Inaugurata
a Frascati mercoledì 27 giugno la casa famiglia per bambini da 0 a
10 anni in difficoltà per gravi carenze familiari “Raggio di
sole”. A dare vita all’importante progetto sono Orietta
Ciammetti, già Responsabile della casa famiglia “La Mia Famiglia”
aperta nel 2000 nel 2° Municipio e trasferitasi nel 2005 a San
Giovanni, ora supervisore pedagogico della stessa, e Arianna
Zampilloni, che ha collaborato nella Comunità “La Mia Famiglia”,
prima come “famiglia d’appoggio” e sostitutiva della coppia
residente, poi come famiglia affidataria.
Negli ultimi anni si
impegna a tempo pieno come coordinatrice dell’equipe di educatori,
volontari e tirocinanti. «Questa
casa famiglia, realizzata meritoriamente per iniziativa privata nella
logica della sussidiarietà, è un nuovo e importante servizio che si
viene ad aggiungere ai tanti altri che in questi anni la Città di
Frascati, così attenta alle tematiche sociali, ha messo in campo -
dichiara il Sindaco Stefano Di Tommaso -. Siamo sicuri che questa
sarà una positiva opportunità per tutti i comuni del distretto H1» La
Casa Famiglia “Raggio di Sole” dispone, inoltre, di spazi esterni
che permettono attività ludiche e ricreative, offrendo ai bambini la
possibilità di vivere, nella semplicità, il contatto con la natura
( la struttura dispone di orto, frutteto, piccola fattoria sociale in
fase di crescita). I bambini accolti vivono, come i loro coetanei,
pienamente inseriti nel territorio, partecipi delle iniziative e
delle possibilità che esso offre, realizzando così un’immagine
di vita semplice ed impegnata, possibile anche per loro. Un’equipe
di educatori professionali, volontari e tirocinanti, lavorano in
profonda sinergia e sintonia e ognuno si impegna a realizzare con
responsabilità il progetto educativo per ciascun bambino accolto. L’intervento
nei confronti di bambini si basa sulla convinzione che la famiglia è
il luogo naturale nel quale la vita nasce e si sviluppa. La Casa
Famiglia non vuole sostituirsi alla famiglia, ma essere una struttura
di passaggio attraverso la quale sia possibile scegliere e avviare la
soluzione più adeguata al problema di ogni bambino. Per questo
l’accoglienza è temporanea. L’intento primo dell’accoglienza è
quello di offrire un sostegno al bambino, al fine di facilitare la
soluzione dei problemi che ne hanno determinato l’allontanamento
dalla propria famiglia e renderne possibile il reinserimento. Nel
caso in cui il bambino abbia bisogno di un sostegno prolungato,
supportiamo i servizi nella preparazione per lui della possibilità
di un affidamento familiare temporaneo, secondo la normativa vigente,
oppure di una famiglia di appoggio. Qualora il Tribunale competente
decreti l’adozione, la Casa famiglia collabora alla verifica delle
affinità tra il minore e la nuova famiglia e alla maturazione
graduale del nuovo rapporto, soprattutto nel rispetto dei ritmi del
bambino.
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