritenuto di offrire ai cittadini la possibilità di differenziare
un’ulteriore frazione merceologica. Da oggi, infatti, oltre alla carta,
plastica, vetro, farmaci e pile si potrà conferire nelle cisterne ubicate ad
Albano Centro, Cecchina e Pavona l'olio vegetale da scarto di cucina.
Naturalmente, tale opportunità sarà tanto più utile ed efficace quanto i
cittadini ne riconosceranno l'importanza. Evitare di inquinare la falda
acquifera gettando oli di frittura nel lavandino, così come introdurre nelle
campane della differenziata il materiale previsto, rappresentano, a mio avviso,
un atto dovuto nei confronti dell'ambiente in cui tutti noi viviamo. La
chiusura di un ciclo dei rifiuti realmente virtuoso – conclude – può avvenire
solo attraverso una reale sinergia e condivisione tra amministrazione e
cittadini. Anche passando per la raccolta degli oli vegetali esausti».
Se l’olio usato venisse gettato nelle fognature o in
un corso d’acqua, oltre al fenomeno di fermentazione, provocherebbe gravi danni
all’ambiente perché impedirebbe lo scambio di ossigeno tra l’aria e l’acqua,
mettendo a rischio i naturali processi biologici. Versato in uno specchio
d’acqua, un solo litro di olio esausto è capace di formare una pellicola
inquinante grande quanto un campo da calcio e di rendere non potabile un
milione di litri d’acqua (più o meno il consumo d’acqua di un individuo per 14
anni).
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